di
Giorgio Bernardini
Mario Cusimano era accusato di omicidio colposo e di rimozione dolosa delle cautele antinfortunistiche
È stato assolto «per non aver commesso il fatto» Mario Cusimano, il tecnico manutentore imputato per la morte di Luana D’Orazio, la giovane operaia di 22 anni rimasta uccisa il 3 maggio 2021 dopo essere stata risucchiata da un orditoio nell’azienda di Montemurlo dove lavorava.
Lo ha deciso il giudice Jacopo Santinelli al termine del processo di primo grado. Cusimano, manutentore esterno dell’azienda di Montemurlo in cui è morta Luana D’Orazio, era accusato di omicidio colposo e di rimozione dolosa delle cautele antinfortunistiche.
Il pubblico ministero Vincenzo Nitti aveva chiesto per lui una condanna a due anni e otto mesi. Il giudice ha invece accolto integralmente la linea difensiva di Cusimano, secondo cui il tecnico non ebbe alcun ruolo nella manomissione dei dispositivi di sicurezza.
Per la tragica morte di Luana erano stati indagati per omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele antinfortunistiche i due titolari dell’azienda, Daniele Faggi e Luana Coppini, che avevano poi patteggiato una pena risoettivamente ad un anno e sei mesi e due anni.
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18 novembre 2025 ( modifica il 18 novembre 2025 | 20:16)
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