Il presidente Atp invita il Governo a sostenere la Fitp sugli impianti e avverte: “Servono investimenti importanti. Torino ha sempre superato le attese”

“Noi siamo stracontenti di stare in Italia. Abbiamo un contratto con la Fitp fino al 2030: se la Federazione fosse messa dal Governo nella condizione di non rispettarlo, allora potrebbe nascere un problema. Ma, ad oggi, questo problema non c’è e mi risulta che le parti stiano dialogando”. Così il presidente dell’Atp, Andrea Gaudenzi, chiarisce il suo pensiero sulla sede delle Finals, dopo i dubbi sollevati negli ultimi mesi per il cambio di governance introdotto dal Decreto Sport, con la Fitp affiancata da Sport e Salute. Questa è l’ultima edizione del vecchio ciclo, il nostro Paese ha ottenuto l’estensione per altri cinque anni, a partire dal 2026, con la conferma iniziale di Torino e la possibile staffetta con Milano per gli ultimi anni.

INVESTIMENTI—  

Gaudenzi osserva da lontano la dialettica politica e, allo stesso tempo, lancia un avviso a Palazzo Chigi: “Il tennis richiede investimenti enormi per le infrastrutture. L’Arabia Saudita, che ospiterà un nuovo Masters 1000 dal 2028, farà investimenti da 2,5 miliardi di dollari. La priorità del Governo italiano dovrebbe essere quella di supportare la Fitp sull’impiantistica. Trasferire le Finals all’estero? Non è la nostra volontà. Ogni anno l’evento di Torino è migliorato, andando oltre le aspettative. E quest’anno, con la lotta per il primo posto della classifica, abbiamo la migliore competizione possibile”.