di
Luigi Ippolito
«Putin non considera la Bielorussia o l’Ucraina come Paesi indipendenti, il suo obiettivo è soggiogarci e distruggere la nostra identità nazionale»
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA – «L’Ucraina combatte per tutti noi, per i nostri valori comuni e il nostro futuro comune, contro l’imperialismo russo»: a parlare è Svetlana Tikhanovskaya, la leader in esilio dell’opposizione democratica bielorussa, nei giorni scorsi in visita al Parlamento britannico. Lei si definisce «una politica per caso», scesa in campo cinque anni fa quando suo marito Siarhei, candidato presidenziale contro il dittatore Aleksandr Lukashenko, venne arrestato: lei corse al suo posto e vinse, solo per vedere il voto vanificato e Lukashenko restare al suo posto. Soltanto quest’anno suo marito è stato liberato: «Quando l’ho incontrato dopo cinque anni di prigionia — racconta lei — sono rimasta scioccata, nostra figlia non lo riconosceva, era magro come un prigioniero di un campo di concentramento».
Tsikhanovskaya vede i destini di Bielorussia e Ucraina strettamente intrecciati: «Putin non considera la Bielorussia o l’Ucraina come Paesi indipendenti, il suo obiettivo è soggiogarci e distruggere la nostra identità nazionale».
In questo momento sul terreno le forze russe stanno avendo il sopravvento: cosa possono fare i Paesi europei per sostenere Kiev?
«I Paesi europei e tutto il mondo democratico devono dare all’Ucraina tutto ciò di cui ha bisogno per vincere. Gli ucraini non stanno combattendo solo per la loro terra, si stanno battendo contro la più brutale tirannia che ci sia sul Continente: e la vittoria dell’Ucraina sarebbe la vittoria della democrazia, il futuro della democrazia dipende dall’esito di questa guerra. Quando i russi vedono un’ esitazione a sostenere gli ucraini, la percepiscono come una debolezza e sfideranno il resto del mondo: vediamo già come mettono alla prova i confini dei Paesi della Nato, dalla Polonia ai Baltici. Il problema con la Russia è che loro non sanno dove sia il loro confine: anche metà della Germania una volta apparteneva alla Russia…».
C’è la possibilità di una fine negoziata del conflitto?
«Tutte le guerre finiscono con un negoziato, ma dobbiamo far sì che a questi negoziati l’Ucraina arrivi nella posizione più forte, per mostrare alla Russia che non ha il diritto di soggiogare altre nazioni e dettare loro cosa fare e cosa no. Certo, il mondo prova stanchezza per la guerra e la gente vuole soluzioni rapide, ma non dobbiamo avere fretta, perché se la guerra consentirà alla Russia di ritagliarsi una fetta di territorio in Ucraina, la incoraggerà ad andare oltre».
Qual è secondo lei l’obiettivo finale di Putin?
«Putin vuole tenere il mondo democratico in una tensione costante, ricattare, provocare, seminare incertezza: continuerà la guerra? Invaderà altri Paesi? Putin vuole che il mondo abbia paura della Russia. Ma sono certa che il resto del mondo è abbastanza potente da fermare queste intimidazioni, dobbiamo mostrare a Putin che siamo abbastanza forti e uniti da contrastarlo. Non è solo questione dell’Ucraina».
C’è la speranza di un futuro democratico per la Bielorussia e la Russia?
«La Bielorussia e la Russia hanno un diverso contesto: in Bielorussia la gente è sinceramente europea e noi vogliamo tornare nella nostra famiglia di nazioni europee, alla civilizzazione cui apparteniamo; in Russia la situazione è diversa, perché hanno questo sentimento di essere una nazione superiore, è qualcosa di profondo nella mente dei russi. Spetta alla loro società decidere se sono pronti a continuare con questa ambizione o a vivere in pace con gli altri Paesi. Vediamo diversi gruppi in Russia che cercano di combattere Putin, ma in Bielorussia è diverso: Lukashenko è finito e abbiamo bisogno di una forte proposta europea per la Bielorussia».
Dunque la migliore strategia è assicurare un rapido futuro europeo per Paesi come Bielorussia e Ucraina.
«Il compito del mondo democratico è mostrare alla Russia che non ha il diritto di considerare altri Paesi come i suoi satelliti: quell’epoca sovietica è finita».
13 novembre 2025
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