La fine del 2025 e l’inizio del 2026 saranno scoppiettanti per il mercato PC, ma per capire quello che sta succedendo bisogna raccogliere un po’ di tessere del puzzle e metterle insieme.
La prima tessera ce la serve sul piatto d’argento Microsoft: Pavan Davuluri, President Windows & Devices di Microsoft, nei giorni scorsi su X ha pubblicato un messaggio che non è piaciuto agli utenti. “Windows si sta evolvendo in un OS agentico, che connette dispositivi, cloud e intelligenza artificiale (AI) per sbloccare la produttività intelligente e il lavoro sicuro ovunque. Non vediamo l’ora di mostrarvelo.”
Centinaia di utenti hanno espresso quello che probabilmente è il pensiero di molti: “Non ci interessa nulla dell’IA, vogliamo solo un sistema operativo che funzioni”.
C’è chi dice che per la prima volta dal 1982 non ha più un sistema operativo Microsoft su nessuno dei suoi computer, concludendo con “L’IA vi ha fatto impazzire” e chi ritiene che Windows si stia evolvendo in un prodotto che sta spingendo le persone verso Mac e Linux.
C’è anche chi ci va giù pesante: “Lavoro nell’assistenza tecnica e la maggior parte dei miei problemi deriva dalla progettazione scadente e incredibilmente fuorviante di Windows. Devo costantemente dire alle persone che, no, non sono stupide, Windows è semplicemente spazzatura. Windows potrebbe forse evolversi in un prodotto che non sia totalmente una schifezza? Grazie.”
Oggi le quote di mercato dei laptop parlano chiaro, e reduci da un viaggio a San Diego dove abbiamo scoperto tutti i dettagli dell’architettura dei nuovi Snapdragon X2 (a breve vi raccontiamo tutto) ci siamo resi conto che quella italiana non è una anomalia, è ormai così ovunque. Sopra gli 800 euro, salvo esigenze legate al gaming o ad alcuni software specifici che richiedono una scheda NVIDIA, la scelta ricade quasi sempre su un Mac.
Se fino a molti anni fa le persone erano spaventate nell’acquistare un prodotto con un sistema operativo che non conoscevano, macOS, oggi basta provarlo qualche minuto in un negozio per rendersi conto che non è così diverso dal’iPhone che loro stessi usano probabilmente da anni.
I gamer strizzano l’occhio a Linux, e Google si prepara all’assalto
Stiamo ovviamente guardando al mercato americano, quello che guida le strategie delle aziende, e in questo mercato abbiamo una quota rilevante di Chromebook in ambito scolastico, una quota enorme di Apple sopra gli 800 dollari e Windows in mezzo. Non per meriti, ma semplicemente perché Google non arriva in quel segmento (Chromebook costa meno) e Apple non scende sotto una certa soglia di prezzo.
Cosa succederebbe se in Usa, il paese dove 8 persone su 10 hanno in tasca un iPhone, Apple dovesse lanciare un MacBook low cost a 599$ abbassando quindi la sua soglia di ingresso?
Quella che lo scorso anno sembrava un rumor poco credibile sembra ormai una certezza con un target: primo trimestre 2026. Seconda tessera del puzzle.
Terza tessera: allo Snapdragon Summit Cristiano Amon, CEO di Qualcomm, ha detto di aver visto il nuovo Android per PC e si è detto davvero sorpreso da quello che ha fatto Google. In questi giorni, grazie alle modifiche al repository di Android 16, sappiamo che Qualcomm ha integrato tutto quello che serve per far funzionare il kernel di Android sulla sua piattaforma Snapdragon X Elite e Snapdragon X.
Qualcomm ci sta dicendo che gli imminenti PC con Android a bordo useranno i suoi processori ARM, e vista l’autonomia che questo processori garantiscono già su Windows ci aspettiamo almeno 24 ore di durata della batteria anche sui futuri laptop Android.
Google e Qualcomm hanno pronta la risposta al MacBook low cost di Apple. Sanno che cambierà gli equilibri di mercato e vogliono esserci.
Quarto tassello, Steam Machine. Da mesi i giocatori si stanno rendendo conto che non c’è solo Windows, anzi. I giochi girano meglio su linux con un emulatore come Proton che su Windows, segno che Windows è un collo di bottiglia che limita l’aspetto al quale tutti in giocatori sono interessati, le prestazioni.
Bazzite, distribuzione linux pensata per il gaming, sta crescendo e Valve, che oggi ha praticamente il monopolio del gaming su PC, ha riportato in vita la Steam Machine.
La riscossa di Valve: svelata una nuova Steam Machine. Ci sono anche un visore VR e il nuovo controller
Sarà difficile vedere Linux superare Windows in ambito gaming a breve termine, ma se Valve dovesse andare avanti a lavorare bene, integrando tutte le piattaforme anticheat, non è escluso che piano piano la community gaming inizi a guardare a SteamOS o a Bazzite come alternativa a Windows.
Phil Spencer, capo di Xbox, ha reagito all’annuncio con una dichiarazione di circostanza: “Il mondo dei giochi avanza quando giocatori e sviluppatori hanno più modi per giocare e creare, specialmente su piattaforme aperte. Espandere l’accesso attraverso PC, console e dispositivi portatili riflette un futuro basato sulla scelta, valori fondamentali che hanno guidato la visione di Xbox fin dall’inizio. Essendo uno dei più grandi publisher su Steam, accogliamo con favore le nuove opzioni che permettono ai giocatori di accedere ai giochi ovunque.”
