L’Ucraina è un Paese di circa 40 milioni di abitanti che da quasi quattro anni sta resistendo all’aggressione della Russia, che ha una popolazione di quasi il quadruplo (146 milioni). Tra i giovani però ora cresce la stanchezza e il timore di essere mandati al fronte. Nella conversazione telefonica che l’altro giorno il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha avuto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il problema è stato sollevato. Tra coloro che fuggono dalla Nazione in guerra molti scelgono la Germania. Dice Merz: «Ho chiesto a Zelensky di garantire che i giovani ucraini non vengano in gran numero da noi, ma che servano il loro Paese. Lì c’è bisogno di loro». Durante l’estate il governo ucraino ha allentato le regole per i viaggi all’estero e, secondo il Ministero dell’Interno tedesco, i giovani di età compresa tra i 18 e i 22 anni che si sono spostati in Germania sono aumentati: in agosto erano 19 a settimana, in ottobre la cifra oscillava tra 1.400 e 1.800.
E questo sta causando conseguenze nell’opinione pubblica tedesca: sta prendendo forza la parte di chi non vuole più aiutare l’Ucraina. Si calcola che dal 24 febbraio 2022, da quando Putin ha ordinato l’aggressione contro Kiev, la Germania abbia accolto 1,3 milioni di rifugiati ucraini (ma in gran parte sono donne, bambini e anziani). Va detto che un fenomeno simile è avvenuto anche in Russia in coincidenza con la mobilitazione parziale decisa dal Cremlino nel 2022. Tra chi è in età di combattere, una parte – coloro che potevano permetterselo – si è trasferita all’estero. Il dato più attendibile parla di almeno 650mila uomini russi fuggiti soprattutto in Georgia, Kazakistan, Turchia e Armenia. Chi ha possibilità economiche più importanti, però, ha scelto mete più attraenti, come Dubai, la Thailandia e Bali. Proprio nell’isola indonesiana, ma anche a Phuket e Pattaya, molti servizi giornalistici raccontano la paradossale convivenza tra ucraini e russi, che in rari casi sfocia in episodi di tensione, in altri – ad esempio è stato segnalato a Bali – nell’alleanza tra bande criminali che gestiscono il traffico di droga.
C’è però un elemento che non si può sottovalutare e per questo bisogna tornare alle cifre iniziali: anche dimenticando il contributo dei soldati nordcoreani che hanno combattuto al fianco dei russi, Putin può attingere a un serbatoio di uomini molto più ampio, soprattutto nelle aree remote più povere della Federazione dove l’arruolamento viene visto come un’occasione per guadagnare denaro. L’Ucraina invece è un Paese con meno abitanti dell’Italia e oggi paga anche questa inferiorità numerica. Putin, inoltre, è spietato nell’oliare la macchina da guerra e nel preparare le nuove generazioni alla vita militare (segnale anche questo di come guardi ben oltre i combattimenti in Ucraina). Il Wall Street Journal ha pubblicato un servizio in cui spiega: «Putin trasforma le aule dell’ottavo anno in campi di addestramento dell’esercito. Una vasta militarizzazione del sistema educativo russo sta prendendo piede nelle aule, dove i soldati in servizio addestrano gli studenti a maneggiare le armi».
KALASHNIKOV IN CLASSE
Il reportage parla perfino di scolari di età compresa tra i 6 e gli 8 anni a cui viene insegnato come si combatte in guerra. «Esercitazioni di questo tipo, svoltesi nella regione di Kursk al confine con l’Ucraina e trasmesse dalla televisione di Stato russa, si stanno svolgendo in tutta la Russia, mentre il Cremlino raggiunge le scuole del Paese per preparare i potenziali combattenti alle guerre future. Fa parte di una radicale trasformazione del sistema educativo russo, che ha preso slancio dopo l’annessione della Crimea da parte del Cremlino nel 2014, ma è stata ulteriormente accelerata dall’invasione su vasta scala dell’Ucraina nel 2022. Con l’avvicinarsi del quarto anno del conflitto, l’addestramento in stile militare e i temi di guerra sono integrati nei programmi scolastici russi, mentre il budget è aumentato vertiginosamente poiché l’attenzione si è spostata sulle classi più giovani.
Dall’ottavo anno, l’addestramento alle armi, un tempo extracurricolare, è ora obbligatorio. Agli adolescenti vengono insegnate la disciplina militare, la storia militare e come assemblare i kalashnikov e pilotare i droni». Benvenuti in Russia. In parallelo, continuano i feroci attacchi contro l’Ucraina. Nel massiccio bombardamento di Kiev e del resto del Paese, nella notte tra giovedì e venerdì, ci sono stati almeno sei morti e 34 feriti. Colpita e danneggiata l’Ambasciata dell’Azerbaigian. Un drone, nella regione di Odessa, ha ucciso due persone in un mercato. I russi hanno lanciato 430 droni e 18 missili balistici. E ieri sera nuovo allarme aereo in tutta l’Ucraina: «I russi hanno fatto decollare i caccia MiG-31K».
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