Incontrando la Federazione Biblica Cattolica, Leone XIV esorta a diventare “lettera vivente scritta non con inchiostro” ma con lo Spirito di Dio, dando così testimonianza in un mondo in cui il Vangelo spesso non viene contemplato. L’invito è di percorrere cammini nuovi in spazi culturali dove il Vangelo “viene distorto per interessi particolari”
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
Come favorire l’incontro con la Parola di Dio per chi non ne ha mai sentito parlare o per coloro le cui culture continuano a non essere toccate dal Vangelo? Che cosa significa oggi “largo accesso alla sacra Scrittura”? Le domande chiare e dirette sono rivolte, in inglese, dal Papa ai membri della Federazione Biblica Cattolica ricevuti stamani, 17 novembre, in udienza nella Sala dei Papi. Questioni che aprono ai nuovi orizzonti costituiti soprattutto dal mondo digitale “in cui – afferma Leone XIV – la Parola di Dio è facilmente oscurata” o guardando alle “nuove comunità” che “si ritrovano spesso in spazi culturali in cui il Vangelo non è conosciuto o viene distorto per interessi particolari”.
Spero che tali domande vi ispirino nuove forme di presenza biblica, capace di aprire nuovi cammini verso le Scritture, di modo che la Parola di Dio possa radicarsi nel cuore delle persone e guidare tutti a vivere nella sua grazia.
LEGGI IL TESTO IN INGLESE DEL DISCORSO DEL PAPA ALLA FEDERAZIONE BIBLICA CATTOLICA
Traduzioni e lectio divina
Essenziale per il Pontefice assicurare un largo accesso alle Sacre Scritture in modo “che tutti possano incontrare il Dio che parla, condivide il suo amore e ci attira nella vita in abbondanza”.
A tale riguardo, le traduzioni delle Scritture continuano a essere indispensabili e vi ringrazio per il vostro impegno a promuovere lectio divina e qualsiasi iniziativa che incoraggi la lettura frequente della Bibbia.
Udienza del Papa al Comitato direttivo della Federazione Biblica Cattolica (@Vatican Media)
Dalla parola alla testimonianza
“La vostra missione – afferma il Pontefice – è diventare lettera vivente scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, che dà testimonianza del primato della Parola di Dio sulle molte voci che riempiono il nostro mondo”. Pertanto esorta a pregare la Vergine Maria, “grembo nel quale il Verbo di Dio si è fatto carne”, per imparare da Lei l’arte dell’ascolto.
Proclamare con ferma fiducia
Salutando i presenti, all’inizio dell’udienza, il Papa esprime la sua più sentita “gratitudine per il servizio alla Parola di Dio” e ricorda il sessantesimo anniversario della Dei Verbum, la Costituzione dogmatica sulla divina rivelazione. Richiama così le parole di Paolo ai Tessalonicesi: “pregate per noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi”. “Questa richiesta – evidenzia Leone XIV – trasmette un forte desiderio, una salda convinzione e un approccio pastorale che possono guidare la nostra riflessione insieme”.
L’insegnamento di Dei Verbum è inequivocabile; siamo chiamati al “religioso ascolto della parola di Dio e a proclamarla con ferma fiducia” e a far sì “che i fedeli abbiano largo accesso alla sacra Scrittura”. Questa stessa visione si riflette nel vostro Statuto, che afferma che la Federazione Biblica Cattolica si propone di “promuovere e sviluppare il Ministero Pastorale Biblico così da permettere alla Parola di Dio, presente nelle Sacre Scritture, di diventare una fonte dinamica di ispirazione per tutti gli ambiti della vita e della missione della Chiesa nel mondo di oggi”.
Foto di gruppo con Leone XIV (@Vatican Media)
La fedeltà al Vangelo indica la direzione
L’invito del Papa è di ispirare la missione della Federazione Biblica Cattolica partendo “dalla convinzione che la Chiesa attinge la vita non da sé stessa, bensì dal Vangelo”.
Dal Vangelo riscopre continuamente la direzione del suo cammino, sotto la guida dello Spirito Santo, che insegna ogni cosa e ci ricorda tutto ciò che il Figlio ha detto ascoltare la Parola di Dio e proclamarla sono atti propriamente ecclesiali: la Sposa ascolta con amore attento la voce dello Sposo.