Fanalini di coda sul pitturato del Palaserradimigni. Sfida tra le ultime in campionato, domani a Sassari alle 18.15, per il 5° round di LBA. Dinamo e Apu Udine si affrontano consce che, almeno una delle due, scalerà il ground zero della classifica, frutto di 4 sconfitte su 4 match. Il Banco, dopo la batosta subita dalla Virtus, ha reagito nel mercoledì europeo di Fiba prevalendo in rimonta sui tedeschi del Vechta, con un super 2° tempo, mostrando di essere vivo, vegeto e con punti tra le mani. Il bis di vittorie nel Vecchio Continente rinfranca sulle potenzialità dei giganti in vista dell’appuntamento chiave contro i friulani. Coi quali i sardi devono vincere ed evitare un altro capitombolo, oltre a quelli di Varese e Cremona, al cospetto di una terza concorrente per la salvezza.

Momento

Inizio horror del torneo pure per la Old Wild West, ritornata in A1 al termine di un purgatorio lungo 16 anni. Quattro le avversarie che l’hanno battuta: Reggiana, Virtus, Brescia, Trieste. Caduta netta solo con l’ultima finalista della precedente stagione, Germani, e confronti combattuti con le altre squadre, incluso un supplementare coi campioni d’Italia. Le statistiche però riportano nei numeri il precario rendimento del roster guidato da coach Adriano Vertemati. I bianconeri sono ultimi per punti realizzati e primi nelle palle perse (9.3 di media, 7° il Banco). Cenerentole anche nei tiri dall’arco mentre i sassaresi occupano il 4° posto. I giuliani presidiano però il 2° gradino del podio nel computo dei rimbalzi (undicesimi i giganti).

Avversari

Finora è il play Anthony Hickey a guidare i suoi, 16.5 di media (ma anche al 1° posto per stoppate subite), uno dei reduci del team che ha fatto il balzo di categoria, insieme a Mirza Alibegovic, Matteo Da Ros e Iris Ikangi. Il primo, 32enne guardia-ala piccola, ha messo a referto 14 rimbalzi e 48 punti nel complesso, formando con DJ Brewton, combo-guard che ha militato nell’A1 lituana, i principali cecchini della compagine. Esperienza e garra con l’ex Dinamo Eimantas Bendzius, molto efficace finora ai liberi (92.3%), e tra i più incisivi da 3 (30.3%). L’altro play Andrea Calzavara non ha risentito del salto tra i grandi, 34 punti per lui, e un minutaggio di rilievo.

Gli altri punti di forza sono, sotto le plance, Skylar Spencer (22 rimbalzi per lui) e Christian Mekowulu (13). Ancora non al top, e forse al di sotto delle aspettative, l’ala grande Aubrey Dawkins. Dalla stessa Udine, tanto quanto dalla Dinamo, ci si aspettava di più sia per l’entusiasmo che accompagna di solito le neopromosse che per i rinforzi in grado, almeno sulla carta, di fare l’upgrade della colonna che ha portato alla promozione. Troppo presto però per definirle le grandi delusioni del campionato, perché basta poco a far svoltare una stagione. Entrambe hanno un credito aperto con la fortuna e il fattore volata, da cui sono state penalizzate, almeno in 3 occasioni. È mancato finora lo spunto e la lucidità per portare a casa la vittoria sulla sirena.

Qui Sassari

Per il Banco si tratterà di confermare gli sprazzi visti nel secondo tempo coi teutonici in particolare da Marshall e Johnson in Fiba Eurocup, i due finora rimasti ai margini, e dare continuità al risveglio di Rashawn Thomas. Il capitano si è ritrovato contro il Rasta Vechta spazzando le prove opache date di recente. Ci si attende poi maggiore concretezza da McGlynn, in sofferenza con le V Nere, e un apporto anche a referto di Vincini, che lavora parecchio in backdoor. Continua a essere un fattore Desure Buie, l’uomo in più dei giganti, tra Europa e campionato e che, se ha un limite, sono certe rimesse buttate via. La Dinamo ha tutti i numeri per vincere l’Apu Udine e smuovere la classifica. Sarebbe un grande segnale per sé e i tifosi, che aspettano gli squilli giusti in campo per tornare a contribuire con il proprio entusiasmo.