Almeno 28 palestinesi sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti nei molteplici attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riferiscono media palestinesi, aggiungendo che i raid hanno preso di diverse aree residenziali e località civili.\n
L’esercito israeliano ha lanciato attacchi \”per colpire obiettivi terroristici di Hamas in tutta la Striscia di Gaza\”, dopo che \”diversi terroristi avevano aperto il fuoco verso l’area in cui operano i soldati dell’Idf a Khan Yunis\”. Lo riferisce l’esercito stesso, denunciando \”una violazione del cessate il fuoco\”. Non ci sono feriti tra i soldati.
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Un israeliano è morto e altri tre sono rimasti feriti in un attentato avvenuto ieri all’incrocio di Gush Etzion, sulla strada tra Betlemme e Hebron, che serve da posto di blocco all’ingresso dell’omonimo insediamento di coloni. La vittima è stata identificata come Aharon Cohen, 65 anni, residente nell’insediamento di Kiryat Arba, vicino a Hebron. L’Idf ha riferito poi di aver ucciso i due assalitori, anche loro provenienti da Hebron.
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Del genero del presidente americano Donald Trump (marito della figlia Ivanka), si è tornati a parlare dopo l’accordo di tregua tra Israele e Hamas, siglato dopo oltre due anni di conflitto. Insieme a Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti in Ucraina e in Medio Oriente, Kushner ha avuto un ruolo attivo nelle trattative tra le parti: ecco chi è.
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Venti persone rapite nell’attacco del 7 ottobre 2023 sono state liberate, consegnate alla Croce Rossa e riportate in Israele. Ecco le loro storie.
“,”postId”:”2f4fdc73-0445-472c-86e0-a99d99739b37″,”postLink”:{“title”:”Tregua Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas. FOTO”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/13/rilascio-ostaggi-liberati-hamas-israele”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/e555d9b3e45aa00469e7369bd8285c5eed60f647/skytg24/it/mondo/2025/10/13/rilascio-ostaggi-liberati-hamas-israele/ostaggi_liberati_hamas_hero_ansa.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-19T20:47:24.383Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T21:47:24+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas: \”Raid aerei a Gaza sono una pericolosa escalation\””,”content”:”
\”Noi la consideriamo una pericolosa escalation attraverso la quale il criminale di guerra Netanyahu cerca di riprendere il genocidio contro il nostro popolo\”. Così in una dichiarazione Hamas afferma che gli attacchi aerei lanciati oggi sulla Striscia, in risposta, sostiene Israele, a terroristi che hanno aperto il fuoco contro le truppe dell’Idf, mette a rischio la tenuta del fragile cessate il fuoco.
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\”Chiediamo che i mediatori in Egitto, Qatar e Turchia, in quanto garanti del cessate il fuoco, rispettino i loro impegni e costringano l’occupazione israeliana a cessare le sue violazioni. Chiediamo che l’amministrazione Trump rispetti i propri impegni ed eserciti immediatamente pressioni per frenare l’occupazione e costringerla a rispettare il cessate il fuoco. Respingiamo le affermazioni secondo cui le forze di occupazione sarebbero state sottoposte a fuoco e le consideriamo un tentativo fragile di giustificare i loro crimini. Condanniamo fermamente il massacro perpetrato dall’occupazione a Gaza e a Khan Yunis e lo consideriamo una pericolosa escalation attraverso la quale Netanyahu cerca di riprendere il genocidio\”. Lo scrive Hamas sugli attacchi odierni di Israele a Gaza, che hanno causato 28 morti
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Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.
“,”postId”:”26b474b0-57cc-4187-b53c-5c9359696af8″,”postLink”:{“title”:”Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/israele-palestina-pace-piani”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/109f4c6e66aad5b71647ac9d7eb42ea1d01d862a/skytg24/it/mondo/2024/02/16/israele-palestina-piani-pace/hero_palestina_israele_ansa.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-19T20:18:09.777Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T21:18:09+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Il bilancio degli attacchi israeliani a Gaza sale a 28 morti”,”content”:”
Fonti degli ospedali di Gaza hanno riferito ad Al Jazeera che almeno 28 persone sono state uccise nell’ondata di attacchi odierni contro l’enclave. Lo scrive la testata araba. Tra le vittime ci sarebbero 17 donne e bambini.
