Il centrocampista serbo, classe 2005, era il capitano della Primavera dell’Inter e in soli 2 anni da professionista è arrivato in Nazionale

Aleksandar Stankovic sta impressionando sempre di più. Il centrocampista serbo, classe 2005, era il capitano della Primavera dell’Inter e in soli 2 anni da professionista, tra Lucerna e Bruges, è già arrivato in Nazionale.

Ora l’Inter, che l’ha venduto per 10 milioni ma con 2 anni di recompra a 23 e 25 milioni, riflette sull’immediato futuro. Ne parla diffusamente la Gazzetta dello Sport, proiettandosi sul 2026.

Il disegno della società, dunque, è chiaro: vai, cresci un paio d’anni, torni. E possibilmente ti prendi l’Inter. Esattamente come fatto da Pio Esposito nel biennio alla Spezia, esattamente come sta facendo Stankovic jr tra Lucerna e Bruges. Così l’operazione-abbattimento dell’età media proseguirebbe alla grande, per di più rafforzando un gruppo di ragazzi che nell’Inter (di Chivu, anche se non tutti) è cresciuta dalla Primavera fino a conquistarsi la prima squadra.

Dimarco, Pio Esposito, quasi sicuramente Aleksandar Stankovic e ipoteticamente anche Valentin Carboni. E il ritorno del centrocampista del Bruges farebbe parecchio comodo non solo per questioni di cuore (e di liste), ma pure di campo: a fine stagione andrà rivalutata la posizione di Calhanoglu, che dopo i malumori della scorsa estate è rimasto e ha pure ritrovato entusiasmo, ma chissà che la voglia di Turchia non possa manifestarsi di nuovo. E Stankovic, di ruolo, fa proprio quello che fa Calha. Le prestazioni super di Deki Jr hanno acceso i fari di Tottenham e Newcastle, che almeno per il momento possono restare lì, in stanby. Comunque vada, per l’Inter, sarà un successo: sia in caso di ritorno, sia in caso di cessione definitiva. A peso d’oro.