Emozionato, elettrizzato, spaventato. Amore per le sfide. Si muove tutto ciò in Salvo Ficarra che per la prima volta nella sua carriera incontra Eduardo De Filippo accettando di interpretare Non ti pago!. Il debutto sarà giovedì 20 novembre proprio nel teatro di Eduardo, il San Ferdinando e a dirigere c’è la guida di Luca De Filippo che per scelta di sua moglie, l’attrice Carolina Rosi, viene messo in scena proprio seguendo l’ultima regia firmata da Luca nel 2015, qualche settimana prima della sua prematura scomparsa.
Proprio in questi giorni in cui è in scena a Napoli ricorrono i 10 anni della morte di Luca e per omaggiare suo marito, la Rosi riparte da quell’allestimento volendo accanto a lei Ficarra, un interprete che potrebbe essere lontano dalla tradizione della famiglia De Filippo e, invece, si mostra l’uomo giusto per essere Ferdinando Quagliuolo.
“Dieci anni fa ho voluto conservare la scenografia: il fondale, il suo bellissimo boccascena, gli oggetti, hanno ripreso vita come fossero stati sempre pronti per arrivare in un altro teatro” dice Carolina Rosi che insieme a Tommaso De Filippo, figlio di Luca, preserva e tramanda il patrimonio e la memoria di Eduardo e Luca “Salvo Ficarra è un’artista di straordinaria sensibilità che ha aderito con entusiasmo al progetto. Ha deciso di affrontare il personaggio protagonista della commedia con le sue doti caratterizzate da leggerezza e spessore, incontrandone lo spirito comico ma accentuandone le ombre interiori. Facendo suo l’intento di Luca: creare un dialogo continuo con il pubblico”.
Ficarra & De Filippo
“Salvo sta affrontato un personaggio sfaccettato come Ferdinando in Non ti pago! in 100 mila modi come solo un attore come lui che ha altrettante sfaccettature può affrontare, ma portando la sua personalità e i suoi guizzi. È un attore intelligente e il suo modo di recitare è vicina a quella di Luca” mentre Rosi dice queste parole Ficarra la osserva. E’ commosso anche se cerca di attenuarla quanto basta con la sua consueta ironia che il pubblico ha imparato a conoscere.
Quando a fine maggio Roberto Andò, direttore artistico del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, ha annunciato gli spettacoli della nuova stagione del Mercadante e del San Ferdinando, la presenza di Ficarra che affronta un classico di Eduardo come Non ti pago! ha incuriosito, rendendolo uno degli appuntamenti teatrali più attesi.
Un’avventura che affronta senza Picone. Niente paura, nessuno scioglimento, dal 5 dicembre li vedremo di nuovo insieme su Netflix con la surreale mini serie comedy Sicilia Express, in cui, oltre averla diretta e coscritta, interpretano due infermieri siciliani che dividono la loro vita tra il lavoro a Milano e le loro famiglie in Sicilia.
Ma per ora per lui c’è solo questo importante incontro con i De Filippo entrando nel loro mondo e che, per un attore, è sacro e va affrontato con rispetto.
“Se penso al debutto di giovedì al San Ferdinando mi tremano i polsi, perché è come entrare nel presepe. Mi impaurisce ma, d’altro canto, sono incosciente e penso che nella vita bisogna fare qualcosa di diverso per divertirsi” racconta Salvo Ficarra “I testi che non si devono toccare facendoli diventare polverosi, non mi piacciono. Mi piacciono le cose che si possono tenere vive come il teatro di Eduardo. La molla che mi ha spinto è l’emozione nel ricordare e omaggiare Luca nell’anno in cui ricorrono i 10 anni della sua morte e che purtroppo non ho avuto il piacere di incontrare.”
A Ficarra piace uscire da confort zone per rischiare: l’anno scorso si è catapultato in Francia per interpretare la serie Zorro accanto a Jean Dujardin e, oggi, è pronto a intraprendere la tournée nei principali teatri italiani di Non ti pago! insieme alla Rosi, che nello spettacolo veste i panni di Concetta, la moglie di Quagliuolo, e a tutta la compagnia di Luca De Filippo dove spiccano Marcello Romolo, Mario Porfido e Nicola Pinto.
A scommettere ancora una volta su di lui è anche Roberto Andò. Ormai conosce bene le sue potenzialità, con i film La Stranezza e L’abbaglio sia a lui che a Valentino Picone ha messo in evidenza le loro corde attoriali che vanno bel oltre la loro acuta comicità.
“Dopo l’occasione data da Lello Arena che con me e Valentino ha voluto riporre gli sketch de La Smorfia che quando all’epoca ce l’ha proposto, davvero, piansi, oggi, per me è un onore cimentarmi anche nel repertorio di Eduardo. Soprattutto dentro tutti noi che facciamo questo mestiere ci sarà sempre un pezzo di lui”.