Antonio Fuoco scrive il proprio nome sul prestigioso Albo d’Oro della FIA GT World Cup, dominando in lungo e in largo a Macao al volante della Ferrari 296 GT3.

Il portacolori di AF Corse non ha avuto rivali sul Circuito da Guia, riprendendosi con gli interessi quanto aveva perso lo scorso anno all’ultimo giro, nel contatto con Raffaele Marciello, oggi secondo al traguardo armato della BMW di Rowe Racing, ma mai con il passo per impensierire il calabrese.

Subito scintille alla partenza: Fuoco ha avuto lo spunto migliore dalla Pole Position, in prima fila Yifei Ye ha chiuso immediatamente la porta ad Alessio Picariello, che dovendo alzare il piede ha consentito a Marciello di affiancarlo alla curva e sinistra ‘Reservoir’ dopo il traguardo: la Porsche si è toccata leggermente con la BMW e il ragazzo di Absolute Racing è finito in testacoda colpendo le barriere di sinistra alzando bandiera bianca, ma il peggio doveva ancora venire.

Marciello ne ha approfittato per superare anche un opaco Ye, trovatosi sotto attaccato da tutti quelli che seguivano. Ceduto il passo pure alla Porsche di Ayhançan Güven, il cinese all’imbuto della ‘Lisboa’ era tra la 911 di Laurin Heinrich all’interno e la Lamborghini di Luca Engstler (Absolute Corse) all’esterno, costretto a mollare prima in staccata.

Heinrich alla frenata è stato spinto dall’Audi di Joel Eriksson (Team Phantom) ed è finito addosso al suo compagno di squadra turco, che è piombato dritto contro le barriere e con la 911 della Schmacher CLRT in mezzo è stato inevitabile centrarla anche per Engstler e Dorian Boccolacci che seguiva con la Porsche della Phantom Global Racing.

 

Nel marasma, l’Audi di Adderly Fong ha riportato una foratura alla posteriore sinistra dovendo rientrare ai box della Uno Racing per le riparazioni; ne hanno quindi approfittato Heinrich per salire quarto davanti ad Eriksson e alle Ferrari di Harmony Racing nelle mani di Ye e Yi Deng, mentre la Safety Car è stata chiamata in causa per 3 giri in modo da consentire la rimozione delle vetture incidentate.

La ripartenza è avvenuta con 13 tornate da affrontare, Fuoco è stato bravissimo ad allungare immediatamente nei confronti di Marciello portando il proprio margine ad un paio di secondi, più indietro si è infiammata – ancora alla ‘Lisboa’ – la lotta per la settima posizione che Laurens Vanthoor (Porsche-Absolute Racing) ha dovuto cedere alla BMW di Sheldon Van Der Linde (Team WRT), imitato qualche metro più tardi da Christopher Haase con l’altra Audi del Team Phantom a guadagnarsi l’ottava posizione.

Il pimpante Van Der Linde ha raggiunto anche la Ferrari di Deng scavalcandola nella stessa curva al giro 5 prendendo il sesto posto, col cinese in seria difficoltà che ha lasciato strada anche ad Haase poco dopo.

L’ultimo sussulto è arrivato a 5 giri dal termine, quando Edoardo Mortara, che era appena risalito 10° superando Benjamin Goethe, ha accusato un presunto problema tecnico nella discesa che porta al tornantino ‘Melco’: la Lamborghini di Absolute Corse ha bloccato le ruote andando dritta contro le barriere e lo svizzero è apparso piuttosto sorpreso e contrariato per l’episodio che lo ha messo K.O. anzitempo, senza comunque che ci fossero ulteriori neutralizzazioni.

Fuoco ha amministrato saggiamente il grande vantaggio accumulato nei confronti di Marciello, capace di difendere la piazza d’onore tenendo a bada Heinrich ed Eriksson, rispettivamente terzo e quarto, ed Ye a seguire mestamente quinto. Nel post-gara, però, è arrivata la penalità di 10″ per lo svedese della R8, reo di aver innescato l’incidente del via, quindi sale di una posizione il cinese ferrarista.

Van Der Linde non è riuscito ad agganciarsi al trenino sopracitato e finisce sesto con dietro Deng, Vanthoor e la McLaren-Optimum Motorsport di Goethe a completare la Top10, fuori dalla quale resta l’attardato Fong.

FIA GT WORLD CUP – Macau: Classifica Gara

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