Il primo ministro polacco Donald Tusk ha detto che sono state identificate due persone sospettate del sabotaggio dei binari compiuto sabato sulla ferrovia tra Varsavia e Lublino: è una tratta su cui transita anche parte degli aiuti umanitari diretti in Ucraina. Tusk ha detto che le due persone sono cittadine dell’Ucraina e che lavorano da tempo con i servizi segreti russi. Dopo il sabotaggio avrebbero lasciato il paese e sarebbero andate in Bielorussia. Inoltre Tusk ha ribadito, come aveva già detto nei giorni scorsi, di considerare l’esplosione un atto intenzionale di sabotaggio. I danni causati sono stati minimi.

Tusk ha detto di non poter rivelare pubblicamente i nomi dei due sospettati, ma ha aggiunto che uno di loro a maggio era stato condannato per sabotaggio da un tribunale ucraino, e che l’altro proviene dal Donbas, una regione dell’Ucraina occupata in parte dalla Russia.

Non è la prima volta che il governo polacco accusa la Russia di commettere atti di sabotaggio come ritorsione per il suo sostegno all’Ucraina, e a partire dall’invasione russa dell’Ucraina, nel 2022, la Polonia ha incarcerato decine di persone accusandole di sabotaggio o spionaggio per conto della Russia.