di
Alberto Pinna

Emanuele Cani, assessore all’Industria della Regione Sardegna: «Ho rischiato la vita»

CAGLIARI – «Mi hanno fatto più male le ingiurie e le derisioni sui social che le contusioni nell’impatto con la vetrata. Per quei commenti esagerati e ingiusti mi sono sentito davvero ferito». Cinque giorni fa Emanuele Cani, assessore all’industria della Regione Sardegna, è scivolato sulle scale del ministero delle Imprese e del Made in Italy rovinando sulla vetrata («La carta dei lavoratori») che Mario Sironi (fra i maggiori esponenti del futurismo) realizzò nel 1932 nella sede dell’allora ministero delle Corporazioni. 

«Hanno scritto addirittura che l’ho fatto volutamente. Assurdo. C’è un video e si vede bene che è stata una caduta accidentale. Perché tanto odio nei miei confronti?». In politica Emanuele Cani, 57 anni, ha compiuto un percorso ultratrentennale fra DS e PD. Consigliere comunale nella sua città, Carbonia, consigliere e assessore provinciale, deputato nel 2013, segretario regionale dal 2018 al 2021.



















































Il commento che lo ha ferito di più?
«Quello di Mauro Pili (ex presidente della Regione Sardegna e deputato di Forza Italia dal 2006 al 2018, ndr). Ha scritto su Facebook che per lui era un attentato. Pura cattiveria. Credo che anche lui si sia accorto di aver esagerato. E infatti ha cancellato il post».

Ma anche molta solidarietà.
«Tanta. Mi ha chiamato anche il ministro Urso. Ma la solidarietà non cancella invettive e messaggi di malaugurio».

Se l’è vista brutta…
«Ero al ministero per un’iniziativa sull’Expo 2025 di Osaka. Stavo andando via, scendendo dalla scalinata ho perso l’equilibrio… La vetrata non aveva protezioni. Non l’ho urtata con la testa ma con un braccio. E con metà del corpo sono rimasto sospeso fuori dell’edificio. Ho rischiato di precipitare per una decina di metri. Poteva andare molto peggio».

Conseguenze?
«Ammaccature, spavento. Dovrò stare qualche giorno a riposo e fare fisioterapia».

Querelerà per gli insulti sui social?
«Valuterò. Ora ho cose più importanti cui pensare. Domani (oggi, ndr) avrei dovuto ritornare a Roma dal ministro Urso sulla Bekaert, fabbrica della zona industriale di Cagliari, più di 300 dipendenti a rischio. Ci andrà la presidente Todde. Purtroppo io non posso, seguirò la riunione in call».

La nipote di Sironi ha chiesto come sta lei e ha auspicato che la vetrata sia subito restaurata.
«La chiamerò al più presto per ringraziarla. Anche io chiedo che il restauro sia fatto in tempi brevi e sono molto dispiaciuto per il danno: il video mostra chiaramente che non ho colpe. Mi stupisce che essendo nella disponibilità esclusiva dei servizi di sicurezza di un ministero (e quindi riservato) sia stato diffuso pubblicamente già poco dopo il fatto. Materia da garante della privacy? Potrebbe… Ma almeno ha mostrato la verità».

16 novembre 2025 ( modifica il 16 novembre 2025 | 21:15)