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Dopo la firma ufficiale dell’accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori stanno già lavorando alla \”fase 2\” del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile. Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?
“,”postId”:”2edff533-9879-4c32-90ed-301b9ea65c19″,”postLink”:{“title”:”Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a Gaza”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/15/ostaggi-liberati-israele-morti-gaza-guerra”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/48ce94bce98c662b9786091741be6603b048aa05/skytg24/it/mondo/2025/10/15/ostaggi-liberati-israele-morti-gaza-guerra/ostaggi_israele_gaza_getty.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-19T19:11:00.384Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T20:11:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, cos’è il ‘modello IRA’ per il disarmo di Hamas”,”content”:”
Mentre regge – a fatica – il cessate il fuoco a Gaza, ci si interroga su quale possa essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace. E tra le diverse possibilità che sono state ventilate, si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord, ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la Striscia?
“,”postId”:”520eb06d-3b09-48ee-8eb1-5c1f4dd0c2f3″,”postLink”:{“title”:”Gaza, cos’è il ‘modello IRA’ per il disarmo di Hamas”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/22/modello-ira-disarmo-hamas-gaza”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/828e8384f5802996ec60a202e356ad45c5737e11/skytg24/it/mondo/2025/10/22/modello-ira-disarmo-hamas-gaza/hero_getty_disarmo_hamas_ira.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-19T18:45:00.748Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T19:45:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo”,”content”:”
La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.
“,”postId”:”f3bb7fa7-2359-4f7c-9293-fd618be3b5e8″,”postLink”:{“title”:”Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/9faf2e0b46696ee98815577a8eae52def9ec7585/skytg24/it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa/ansa-getty-trump-hamas-gaza.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-19T18:40:45.324Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T19:40:45+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ministero Salute di Gaza: \”Bilancio delle vittime del raid sale a 25\””,”content”:”
Il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che 25 palestinesi sono stati uccisi oggi negli attacchi israeliani in tutta l’enclave. E’ quanto scrive Al-Jazeera. Oltre 77 persone sono rimaste ferite in una serie di raid aerei e bombardamenti che hanno colpito diverse aree di Gaza City e Khan Yunis, ha affermato ancora il ministero, come riporta la testata araba.
“,”postId”:”11a99b91-436a-40ea-b3c6-5f1aeea0dcf1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T18:36:14.073Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T19:36:14+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Guterres: \”Preoccupante la visita di Netanyahu in Siria\””,”content”:”
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha definito \”preoccupante\” la visita, \”molto pubblica\” di Benjamin Netanyahu alle truppe israeliane dispiegate in Siria nella zona cuscinetto creata per separare i due Paesi. Lo ha riferito il suo portavoce Stephane Dujarric. \”Questa visita molto pubblica è al minimo preoccupante, noi chiediamo ad Israele di rispettare l’accordo di disimpegno del 1974\”, ha detto il portavoce.
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E’ salito ad almeno 24 morti il bilancio dei raid aerei israeliani lanciati questo pomeriggio sulla Striscia di Gaza. Lo riferiscono i media palestinesi. Il Times of Israel ricorda che le Idf hanno condotto raid su obiettivi di Hamas dopo che i miliziani hanno aperto il fuoco contro i militari israeliani a Khan Younis nel sud dell’enclave palestinese.
\n”,”postId”:”6b01bf18-de0a-4864-9129-65a60d926aa4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T17:56:31.591Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T18:56:31+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele: \”Mossad e servizi europei hanno sventato attacchi di Hamas\””,”content”:”
Il Mossad con la cooperazione dei servizi segreti e delle forze dell’ordine europei ha sventato \”infrastrutture terroristiche di Hamas che avevano l’obiettivo di compiere attacchi contro obiettivi israeliani ed ebraici in Europa\”. Lo afferma l’ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu, citato da Ynet. Di conseguenza, le forze di sicurezza in Europa hanno condotto una serie di operazioni per \”arrestare terroristi e scoperto depositi di armi destinati a cellule terroristiche per attaccare persone innocenti, anche in Germania e Austria\”, prosegue il giornale ricordando il caso di Vienna, dove circa due mesi fa è stato scoperto un deposito di armi appartenente all’agente di Hamas Muhammad Naim, figlio di Bassam Naim, un alto funzionario dell’ufficio politico dell’organizzazione terroristica.
