MILANO – La serata magica si racchiude negli occhi sornioni e luccicanti di Jasmin Repesa: “Sono strafelice per il nostro popolo, renderli orgogliosi e felici è una vera gioia”. Il popolo è quello granata, giunto in massa al Forum di Assago per il solo brivido di vedere Trapani nel tempio del basket italiano. Finisce come nelle favole più belle: gli Shark che vincono per 86-80 e che tornano in Sicilia con due punti d’oro.

Antonini ‘punta’ lo scudetto

Il patron Valerio Antonini sogna in grande: “Con un paio di innesti saremo competitivi per la lotta ai primi posti del campionato – le parole di Antonini in una diretta Facebook -. Quest’anno l’obiettivo è lo scudetto o arrivar eil più in alto possibile in Champions League”.

Trapani affianca Milano in classifica

Senza la penalizzazione d’inizio anno sarebbe primo posto in classifica ma Notae e soci per ora si ‘accontentano’ di un’impresa storica davanti ai mille tifosi granata, molti dei quali vivono a Milano, e del terzo posto. Gli Shark ora hanno raggiunto proprio l’Olimpia che, a dire il vero, ha pagato le fatiche della partita con l’Olympiacos e una lunga scia di infortuni. Repesa lo sa (“loro arrivavano da una settimana molto impegnativa”) ma questo non gli impedisce di coccolare i suoi ragazzi: “Ci hanno messo l’anima – sottolinea nel dopopartita -. Una vittoria ‘straimportante’. Vincere a Milano contro una società storica come l’Olimpia non capita tutti i giorni. Dobbiamo rimanere coi piedi per terra – avverte – e non pesnare di essere più forti di Milano”.

Messina: “Complimenti a Trapani”

Trapani riceve anche i complimenti del padrone di casa, Ettore Messina: “Hanno giocato un’ottima partita. Noi? Abbiamo avuto molto cuore e volontà ma pochissima lucidità. Anche quando siamo riusciti a riaprire il match, poi abbiamo commesso un paio di errori vanificando tutto. Ci abbiamo messo grande impegno, ma non è stato sufficiente”.

Super Notae

Serata storta dalla lunga distanza per Milano, dall’altra parte 40 minuti magici per JD Notae che mette a referto 26 punti: genio e sregolatezza al comando di una Trapani Shark che avrebbe potuto chiudere prima il match e che invece ha ‘preferito’ soffrire fino agli ultimi nove secondi di gioco. Il ‘folletto’ JD, spedito in lunetta per due volte, non sbaglia i tiri liberi che rendono inutile la tripla della disperazione di Brooks che aveva portato Milano a -2 a nove secondi dalla fine.



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