Le elezioni regionali in Campania si terranno domenica 23 novembre, dalle 7 alle 23, e lunedì 24 novembre, dalle 7 alle 15. La sfida per la presidenza della giunta regionale vede sei candidati, ma l’attenzione è concentrata soprattutto sui due principali sfidanti: Roberto Fico per il centrosinistra (Pd, Avs, M5s e liste civiche centriste) ed Edmondo Cirielli per il centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e liste civiche). Come previsto dalla normativa, nei 15 giorni precedenti al voto non possono essere diffusi nuovi sondaggi: i dati disponibili sono quindi tutti anteriori allo stop e fotografano una situazione che, seppur stabile, potrebbe ancora cambiare grazie agli ultimi giorni di campagna elettorale e ai comizi dei leader nazionali.
Il quadro delineato dai sondaggi prima dello stop
Tutte le rilevazioni disponibili confermano un costante vantaggio di Roberto Fico. Secondo i principali istituti, l’ex presidente della Camera non sarebbe mai sceso sotto il 53% delle preferenze, mentre Edmondo Cirielli si collocherebbe in un intervallo compreso tra il 41% e il 46%. Il centrodestra appare più compatto rispetto alle prime settimane di campagna, ma i dati precedenti allo stop non mostrano un recupero sufficiente per colmare il divario.
Un elemento rilevante riguarda l’affluenza stimata, generalmente compresa tra il 45% e il 50%. Si tratta di un livello moderato, indice di un elettorato poco mobilitato. Gli indecisi, che secondo i sondaggi oscillano fra il 15% e il 20%, potrebbero incidere in modo significativo sul risultato finale, soprattutto in caso di variazioni dell’affluenza.
Secondo Ipsos Doxa, Fico raggiunge il 53% e Cirielli il 42,5%, con un’affluenza stimata intorno al 44%. Gli indecisi sono il 19%. Dal punto di vista della notorietà, Fico risulta conosciuto dal 76% degli intervistati, Cirielli dal 51%. Il sondaggio Tecnè per Agenzia Dire del 4-5 novembre è quello più recente prima dello stop conferma la tendenza: Fico tra il 49% e il 53%, Cirielli tra il 42,5% e il 46,5%. I votanti stimati sono il 49,5% e gli indecisi il 15%. All’interno delle coalizioni, i rapporti di forza sono così delineati:
Coalizione Fico (Totale 54,4%):
- Partito Democratico primo partito al 19,5%, un dato superiore al 202o;
- Movimento 5 Stelle stimato al 10,1%, dato quasi identico al risultato delle scorse Regionali;
- Lista “A Testa alta” (ispirata dal Presidente uscente De Luca): 6,5%;
- Casa Riformista 5,5%.;
- Altre quattro liste 12,8%.
Coalizione Cirielli (Totale 41,4%):
- Fratelli d’Italia al 15% di poco sotto al risultato ottenuto alle Politiche del 2022;
- Forza Italia un ottimo 12,6%, più del doppio delle Regionali precedenti;
- Lega al 4,1%, in flessione di 1,5% rispetto alle precedenti Regionali, in linea con il risultato delle Politiche;
- Altre cinque liste 9,7%.
Cosa aspettarsi nelle ultime ore di campagna
Sebbene i dati raccolti fino all’inizio di novembre descrivano un vantaggio consolidato per Fico, la campagna elettorale resta aperta. La presenza dei leader nazionali, con Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani a sostegno di Cirielli, potrebbe offrire al centrodestra una spinta finale. Allo stesso modo, la mobilitazione del centrosinistra potrebbe essere decisiva per tradurre nei voti reali il vantaggio rilevato dai sondaggi.
La bassa affluenza attesa rappresenta un ulteriore elemento di incertezza: un incremento anche minimo della partecipazione al voto potrebbe ridurre o ampliare il divario tra i candidati. In questo scenario, gli indecisi potrebbero giocare un ruolo determinante.