“,”postId”:”b76091d4-264e-437f-931f-debfa93a800d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T17:49:54.716Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T18:49:54+0100″,”altBackground”:false,”title”:”La difesa civile di Gaza: \”22 i morti nei raid israeliani\””,”content”:”
E’ salito a 22 morti il bilancio degli attacchi aerei israeliani di questo pomeriggio sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce la Difesa civile palestinese.
“,”postId”:”72d6b747-312a-4862-9a9a-12f947f2b305″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T17:31:00.337Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T18:31:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele: \”Colpiti depositi di armi Hezbollah nel sud del Libano\””,”content”:”
L’esercito israeliano ha reso noto di aver colpito diversi depositi di armi appartenenti all’unità razzi di Hezbollah nel sud del Libano, in particolare nei villaggio di Deir Kifa, Shehour, Tayr Felsay e Aynata, dove aveva emanato avvisi di evacuazione alla popolazione. Secondo l’Idf, le strutture erano collocate in aree abitate e \”rappresentano un esempio dell’uso dei civili libanesi come scudi umani da parte dell’organizzazione terroristica\”. \”La presenza di depositi di armi costituisce una violazione degli accordi tra Israele e Libano\”, sottolinea infine l’esercito.
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Almeno 19 palestinesi sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti nei molteplici attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa, aggiungendo che i raid hanno preso di diverse aree residenziali e località civili.
“,”postId”:”c6504bc3-a9af-458b-a908-ea5077da9a50″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T17:19:00.351Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T18:19:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Protezione Civile Gaza, oggi 11 morti in raid israeliani”,”content”:”
La Protezione Civile della Striscia di Gaza ha annunciato la morte di 11 persone negli attacchi aerei israeliani avvenuti oggi in territorio palestinese. Tel Aviv sostiene di aver colpito in risposta a violazioni del cessate il fuoco da parte di Hamas. I raid hanno ucciso sei persone a Gaza city e cinque, tra cui due bambini, nella zona di Khan Yunis, nella parte meridionale del territorio, secondo la Protezione Civile di Gaza, un’organizzazione di pronto soccorso che opera sotto l’autorità del movimento islamista palestinese Hamas. L’esercito israeliano ha accusato \”diversi terroristi di aver aperto il fuoco mercoledì in direzione della zona in cui i suoi soldati stanno operando a Khan Yunis\”. Questi attacchi non hanno causato feriti, ma costituiscono \”una violazione dell’accordo di cessate il fuoco\”, si legge in una nota delle Idf, \”in risposta,l’esercito israeliano ha iniziato a colpire obiettivi terroristici di Hamas in tutta la Striscia di Gaza\”.
“,”postId”:”b690a846-59ac-4575-90bd-07a6c04e6362″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T17:13:00.918Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T18:13:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Pizzaballa: \”Non si può più tacere sulle violenze in Cisgiordania\””,”content”:”
La situazione nei Territori \”si sta aggravando\” con le aggressioni dei coloni, c’è \”un senso di impotenza che aumenta\”, \”sembra non ci sia nessuno a cui chiedere giustizia\”, \”un minimo di legge\”. \”Cosa può fare la comunità internazionale? Deve parlare! Come si è parlato molto di Gaza bisogna parlare dei Territori. Molti Paesi hanno riconosciuto la Palestina come Stato\”, \”ora però bisogna alzare l’attenzione e dire che non basta riconoscere\” ma \”anche dire quali sono le condizioni e cosa si deve fare\”. \”Lo dico con molto dolore, però è la verità e non posso tacere su questo\”. E’ la denuncia del cardinale Pierbattista Pizzaballa.
