Dopo una prima fallimentare iterazione, l’azienda di Gabe Newell prova a ripescare l’idea della sua console casalinga sull’onda del successo di Steam Deck
Era solo questione di tempo prima che Valve ci riprovasse di nuovo. Dopo aver ottenuto un importante successo con Steam Deck – l’hardware che permette di giocare in mobilità ai titoli presenti nella libreria di Steam – il colosso statunitense capitanato da Gabe Newell ritorna sui suoi passi e prova a dare una seconda chance alla (fallimentare) Steam Machine, lanciando una nuova macchina. Il dispositivo – di forma cubica e di colore nero (che ricorda sorprendentemente la concorrente Xbox Series X – è stato annunciato nelle scorse ore dalla stessa compagnia, che si propone di replicare quella che è l’esperienza di gioco di Steam su Pc e Steam Deck, ma questa volta comodamente dal divano del salotto.
L’idea, come detto, non è nuova: Steam Machine è un progetto su cui Valve investì parecchio già nel novembre 2015, in un periodo in cui i due grandi competitor del mercato delle console erano Sony con PlayStation 4 e Microsoft con Xbox One. In un territorio già saturo e con due console (in realtà una, almeno all’epoca) particolarmente vincente, la sfida di trasferire la library di Steam dallo scomodo set da gaming della cameretta o dello studio in salotto risultò fallimentare per diversi fattori. In primo luogo, il suo prezzo: Steam Machine costava poco meno di 500 euro, una spesa che – almeno per l’epoca – risultava particolarmente onerosa per l’utenza.
A questo, si unì anche la mancanza di titoli esclusivi – una caratteristica che, quanto meno fino a dieci anni fa, era un elemento distintivo delle console e su cui fondavano buona parte delle proprie campagne di marketing. Ultimo, ma non meno importante, la sua accessibilità: rispetto alle console ordinarie che erano facilmente collegabili alla tv di casa senza richiedere particolari competenze, Steam Machine richiedeva qualche passaggio in più da parte dell’utenza, che rendeva più macchinoso il suo utilizzo. Eppure, nonostante l’ottima intuizione da parte di Valve, Steam Machine non ottenne il successo sperato, vendendo un numero esiguo di unità (ovviamente, rispetto ai numeri che la compagnia si aspettava), al punto che il colosso tecnologico decise, di lì a pochi anni, di dismetterla ufficialmente e tentare nuove strade con Steam Deck, che, al contrario, si è rivelata vincente.
L’annuncio della nuova Steam Machine stupisce, ma non sorprende: in un momento storico in cui anche le stesse console casalinghe non stanno vivendo un periodo particolarmente florido, l’arrivo di un nuovo concorrente potrebbe essere qualcosa di utile per risollevare il settore. Ma quali sono le caratteristiche del nuovo hardware di Valve? Secondo la scheda tecnica, Steam Machine è basata su un chip AMD semi-personalizzato con una CPU a 6 core/12 thread basata sull’architettura Zen4. Può raggiungere una frequenza di clock di 4,8 GHz e ha un TDP di 30 W. La CPU ha un suono simile al Ryzen 5 7400F, ma con un budget energetico molto più ridotto. A completare la CPU c’è una GPU AMD RDNA3 con 28 unità di calcolo. Può raggiungere una frequenza di clock di 2,45 GHz e ha un TDP di 110 W. La GPU sembra una versione ridotta della Radeon RX 7600, ma con il 12,5% di unità di calcolo in meno e, ancora una volta, un consumo energetico molto più ridotto.
A questa proverbiale “potenza di fuoco”, la macchina da gioco di Valve si associa ad un hardware DDR5 con 16 GB di memoria di sistema e 8 GB di memoria video GDDR6. Inutile precisarlo: ovviamente, Valve sta promuovendo questa macchina come un hardware in grado di supportare il 4K.
Esattamente come le sue Steam Deck, Valve propone diversi modelli per Steam Machine, con configurazioni da 512 GB e 2 TB, per cui, tuttavia, è possibile utilizzare anche schede microSD – una scelta curiosa, quest’ultima, se non per poi scoprire che sono le stesse schede compatibili con Steam Deck permettendo una certa flessibilità tra i due dispositivi, senza la necessità di reinstallare i giochi già presenti sulla scheda. A completamento, Steam Machine offrirà Wi-Fi 6E 2×2, Bluetooth 5.3 con antenna dedicata per i controller, adattatore wireless dedicato a 2,4 GHz per lo Steam Controller, DisplayPort 1.4 fino a 4K 240 Hz e HDMI 2.0 con uscita fino a 4K 120 Hz con supporto per DSC, VRR, HDR e HDMI CEC, 2 porte USB-A 3.2 Gen 1, 2 porte USB-A 2.0, 1 porta USB-C 3.2 Gen 2 e Gigabit Ethernet. Inoltre, il dispositivo vanta anche una striscia LED RGB personalizzabile sulla parte anteriore, che può anche visualizzare alcune informazioni di base, a partire dallo status dei download su Steam.
Proprio come Steam Deck, Steam Machine gira sul sistema operativo proprietario, SteamOS (quest’ultimo basato su Linux), che ora è stato ottimizzato per la TV. Proprio come avviene già con Steam Deck, gli utenti possono scaricare e avviare la maggior parte dei giochi presenti sulla library di Steam.
In concomitanza con il lancio di Steam Machine, Valve ha annunciato un nuovo Steam Controller: quest’ultimo altro non è che il nuovo modello della periferica precedente, lanciata alcuni anni fa, che tuttavia combina idee del passato con alcune delle configurazioni oramai molto amate dei controlli presenti su Steam Deck: ad esempio, infatti, il dispositivo utilizza un design e un layout delle levette analogiche e dei pulsanti frontali in modo molto simile a quelli presenti su Steam Deck. I joystick utilizzano la tecnologia magnetica di seconda generazione di Valve per una migliore sensibilità, reattività e affidabilità. Hanno anche superfici touch capacitive per abilitare i controlli di movimento. Il controller supporta anche il feedback tattile HD e il giroscopio a 6 assi.
Senza dubbio, la proposta di Valve sembra – quanto meno sulla carta – molto interessante da diversi punti di vista. Rispetto a quella che è la finestra di lancio, Valve ha annunciato che i nuovi prodotti arriveranno sul mercato agli inizi del 2026, ma, quanto meno per il momento, non sono stati condivisi dettagli relativi ai prezzi di entrambi i dispositivi, che – come comunicato dalla stessa azienda – saranno comunicati al più presto.
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14 novembre 2025
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