Intervistato da Gianlucadimarzio.com, il portiere del Venezia Filip Stankovic ha parlato della famiglia Inter, ma anche del suo sogno e dell’esperienza al Venezia:
La famiglia per me è tutto. Mi ha permesso di essere l’uomo che sono. Ho un legame unico con i miei fratelli, sono gli unici veri amici che ho. Siamo tutti competitivi. Ci sfidavamo in ogni cosa: calcio, basket, tennis e tanto altro Io e Stefan contro Aleksandar e papà. Chi vinceva? Dipende, ma spesso loro. Eravamo sempre davanti, poi alla fine la vincevano sempre loro. Insomma, quando nostro padre decideva di impegnarsi. Ho imparato tanto da lui. Ho imparato ad apprezzare il senso del lavoro e della fatica. Ho compreso l’importanza del sacrificio e della dedizione quotidiana. Sono fortunato ad averlo come padre.
E poi c’è l’altra famiglia, quella nerazzurra. Per me l’Inter è casa. Ci sono entrato quando ero solo un bambino. Ho passato momenti bellissimi con loro che non dimenticherò mai. Come le volte che apriva la porta della nostra camera: “Oggi non andate a scuola, venite con me alla Pinetina”. Erano le mattine più belle. L’Inter aveva vinto e noi saremmo andati lì, in mezzo ai compagni di papà. Mi mettevo i guanti di Julio Cesar ed ero pronto a partire. Io e i miei fratelli stavamo lì ad ammirarli. Quanti ricordi… I passaggi con Ibra e Milito, le parole di Maicon, una partitella tra di noi sotto la pioggia con Mourinho appoggiato alla panchina a osservarci. O i consigli e le cene con Julio. Istantanee che custodisco con cura in me. L’Inter è e sarà sempre la mia casa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA