“Sto bene con questi capelli finti?”. A porre questa domanda con una tenerezza struggente è stata Enrica Bonaccorti: ospite a Verissimo da Silvia Toffanin nella puntata del 16 novembre 2025, ha parlato della diagnosi che ha ricevuto di tumore al pancreas e del percorso intrapreso per curarsi. Dopo un iniziale periodo di annullamento, durato quattro mesi, alla fine si è rialzata, pronta a parlarne, a dire cos’è successo, con lucidità.

Enrica Bonaccorti parla del tumore al pancreas a Verissimo

Enrica Bonaccorti ha ringraziato prima di tutto il suo pubblico: gli spettatori, le persone che le hanno scritto sui social, che le hanno dato la forza e la speranza di parlarne. “Va bene, molto meglio di quello che pensassi, ho fatto tutte le terapie, la chemioterapia, la radioterapia. Per due mesi e mezzo non devo fare più nulla, ma io volevo fare qualcos’altro nel frattempo. Stiamo due mesi e mezzo così, aspettando che la bestiaccia si svegli? Ma sono stata molto bene, ho solo avuto qualche giorno di nausee forti, come se fossi incinta”. Inizialmente non aveva intuito nulla del male, un tumore al pancreas: “Facevo un po’ fatica a fare i gradini, però non pensavo di avere una cosa così tragica. Ho ricevuto i risultati di un’indagine, dovevo andare al mare, ma sono andata a fare la chemioterapia.”.

E poi un pensiero a lei, a Eleonora Giorgi: “Per me il tumore evocava Eleonora Giorgi. Ho seguito la sua avventura, l’ho ammirata e stimata. Pensavo: se mi capitasse una cosa del genere, non sarei mai brava come Eleonora. Stupidamente ho pensato: è finita, tra pochi mesi non ci sarò più. Non avevo voglia di parlare con nessuno, non rispondevo al telefono, volevo annullarmi. Sono stata assente a me stessa per quattro mesi. Non pensavo di reagire in modo così positivo, ho deciso di dirlo perché mi sentivo in una bugia”. Al suo fianco, nella lotta contro il tumore, c’è proprio la figlia Verdiana Pettinari.

La sorpresa della figlia Verdiana

“Sono quattro anni (il compagno Giacomo Paladino è morto nel 2021, ndr), ho frequentato molto gli ospedali, prima con Giacomo e poi senza Giacomo. Il mio ombrello, anzi, ombrellone”. Sono stati insieme per più di vent’anni: il pensiero è andato anche e soprattutto a lui. “Sarei stata più tranquilla con lui vicino, ma lo sono anche con mia figlia Verdiana. La amo tantissimo, è la mia vera ragione di vita”.

Per lei, una piccola sorpresa proprio dalla figlia Verdiana, un emozionante videomessaggio: “Io ci sono, mamma, e cerco di esserci sempre per dimostrarti tutto il bene che ti voglio”. Le due donne stanno affrontando insieme questo periodo, mano nella mano: un po’ cane e gatto, ma unite dall’amore e dalla forza di lottare contro il male.

Adesso lei si sta dimostrando così forte, mi sta vicina nel modo giusto, non mi parla di questo male, non parla di testamenti, ma io ho già fatto tutto. Per quanto riguarda il funerale ho pensato ai dettagli, vorrei che iniziasse con Rapsodia di George Gershwin e poi a Why di Annie Lennox. Non sono scaramantica. Sto bene, volevo dirlo a tutti, anche grazie a voi”. La vita, alla fine, regala, toglie, fa sorprese, belle e meno belle: agli inizi ha rifiutato la realtà, un po’ continua a rifiutarla. “Per adesso con le chemio non è regredito, ma non ha prodotto metastasi. Si trova nel pancreas, e devo sperare di essere operata”. Vicino a Enrica Bonaccorti c’è anche un grande amico: Renato Zero, che l’ha portata a cena fuori, con la sua famiglia.

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