L’attrice romana, protagonista del film Fuori la verità di Davide Minnella, Claudio Amendola e Claudia Gerini nel cast, racconta la sua passione per le auto. “So guidare molto bene. Roma è una città complessa, con troppe auto. Io ho iniziato con una Mini, sembrava un go kart”. E quella corsa a 250 km/h sulle strade della Capitale sul set di Siccità…
Emanuele Bigi
16 novembre – 17:23 – MILANO
Claudia Pandolfi è in sala con Fuori la verità, commedia nera di Davide Minnella (nel cast anche Claudio Amendola e Claudia Gerini, ndr), in cui i partecipanti a un gioco televisivo cinico per vincere il montepremi devono solo dire la verità. Nella vicenda l’attrice romana è la conduttrice del programma. E quando si tratta di guidare non si tira certo indietro, come sul set di Siccità di Paolo Virzì con Vinicio Marchioni, quando al volante di una Porsche Panamera è andata veramente forte. Nella vita però preferisce la Mini.
In Fuori la verità sei una conduttrice super cinica. Quanto ti sei divertita?
”Parecchio! È stato un film complesso perché quello che raccontiamo è stato girato con lunghi ciak da 15 minuti. Cercavamo di simulare il contesto televisivo. Tutto questo ha creato una suggestione assurda. Così per me è stato facile aderire all’impeto del mio personaggio, una conduttrice tv combattiva e tosta. Un tempo era molto in gamba, adesso invece è una donna pronta a crollare al primo break pubblicitario”.
A proposito di verità. Ci devi dire tutto sulla passione per le auto. Ti piace guidare?
”So guidare molto bene, devo ammetterlo. Ho un aneddoto. Il film Siccità di Paolo inizia con una corsa del mio personaggio alla guida di una macchina. Al mio fianco c’è Vinicio Marchioni terrorizzato. Ho guidato quell’auto a 250 all’ora sul Muro Torto (un tratto delle antiche Mura Aureliane, a Roma, ndr). Era una Porsche Panamera turbo”.
Invece tutti i giorni che auto guidi?
”Roma è una città complessa, è molto faticosa. Le auto sono diventate troppe e così cerco di prendere la macchina il meno possibile. Però se mi chiedi di spostarmi lo faccio più volentieri in auto, piuttosto che in treno o in aereo. Ho una semplice utilitaria. Dove corri a Roma?”
Qual è stata la tua prima macchina dopo la patente?
”Una Mini vecchissima che pagai un milione di lire. Era un go-kart praticamente”.
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