Ci lasciava ormai 50 anni fa, il 17 dicembre del 1975, Armando Buso pittore simbolo della Sinistra Piave, nonché attento osservatore e cantore della storia del suo amato paese natale, Oderzo.

Oggi, per riscoprire uno spaccato di storia locale e riappropriarsi di un’identità collettiva in via di estinzione, il Comune ha deciso di rendere omaggio a uno dei suoi artisti simbolo grazie a una rete di iniziative che hanno unito familiari, amici, negozianti e istituzioni nel ricordo di Buso. Figlio del Novecento ma per sempre legato alla pittura figurativa dell’Ottocento, Buso non avrebbe avuto i mezzi per diventare un pittore date le sue umili origini ma l’allora notaio del paese, intuendone il potenziale, gli permise di trasferirsi prima a Roma per due anni e successivamente a Venezia completando la formazione a bottega dai maestri Umberto Martina e Virgilio Tramontin. Dopo un breve periodo di permanenza a Parigi, nel 1963 (il 24 aprile) nasce la figlia Giuliana e, pochi mesi più tardi, Buso ottiene il primo premio alla V Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea a Venezia. La sua pittura fatta di volti e ritratti rispecchia l’andamento della Storia del Novecento, riflessa negli sguardi indimenticabili dei suoi soggetti. Pur non partecipando alle Avanguardie del Novecento, Buso aveva capito che l’Arte del suo tempo stava cambiando, riuscendo a dare vita a uno stile figurativo unico nel suo genere.

La conferenza di presentazione-2

IL PROGRAMMA

Promosso dalla figlia dell’artista, Giuliana Buso, il calendario di iniziative prenderà il via già domani, sabato 15 novembre, con il progetto promosso dall’associazione dei commercianti opitergini, Forò. Le opere di Buso animeranno vetrine, strade e scorci del centro storico in un percorso urbano scandito da QR code appositamente collocati nei 20 negozi aderenti, guidando cittadini e visitatori alla scoperta di un itinerario inedito dove l’arte incontra la quotidianità e crea un filo invisibile tra luoghi e memoria.

Venerdì 28 novembre, alle ore 18, l’inaugurazione della grande mostra antologica “Cinquanta opere per 50 anni” (aperta fino al 1 marzo 2026). Promossa da Fondazione Oderzo Cultura, con il patrocinio del Comune e inserita nel calendario RetEventi 2025, l’esposizione ripercorre attraverso 51 opere la vicenda artistica di Armando che con i suoi quadri ha cristallizzato volti e storie di un’Oderzo oggi scomparsa. «La prima selezione per la mostra mi aveva portato a tenere circa 100 opere da esporre – ha raccontato la figlia di Buso -. Alla fine siamo riusciti a ridurre la selezione a 50, più una, con tanti quadri inediti per raccontare un percorso estetico che, a partire dalle persone, illustra luoghi, paesaggi e atmosfere del mondo opitergino». Il catalogo curato da Giuliana Buso sarà pubblicato da Edizioni Grafiche New Print. Orari e informazioni su: www.oderzocultura.it

Ritratto di Anna Chiara, 1968-2

Il Museo del Duomo di Oderzo, invece, ospiterà dal 13 dicembre (con inaugurazione alle ore 16.30) la seconda mostra dal titolo: “Buso e l’arte sacra” che unisce i dipinti dell’artista a opere religiose spesso collezionate dallo stesso Buso a testimonianza della sua passione verso la tradizione figurativa italiana. La mostra sarà aperta sabato e domenica dalle 15 alle 18.30. Info: 0422 717590 – parrocchiadioderzo@libero.it. A integrazione delle due mostre, sabato 17 gennaio 2026 alle ore 16.30, Palazzo Foscolo ospiterà la conferenza sull’arte di Buso con visita guidata alla mostra antologica. Al Museo del Duomo l’appuntamento è invece per sabato 31 gennaio 2026, alle ore 15.30 con un incontro di approfondimento e visita guidata alla mostra “Buso e l’arte sacra”.

Mercoledì 17 dicembre, infine, nel giorno esatto dei 50 anni dalla scomparsa del pittore, alle ore 11 in piazza Grande è in programma un evento pubblico dal sapore inaspettato, dedicato alla memoria dell’artista. Tutti i cittadini, opitergini e non, sono invitati a partecipare.