La terza stagione de “Il Commissario Ricciardi” si avvia alla sua conclusione con “Il pianto dell’alba”, in onda lunedì 24 novembre in prima serata su Rai 1, un episodio carico di tensione e colpi emotivi. Dopo settimane in cui abbiamo visto il commissario (Lino Guanciale) tentare di accogliere finalmente un po’ di felicità accanto a Enrica, il destino torna a reclamare il suo prezzo.
La morte improvvisa del Maggiore Manfredi von Brauchitsch irrompe come un fulmine nella fragile serenità che Ricciardi stava costruendo, trascinandolo di nuovo nella zona oscura di Napoli, tra intrighi, segreti e ombre del regime fascista. È un colpo che non colpisce solo la città, ma soprattutto la vita personale del commissario, costringendolo a confrontarsi con ciò che è rimasto irrisolto.
Commissario Ricciardi 3, le anticipazioni della prossima puntata
Il mistero si fa ancora più fitto quando Livia, straziata da una gelosia mai sopita e protagonista di una vita sempre sul filo dell’eccesso, scompare immediatamente dopo il delitto, diventando la principale sospettata. La sua figura, già attraversata da fragilità e ombre, precipita in una spirale ancora più cupa: la donna viene trovata svenuta, in stato confusionale, accanto al corpo di Manfred e alla pistola dell’omicidio. Tutto sembra incastrarla. Ma proprio qui, come spesso accade in Ricciardi, “niente è come sembra”.
Nel romanzo da cui l’episodio prende spunto, dietro quella scena così perfetta da sembrare una prova schiacciante si nasconde un piano orchestrato con precisione dall’Ovra e dal letale Falco, deciso a liberarsi di Manfred, diventato scomodo per le sue simpatie politiche all’estero, e a cancellare Livia, trasformandola nel capro espiatorio ideale. Una donna ubriacata, drogata, abbandonata da tutti: il potere non potrebbe chiedere di meglio per chiudere un caso senza sollevare domande.