Verbania il 22 maggio sarà sede di arrivo di tappa del Giro d’Italia. La notizia è diventata ufficiale con la discussione in Consiglio comunale di venerdì sera. All’ordine del giorno c’era l’ultima variazione del bilancio, in cui rientrano 50 mila euro come primo contributo per finanziare la «Corsa Rosa». La tappa, che partirà dall’Alessandrino, verrà presentata insieme a tutto il Giro a Roma il 1° dicembre.
Nella provincia dei campioni Filippo Ganna ed Elisa Longo Borghini, la kermesse sportiva torna dopo 5 anni. Nel 2021 era stata sede di partenza della 20ª tappa. Ancora prima, nel 2015 – sempre durante il doppio mandato della sindaca Silvia Marchionini – si era conclusa a Pallanza la 18ª tappa con vittoria di Philippe Gilbert.
Che la giunta di Giandomenico Albertella, in carica da un anno e mezzo, voglia puntare sullo sport per il posizionamento nel mercato turistico è stato più volte dichiarato, da ultimo la scorsa settimana con la presentazione del nuovo piano di comunicazione.
«Ci siamo già raffrontati a proposito con l’amministrazione regionale, che dovrebbe sostenerci con un contributo in grado di coprire metà delle spese necessarie per ospitare tappa e tutti gli eventi promozionali e di animazione che si costruiscono attorno: noi puntiamo a un’intera settimana dedicata alla passione per le due ruote, da organizzare in collaborazione con la consulta comunale per lo sport» riporta Albertella, che al momento ha quantificato l’investimento in 250 mila euro.

Il passaggio nel 2015 in piazza Cavour a Intra
«È ancora in via di definizione l’itinerario della tappa di nostro interesse, ma abbiano certezza che l’arrivo sarà da noi» continua il sindaco.
«Speriamo che per il passaggio del Giro d’Italia siano finiti i lavori alla rotonda della Beata Giovannina» ha detto la consigliera Mirella Cristina, da sempre critica sull’intervento da mezzo milione per abolire il semaforo, che in questi giorni ha avuto l’approvazione dirigenziale del piano di fattibilità tecnico-economica.
Gli altri punti del Consiglio comunale: la nuova tariffa rifiuti
«Entro fine anno dovremmo farcela con la gara per i lavori, che al 90% – assicura il sindaco – verranno eseguiti mantenendo il doppio senso di marcia».
Tra le voci rilevanti della variazione di bilancio approvata con voto contrario delle minoranze ci sono 150 mila euro per il progetto esecutivo di rifacimento di tutti gli impianti delle piscine comunali di Intra, per un costo stimato in 3 milioni e 250 mila euro. «Un intervento indispensabile, che non era previsto» dice il sindaco.
Un importo di 150 mila è stato riservato a un progetto da 510 mila (per il resto finanziato da contributo regionale) con cui sperimentare sull’intera città la «tariffa puntuale» per la raccolta dell’indifferenziata, l’immondizia che finisce nel sacco bianco. Il programma elettorale di Albertella prevedeva infatti il pagamento della Tari per quanto effettivamente si butta nella spazzatura, con i sacchi conformi che dovranno essere dotati di sistema di rilevamento e i camion di ConSer di dispositivo di lettura.
«In primavera – anticipa Albertella – partiremo con la campagna informativa alla popolazione».
«Per mesi – hanno evidenziato a fine discussione l’ex sindaca e il consigliere Patrich Rabaini – hanno sollevato allarme sulla stato di manutenzione in cui hanno trovato il patrimonio pubblico e poi hanno deciso di destinare 450 mila euro per le lucine di Natale e non un euro per le esigenze minute dei quartieri. Per fortuna proseguono con il livello di servizi sociali garantiti dalla precedente amministrazione».