Da oltre dieci anni, il Black Friday (qui il nostro speciale) segna l’inizio non ufficiale della corsa ai regali di Natale. Una tradizione nata negli Stati Uniti, adottata poi dalle grandi piattaforme europee e infine assimilata anche dai negozi fisici, che ormai ogni novembre trasformano l’Italia in un gigantesco catalogo di offerte. Per qualcuno è il momento del “compro ora o mai più”, per altri è una battaglia contro algoritmi, timer e coupon a scadenza. Di certo è un appuntamento che muove il mercato come pochi altri, con un peso crescente per l’e-commerce ma con un ruolo ancora importante per le catene tradizionali.
Nel 2025, più che mai, non sarà un “venerdì nero” ma un periodo esteso, quasi una mini-stagione all’interno del calendario dello shopping. Amazon ha già ufficializzato il suo perimetro temporale, mentre Mediaworld, Unieuro ed Euronics si preparano a rispondere con formule simili. Il risultato sarà un continuo rimbalzo di offerte, sovrapposizioni, anticipazioni e contro–promozioni, in cui orientarsi rischia di diventare più complicato che trovare il prodotto giusto.
Ecco dunque una guida per capire cosa aspettarsi, quando iniziare davvero a cercare, quali categorie saranno protagoniste e soprattutto come distinguere lo sconto reale da quello solo apparente.
Le date: perché il Black Friday non è più un giorno solo
Chi ricorda il Black Friday come un singolo venerdì di sconti, magari a ridosso del Thanksgiving statunitense, dovrà aggiornarsi. Da tempo è diventato un periodo di offerte che si allunga di anno in anno. Amazon aprirà ufficialmente la sua stagione dalle 00:01 del 20 novembre fino alle 23:59 del 1° dicembre. Dodici giorni pieni, più lunghi del solito, con un nome che ormai indica più un format commerciale che un riferimento al calendario.
Le catene di elettronica non si discosteranno molto da questa finestra. Negli ultimi anni Mediaworld e Unieuro hanno anticipato spesso il via con campagne come “Black Week” o “Early Black Friday”, mentre Euronics ha adottato una struttura simile, con offerte a scaglioni che cambiano ogni pochi giorni. Le conferme definitive arriveranno a ridosso della metà di novembre, ma tutto porta a credere che il 2025 non farà eccezione: settimana piena di sconti, più un’ulteriore estensione verso il Cyber Monday.
Il risultato sarà un sovraffollamento che rischia però di rimescolare le gerarchie. Le offerte migliori non necessariamente arriveranno il giorno “ufficiale”; spesso, per intercettare un pubblico distratto o anticipare i competitor, gli sconti più aggressivi vengono lanciati in anticipo. Per questo molti utenti hanno già iniziato a monitorare le pagine dedicate, consapevoli che un affare reale raramente avvisa prima di scadere.
Amazon apre la strada: un’ecosistema di offerte
Amazon rimane il player dominante del periodo, non solo per la mole di prodotti coinvolti – oltre un milione di articoli in promozione, secondo le comunicazioni della stessa piattaforma – ma per il modo in cui costruisce e dilata l’attesa. Da settimane sono già disponibili le prime offerte “anticipate”, una sorta di trailer commerciale pensato per scaldare il pubblico e estendere il ciclo di acquisti.
L’obiettivo dichiarato è aiutare chi vuole arrivare preparato al Natale, ma la strategia è più complessa: anticipare le promozioni significa tenere gli utenti dentro l’ecosistema Amazon più a lungo, evitando che si disperdano verso rivali o confronti troppo approfonditi.
Se Amazon domina per volumi e visibilità, le catene di elettronica italiane non sono disposte a cedere terreno. Mediaworld, Unieuro ed Euronics hanno imparato a sfruttare il Black Friday come leva non solo per attirare chi cerca l’affare, ma per riportare nei negozi un pubblico che ha progressivamente spostato online gran parte delle proprie scelte.
Le strategie di questi retailer tendono a differire in due elementi fondamentali. Il primo è la durata: spesso la settimana del Black Friday viene spezzata in più sotto–campagne, ognuna con un tema e un set di prodotti specifici. Il secondo è la natura delle offerte: un mix fra sconti online e promozioni valide solo nei punti vendita fisici. Quest’ultimo aspetto, in particolare, è diventato una leva identitaria. Proporre offerte “solo in negozio” consente di valorizzare lo stock locale, ridurre le giacenze e mantenere un contatto diretto con i clienti.
In queste catene il Black Friday assume anche una funzione di rinnovamento. Le offerte riguardano spesso televisori dell’anno precedente, notebook che stanno per lasciare il catalogo, smartphone non necessariamente di ultima generazione ma ormai ampiamente rodati. Sono prodotti che, a prezzi ridotti, mantengono una qualità elevata e rappresentano un’opzione concreta per chi vuole risparmiare senza rinunciare troppo alle prestazioni.
