La Reumatologia di Piacenza si arricchisce di due nuove apparecchiature – un ecografo articolare e un capillaroscopio – donate dall’Associazione malati reumatici Emilia-Romagna (Amrer). La dotazione, del valore complessivo di 47mila euro, rappresenta un importante investimento nella diagnosi e nella cura delle patologie reumatiche.
Alla presentazione erano presenti direttore dipartimento Medicine specialistiche Daniela Aschieri che ha portato i saluti della direzione generale, il direttore della Reumatologia Eugenio Arrigoni e Marco Sebastiani, professore associato di Reumatologia all’Università di Parma, che svolge la sua attività assistenziale presso la nostra Azienda. I tre hanno voluto ringraziare Daniele Conti, direttore di Amrer, intervenuto con alcuni rappresentanti dell’associazione.
“L’ecografia – ha spiegato Arrigoni – è diventata da molti anni uno strumento indispensabile nella gestione delle malattie reumatologiche, sia per la diagnosi sia per il monitoraggio terapeutico. Permette di visualizzare le strutture anatomiche coinvolte nei processi patologici e di rilevare infiammazioni, versamenti articolari e altre alterazioni strutturali in modo non invasivo, ripetibile e senza esposizione a radiazioni, quindi senza controindicazioni.
La nuova strumentazione ci consentirà inoltre di eseguire procedure invasive, come artrocentesi e infiltrazioni, con precisione assoluta. Grazie al nuovo ecografo sarà possibile valutare con maggiore accuratezza l’evoluzione della malattia e la risposta alle terapie, individuando anche riacutizzazioni subcliniche prima che diventino evidenti. Nel caso delle artriti, infine, la tecnica Power Doppler consente una valutazione dell’infiammazione più precisa rispetto all’esame clinico tradizionale.”
Il professor Sebastiani ha poi approfondito il valore diagnostico della capillaroscopia, “una metodica d’indagine non invasiva di grande utilità nel riconoscimento delle anomalie morfologiche e funzionali del microcircolo.
Questa tecnica consente la precoce individuazione delle alterazioni capillaroscopiche nei pazienti con fenomeno di Raynaud e una puntuale valutazione del danno microangiopatico, ovvero delle lesioni che colpiscono i piccoli vasi sanguigni nei soggetti affetti da sclerosi sistemica. Il fenomeno di Raynaud – ha ricordato Sebastiani – interessa circa il 10% delle donne sotto i 30 anni, e l’1% di queste può sviluppare una malattia autoimmune sistemica, tra cui la sclerosi sistemica, una connettivite che esordisce con il fenomeno di Raynaud in oltre il 90% dei casi. Con il nuovo capillaroscopio potremo individuare anche con anni di anticipo i soggetti a rischio di sviluppare una connettivite e intervenire in modo tempestivo. Ogni mese, a Piacenza, eseguiamo già oltre 30 capillaroscopie e da oggi potremo incrementare la nostra offerta con uno strumento diagnostico di ultima generazione, preciso e performante.”
La donazione di Amrer è un esempio virtuoso di collaborazione tra associazioni di pazienti e strutture sanitarie pubbliche: un gesto che unisce innovazione tecnologica e attenzione umana, rafforzando la rete di fiducia tra cittadini e sistema sanitario.
La scelta di donare le due apparecchiature nasce dal dialogo costante tra Amrer e le strutture sanitarie locali. Come spiega Daniele Conti, direttore dell’associazione: “Siamo da sempre impegnati nel supporto delle realtà territoriali, e Piacenza è una di quelle che ci sta maggiormente a cuore. Confrontandoci con il dottor Arrigoni e il professor Sebastiani è emersa la necessità di dotare il reparto di strumenti più performanti, utili sia per la diagnosi precoce sia per il monitoraggio della risposta ai trattamenti. Abbiamo quindi avviato una raccolta fondi che ci ha permesso di acquistare e donare un ecografo articolare e un capillaroscopio. Come associazione vogliamo essere vicini alle persone affette da patologie reumatologiche e ai professionisti che se ne prendono cura. Siamo orgogliosi di contribuire al miglioramento dell’assistenza e crediamo nel valore della sanità pubblica e nel diritto alla salute di tutti”.