Se Gamepass dovesse arrivare su SteamOS, su SteamDeck e Steam Machine Microsoft potrebbe perdere piano piano anche un altro feudo.
Lenovo, lo spoiler su quello che saranno gli Android PC
Quinto tassello: Lenovo ha pubblicato (per sbaglio?) una pagina di supporto con tutto quello che bisogna sapere su Android per PC. Quello che viene descritto è un sistema operativo che sembra una evoluzione di Chrome OS, ma più potente e con tutto quello che serve oggi ad un utente che non ha necessariamente bisogno di Windows, ma ha bisogno di un computer.
Come l’utente iPhone oggi sceglie il Mac perché si integra meglio con il suo smartphone, l’utente Android che magari non ha mai avuto un computer, o che deve cambiare un computer vecchio, potrebbe decidere di abbandonare Windows per abbracciare sul portatile lo stesso sistema che usa con soddisfazione su smartphone, con tutti i benefici che questo comporta.
Cosa ci dice il documento Lenovo? Ci racconta Android per PC come un sistema che ben si adatta ai compiti di produttività come l’elaborazione di testi, la gestione di fogli di calcolo e le presentazioni. Gli utenti possono gestire in modo efficiente il lavoro d’ufficio senza la necessità di installazioni software pesanti, i professionisti grazie a strumenti basati su cloud possono collaborare e condividere documenti senza interruzioni mentre l’integrazione con Google Workspace e piattaforme simili rende facile gestire e-mail, calendari e attività. Oggi Gmail è il sistema di posta più diffuso, e Classroom la piattaforma scolastica più usata, anche in Italia.
Il documento ci dice che che gli utenti possono disegnare usando il touch, possono riprodurre in streaming film, programmi TV e musica tramite le app più popolari disponibili sul Google Play Store anche in alta definizione e che gli appassionati di giochi possono trarre beneficio dalla vasta libreria di giochi mobile. Ci sono ovviamente dei limiti: Android non potrà mai far girare giochi tripla AAA, ma stiamo parlando di un prodotto che non vuole nemmeno provare a sostituire un computer da gaming, serve ad altro. Come a chi cerca un computer “per la scuola”: secondo Lenovo il sistema operativo ha una miriade di app e strumenti educativi e il supporto al touch screen migliora l’esperienza di apprendimento “consentendo agli utenti di annotare documenti, disegnare diagrammi e interagire con i contenuti educativi in modo più efficace.”
Avendo alla base Linux, ed essendo possibile richiamare una console Linux, un laptop con Android è anche una soluzione perfetta per chi sviluppa. Ci sarà supporto per Android Studio, gli sviluppatori potranno creare e ottimizzare app direttamente sui loro PC, e si potrà sviluppare anche in ambito web o IoT usando i linguaggi più comuni, da Python a Javascript. Oltre a installare database e soluzioni di virtualizzazione e di container come Docker.
Nel lungo elenco di caratteristiche leggiamo infine che Android per PC sarà altamente personalizzabile, ed è quindi lecito pensare che ogni produttore, un po’ come avviene sugli smartphone, possa creare una sua interfaccia dedicata con funzioni uniche al contrario di quello che accade oggi su Windows, dove ogni Windows è identico, al netto del bloatware pre-installato da alcuni OEM.
Lenovo mette anche in guardia sui limiti: mancano alcune funzionalità presenti nei sistemi operativi desktop tradizionali, come la gestione avanzata dei file e le capacità di multitasking e non tutte le app sono ottimizzate per l’uso su PC, il che può portare a problemi di compatibilità o prestazioni non ottimali. Ci dice che anche alcuni PC potrebbero non supportare completamente l’OS Android, portando a problemi con i driver o la compatibilità hardware: questo vuol dire che oltre a uscire preinstallato su alcuni PC verrà dato anche come sistema operativo da installare su PC meno recenti.
Se ci fosse un PC con Android a 500 euro l’utente Android sceglierebbe Windows?
Nonostante nel mondo ci siano utenti PC che possiamo definire “hardcore users”, e probabilmente gran parte degli appassionati di tecnologia che leggono un sito come questo lo è, non si può ignorare la quantità enorme di persone che ancora oggi non ha un PC, o ha preso un PC da 500 / 600 euro semplicemente perché non poteva spendere di più e voleva un computer. La scelta è caduta su Windows perché era l’unica alternativa possibile.
Google è pronta ad offrire loro la migliore alternativa che si possa dare: un sistema che conoscono, perfettamente integrato con lo smartphone, con una batteria che durerà più di un giorno e con tutte le app che servono. Alla gente non servono Premiere o Resolve, al 99% degli utenti basta CapCut come bastano Google Docs e Gmail al posto di Office e Outlook.
Con Gemini come assistente, e l’arrivo dell’IA agentica che potrà cercare all’interno dei documenti in tutto l’ecosistema, per la maggior parte degli utenti Android la scelta di un PC Android sarà sicuramente la più sensata.
Google è pronto a dividersi con Apple quel segmento di mercato enorme, dai 400 ai 700 euro, che oggi condensa più del 50% degli acquisti. Qualcomm, con Snapdragon X Elite, potrà far vivere al suo processore (ottimo) una seconda giovinezza.