Superbatteri, Matteo Bassetti lancia l’allarme. «Di tutte le minacce infettivologiche di cui preoccuparsi, credo che oggi la più vicina a noi sia la pandemia silenziosa dell’antibiotico-resistenza. In questa settimana», che a livello mondiale è dedicato alla sensibilizzazione sul problema rappresentato dai “super batteri”, «bisogna parlarne forte e chiaro, perché è veramente un fatto, non è qualcosa di futuribile. Noi oggi abbiamo già milioni di morti nel mondo che ogni anno sono in qualche modo legati all’antibioticoresistenza. Quindi bisogna fare di più. Tutti quanti dobbiamo fare di più, usando meglio gli antibiotici e solo quando servono. Bisogna cercare di fare di più anche sulla diagnostica, e sulla diagnostica rapida» da rendere disponibile «nelle farmacie per tutti in modo tale che si usano questi importanti farmaci veramente solo quando servono», ha detto direttore di Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova

L’allarme

«Anche situazioni come quella dell’aviaria, e in particolare questo caso di H5N5 che non si era mai visto negli esseri umani, preoccupano. Al momento nell’uomo avevamo visto l’H5N1, ora abbiamo anche H5N5 che è un virus solo degli animali che ha contagiato un uomo. Questo vuol dire che ogni volta che il virus passa all’uomo muta ed evidentemente le mutazioni prima o poi porteranno anche il virus a diventare in qualche modo trasmissibile da uomo a uomo», ha spiegato Bassetti

Quanto all’epidemia di virus Marburg in Etiopia, altro alert recente, «credo che questi virus – le febbri emorragiche, Marburg, Ebola, febbre di Lassa – siano ciclici, ma per fortuna fino ad oggi sono sempre rimasti confinati al continente africano e credo che lì rimarranno. Certamente bisogna vigilare, bisogna guardare che queste infezioni non escano dai confini, però penso che il problema più vicino a noi sia da una parte quello dei batteri resistenti agli antibiotici, un fatto evidente e già presente che ogni giorno colpisce persone nel nostro Paese, e l’altro è quello potenzialmente dell’influenza aviaria che potrebbe veramente arrivare presto».


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