“Torino è una bellissima città e ospita questo grande evento ormai da un po’ di anni. Non ci ero mai stata e ho trovato davvero un’organizzazione importante di livello, tanto spazio e una bellissima atmosfera. Oltre ad avere questo grande campione in casa, per cui tutto perfetto” ha detto a SuperTennis Deborah Compagnoni, prima atleta ad aver vinto una medaglia d’oro in tre diverse edizioni dei Giochi olimpici invernali nella storia dello sci alpino.
“C’è questo fil rouge evidentemente lega lo sci e il tennis. Io non sono un’esperta di tennis, ma a livello motorio, da quello che posso vedere nei gesti di Sinner, penso che in parte ci sia anche questa sua preparazione da bambino legata allo sci che è unica rispetto a tutti i suoi avversari. Lui ha quel tipo di sensazioni e qualcosa che lui ha tratto dallo sci che i suoi avversari non hanno” ha aggiunto.
I successi di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, di Sara Errani e Jasmine Paolini che hanno conquistato a Parigi il primo oro olimpico per l’Italia nel tennis, hanno “creato un grandissimo movimento. L’importante è che questi grandi atleti, come lo siamo stati io e Alberto Tomba, trascinino in positivo verso la pratica sportiva”.
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