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Bloccare la consegna di armi russe lungo la ferrovia Transiberiana. Questo l’obiettivo dell’attacco ucraino del 13 novembre nei pressi dell’insediamento di Sosnovka, nel territorio russo di Khabarovsk. Via logistica fondamentale utilizzata dagli uomini di Putin per trasportare le munizioni – comprese quelle fornite dalla Corea del Nord – era da tempo attenzionata dai servizi segreti di difesa ucraini, che ieri hanno mandato in porto il piano con un’esplosione. 


APPROFONDIMENTI

La mossa di Kiev

«A seguito di un’operazione speciale della Direzione Centrale dell’Intelligence, un treno merci è deragliato e i binari ferroviari sono stati danneggiati», ha dichiarato un portavoce della direzione dell’intelligence ucraina. «I servizi segreti del Cremlino dimostrano ancora una volta la loro incapacità di garantire un controllo efficace anche sulle infrastrutture più critiche per gli occupanti».

I funzionari dell’intelligence ucraina hanno condiviso filmati dietro le quinte dell’operazione di sabotaggio e hanno lasciato intendere che tali missioni continueranno come parte di uno sforzo continuo per «smantellare le capacità logistiche del nemico».La ferrovia Transiberiana

La ferrovia Transiberiana è la ferrovia che attraversa l’Europa orientale e l’Asia settentrionale in territorio russo, collegando le regioni industriali e la capitale russa Mosca con le regioni centrali della Siberia e quelle dell’estremo oriente russo. Presentata per la prima volta con grande sfarzo all’Esposizione universale di Parigi del 1900, con il nome di Train Transibérien, la sua lunghezza di 9288 km ne fa la ferrovia più lunga nel mondo, divisa in un 19,1% europeo e un 80,9% asiatico (tuttavia a rigore si può chiamare tale solo la parte centro-orientale della ferrovia), da Čeljabinsk (al sud degli Urali) a Vladivostok, costruita tra il 1891 e il 1916. 


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