Brutta giornata per la Honda nell’ultimo sabato della stagione 2025 del MotoGP. La Casa giapponese ha vissuto a Valencia l’incubo che nessun marchio del Motomondiale vuole vivere: la sua gara è terminata prematuramente a causa di un incidente tra i suoi due piloti.

Dopo una brutta partenza, Joan Mir non ha preso bene le misure nel tentativo di recuperare posizioni ed è caduto nelle prime fasi, alla curva 2 del Circuito Ricardo Tormo. Tra tutti gli avversari che lo circondavano, la sfortuna ha voluto che portasse con sé proprio il suo compagno di box, Luca Marini. Un’azione che avrà delle conseguenze, visto che lo Stewards Panel guidato da Simon Crafar gli ha inflitto una long lap penalty, che dovrà scontare nella gara lunga di domenica.

“Mi dispiace, perché non sono un pilota che di solito commette questo tipo di errori. Sono caduto e sono stato abbastanza sfortunato da far cadere il mio compagno di squadra”, ha detto Mir ai media, tra cui Motorsport.com. “Ma questa è la realtà. La prima cosa che ho fatto è stata scusarmi, perché non volevo che accadesse. Credo che nessuno di noi lo volesse. Ma d’altra parte ho dovuto sorpassare, perché alla prima curva mi sono toccato con Fermín Aldeguer, alla seconda con Brad Binder. E tutto questo mi è successo perché ero all’esterno”.

“Sono partito all’esterno, la partenza non è stata spettacolare e ho avuto questi due problemi nelle prime due curve. Ho perso tre o quattro posizioni e mi sono trovato in un gruppo che non era il mio. Poi ho iniziato a rimontare, ho passato Ai Ogura, e quando ho raggiunto Luca, volevo passarlo alla curva 2. Non è stata una frenata spettacolare, ho solo frenato un po’ più tardi di lui. Sono entrato in curva, ma il mix di asfalto freddo e gomme non ancora in temperatura è stato sufficiente per farmi cadere. Mi sento in colpa”, ha proseguito.

Joan Mir, Honda HRC

Joan Mir, Honda HRC

Foto di: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images

Alla domanda se Marini avesse accettato le scuse, Mir non ha esitato e ha ringraziato il compagno di squadra per la sua comprensione: “Certo che sì, certo che sì. Luca è un ragazzo in gamba. Fortunatamente o sfortunatamente oggi non stavamo giocando per il podio. Ma sì, è una cosa che non ti piace mai vedere accadere”.

Dunque, la HRC non ha ancora fatto il salto nella fascia C del sistema di concessione, per il quale il marchio deve ottenere 9 punti, un settimo posto, nella gara di domenica: “Sento la pressione. Credo che tutta la squadra voglia che non ci siano più le massime concessioni, io per primo. È chiaro che, con il calendario che avremo, se avremo delle concessioni, non avremo nemmeno il tempo di fare dei test. Ma è più per la squadra, per chiudere una tappa. È più simbolico che altro. Domani mi concentrerò sul mio lavoro e cercherò di avere un po’ più di fortuna, di essere un po’ più vigile. Penso che abbiamo il passo per eliminare le concessioni”, ha detto il campione del mondo 2020.

Infine, Mir è stato interrogato anche sulla penalizzazione di Jack Miller, a cui sono state fatte perdere tre posizioni per aver toccato Fermin Aldeguer, cosa che l’australiano non ha rispettato, per cui gli è stata successivamente inflitta una long lap penalty: “Non ho visto quell’azione. Ma bisogna prendere tutto con le molle. Anche Fermin nell’ultima gara ha fatto dei sorpassi forti, e non è stato penalizzato. E non so se il sorpasso di Jack sia stato superiore. Ma Fermin ha perso un paio di ali”, ha concluso.

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