Negli store fisici, poi, resta l’elemento umano: la possibilità di vedere e toccare con mano un televisore, confrontare due schermi affiancati, ascoltare una soundbar prima di portarla a casa. È un vantaggio che nessuna scheda tecnica online potrà mai sostituire completamente. E nel caos del Black Friday, dove i numeri rischiano di sovraccaricare le decisioni, avere un riferimento visivo può fare la differenza.
Le categorie protagoniste: il regno dell’elettronica
È difficile immaginare un Black Friday senza pensare subito ai televisori, ai notebook, agli smartphone. L’elettronica resta il motore dell’intera manifestazione. Ma nel 2025 il perimetro si allarga come non mai, con categorie che fino a pochi anni fa avevano un ruolo marginale nelle promozioni.
Partiamo da ciò che domina la scena. I TV saranno ancora una volta tra i protagonisti, in particolare i modelli QLED e OLED dell’ultima o penultima generazione. Nel 2024 i produttori hanno lanciato linee molto simili tra loro, con upgrade incrementali; per questo il Black Friday rappresenta una buona occasione per portarsi a casa pannelli di qualità a prezzi più abbordabili. Lo stesso discorso vale per i notebook, in particolare quelli destinati al lavoro o allo studio, dove gli aggiornamenti annuali non stravolgono la resa e i modelli dell’anno precedente restano pienamente competitivi.
Gli smartphone, invece, vivono una stagione particolare. Il mercato ha rallentato e le differenze tra un modello nuovo e uno di dodici mesi prima sono sempre meno evidenti. Risultato: grandi possibilità di risparmio su dispositivi ancora eccellenti, specie nella fascia medio–alta. Anche gli accessori – cuffie, smartwatch, speaker Bluetooth – saranno un terreno fertile per gli sconti, grazie al continuo ricambio del catalogo e a un pubblico sempre più disposto a valutare alternative ai marchi più noti.
Accanto all’elettronica spuntano categorie emergenti. Gli elettrodomestici smart, come aspirapolvere robot o purificatori d’aria, hanno trovato spazio stabile nelle offerte. Lo stesso vale per i piccoli elettrodomestici da cucina, in particolare frullatori, macchine da caffè e friggitrici ad aria, un evergreen del periodo promozionale.
La moda e l’home decor, un tempo settori marginali per il Black Friday, oggi rappresentano una quota rilevante delle vendite online. Non è raro che le piattaforme puntino su questi segmenti per differenziare la propria offerta e intercettare un pubblico non interessato all’elettronica.
Infine, i videogiochi. Tra console, accessori e titoli appena usciti, il Black Friday resta uno dei pochi periodi in cui si possono trovare sconti significativi anche su prodotti freschi di lancio, soprattutto su Amazon e nei negozi specializzati.
Come orientarsi tra gli sconti veri e quelli solo apparenti
La domanda che ogni anno si ripete è sempre la stessa: come distinguere l’offerta reale da quella gonfiata? La risposta non è semplice, ma esistono alcuni principi generali che possono rendere la ricerca più efficace.
Il primo riguarda la storia del prezzo. Nel Black Friday capita spesso che lo sconto venga calcolato rispetto al prezzo di listino, non a quello realmente applicato negli ultimi mesi. Un televisore scontato del 40 per cento potrebbe essere stato proposto allo stesso prezzo – o addirittura inferiore – a settembre.
Il secondo principio riguarda la durata dell’offerta. Una promozione lampo può sembrare irresistibile, ma spesso è costruita intorno a una quantità di pezzi molto limitata. Se un prodotto va esaurito troppo in fretta, è un indizio che lo sconto era sì interessante, ma non necessariamente accessibile a tutti. Viceversa, un’offerta che dura giorni può segnalare una strategia diversa: non colpire solo i più veloci, ma massimizzare il volume di vendite.
Il terzo è il confronto tra piattaforme. Non sempre Amazon ha il prezzo migliore, e lo stesso vale per Mediaworld, Unieuro o Euronics. A volte una catena locale – o addirittura uno store fisico – può proporre una promozione più aggressiva per smaltire scorte o attirare traffico nel punto vendita. Nelle settimane del Black Friday confrontare è essenziale quanto acquistare.
Infine c’è un elemento più psicologico, ma decisivo: la consapevolezza che non esiste “l’unico momento giusto per comprare”. Novembre è sicuramente un periodo favorevole, ma non tutte le categorie trovano nel Black Friday lo sconto migliore. Gli smartphone top di gamma spesso si abbassano ulteriormente a gennaio, dopo i lanci invernali. I TV raggiungono i minimi storici in primavera, quando arrivano i nuovi modelli. Il Black Friday è un’ottima occasione, ma non sempre l’occasione migliore. Vale la pena tenerlo presente per evitare acquisti di impulso.
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14 novembre 2025 ( modifica il 14 novembre 2025 | 13:08)
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