L’iter per la realizzazione del nuovo stadio di Milano compie un passo decisivo. La società Stadio San Siro Spa, joint venture costituita da Inter e Milan, ha definito un primo finanziamento da 354 milioni di euro destinato all’acquisto dell’impianto attuale, allo sviluppo delle aree limitrofe e alle attività preliminari del futuro stadio. Dai documenti ufficiali, come riporta Calcio e Finanza, emergono struttura, condizioni economiche e modalità di utilizzo delle risorse.

La struttura del finanziamento

L’operazione sarà coperta attraverso risorse proprie e indebitamento. Per reperire i capitali necessari, Stadio San Siro ha ottenuto l’appoggio di un pool di creditori internazionali composto da Goldman Sachs, Morgan Stanley, MUFG Bank e JP Morgan, ai quali si aggiungono Banco BPM e BPER Banca, storici partner finanziari dei due club.

Il finanziamento complessivo arriva fino a 354 milioni di euro, suddivisi in tre linee di credito con finalità distinte. Si tratta della prima dotazione economica per attivare un progetto infrastrutturale che nei prossimi anni cambierà il volto dell’area di San Siro.

Le tre linee di credito

La struttura finanziaria dell’operazione si articola in tre strumenti:

  • linea di credito da 124 milioni di euro, destinata principalmente all’acquisizione dello stadio Meazza e delle aree adiacenti;
  • linea di credito da 205 milioni di euro, rivolta allo sviluppo della GFU San Siro e alla copertura delle attività preliminari necessarie alla progettazione e alla futura cantierizzazione;
  • linea revolving da 25 milioni di euro, un margine di liquidità utilizzabile in base alle esigenze operative, tipico dei grandi progetti infrastrutturali.

Si tratta di una struttura finanziaria modulare che permette alla società di programmare attività e spese con flessibilità, garantendo al contempo una copertura adeguata per le diverse fasi del progetto.

Tassi di interesse e garanzie

Il finanziamento prevede un tasso calcolato come somma dell’Euribor e di un margine del 2%. Considerando i valori attuali dell’indice, il costo complessivo si colloca intorno al 4% annuo. A garanzia dell’operazione è previsto un pegno sull’intero capitale sociale di Stadio San Siro Spa, concesso dalla controllante NSM Holding: una clausola standard per finanziamenti di questa dimensione, pensata per assicurare stabilità ai creditori e certezza sugli impegni assunti.

La vendita del Meazza e il cronoprogramma dei lavori

Il via libera del Comune di Milano è arrivato nella notte del 30 settembre 2025, quando il Consiglio comunale ha approvato la delibera per la vendita del Meazza a Milan e Inter. L’offerta, pari a 197 milioni di euro, era in scadenza proprio quel giorno.

Secondo il piano, i lavori del nuovo stadio partiranno nel 2027 nell’area dei parcheggi dell’attuale impianto. Per alcuni anni vecchio e nuovo stadio coesisteranno: il Meazza continuerà a ospitare le partite mentre il nuovo impianto prenderà forma a pochi metri di distanza.

L’inaugurazione è prevista nel 2031. Solo dopo l’apertura, inizierà la fase di smantellamento graduale del Meazza, che durerà circa 12 mesi. Si partirà dalla copertura, per poi procedere con il terzo anello, il secondo e infine il primo. Sarà preservato un unico angolo, il settore sud-est, destinato a restare come elemento simbolico e memoria storica dell’impianto.