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Secondo i media israeliani, i raid dell’Idf sulla Striscia di Gaza hanno eliminato alti ufficiali dell’ala militare di Hamas, e in particolare il comandante del battaglione di Zeitoun (quartiere di Gaza City) e il capo dell’unità navale di Hamas.
“,”postId”:”ae55599c-d7f4-4b11-8636-09bb26df2bf9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T17:03:05.095Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T18:03:05+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani sente il ministro degli Esteri dell’Egitto su Gaza e Sudan “,”content”:”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto questo pomeriggio un cordiale colloquio telefonico con il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty, focalizzato sul partenariato bilaterale, sulla situazione in Medio Oriente, con particolare attenzione alla Striscia di Gaza e sul Sudan. I due hanno concordato di riunire al più presto a Roma il Comitato Misto bilaterale per affrontare insieme alcuni dossier di interesse comune. Tajani e Abdelatty hanno anche affrontato la situazione nella Striscia di Gaza, a pochi giorni dall’approvazione del Consiglio di Sicurezza sulla risoluzione presentata dagli Stati Uniti sul piano americano. Hanno concordato sull’importanza di continuare a lavorare per rafforzare il cessate il fuoco e arrivare a una vera pace, rilanciando il processo politico. Tajani ha ribadito l’impegno umanitario dell’Italia, sottolineando il focus per la ricostruzione su sicurezza, settore privato, salute. Con riferimento al Sudan, i due ministri hanno concordato sulla necessita’ di un cessate il fuoco globale, per rilanciare il processo politico e favorire l’accesso degli aiuti umanitari. Tajani ha condiviso con Abdelatty il lancio dell’iniziativa \”Italia per il Sudan\” che vedrà partire a breve un aereo di aiuti umanitari per la popolazione rifugiata a Port Sudan, in particolare bambini, in collaborazione con associazioni cristiane locali.
“,”postId”:”f669379b-e194-4578-ab75-c56090083a82″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T16:53:02.015Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T17:53:02+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Wafa: \”9 morti e decine di feriti nei raid su Gaza\””,”content”:”
Nove palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti nella serie di attacchi aerei lanciati dall’esercito israeliano in diverse aree della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui i jet dell’Idf hanno colpito un gruppo di civili a Shujaiya, quartiere a est di Gaza City, uccidendo due persone e ferendone più di dieci. Altri quattro palestinesi sono stati uccisi in un raid che ha colpito l’edificio del ministero per gli Affari religiosi, a sud-est di Gaza City. Infine tre morti si registrano nella zona di Al-Mawasi, a ovest di Khan Yunis, in un attacco a una struttura dell’Unrwa.
“,”postId”:”c183dc2e-1b3d-4a05-b033-387aab253ee8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T16:44:00.203Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T17:44:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, Pizzaballa: \”Solo Usa e Paesi arabi possono imporre una soluzione\””,”content”:”
\”La decisione dell’Onu non cambia nulla nel territorio, però è un riconoscimento della comunità internazionale, è un piano che, come tutti i piani, non potrà mai essere perfetto, però è quello che c’è ed è l’unico che in questo momento ha fermato l’espandersi della guerra e che può dare un minimo di prospettive alla popolazione palestinese e non solo. Per cui diciamo che il voto dell’Onu è una sorta di consacrazione generale della comunità internazionale che, seppur se non cambia nulla, comunque è importante dal punto di vista ideale e anche politico generale\”. Lo dice, intervistato dai media vaticani, il cardinale di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa. \”Per quanto riguarda poi la vita nel territorio e l’implementazione concreta – aggiunge -, abbiamo saputo fin dal principio che sarebbe stato molto difficile, e che sarà ancora molto difficile, vedere realizzati i vari punti del piano di Donald Trump. Sappiamo che Hamas non ha alcuna intenzione di consegnare le armi. Penso che anche Israele non abbia tanta voglia di ritirarsi totalmente dalla Striscia. Diciamo che le due parti sono quelle che hanno dovuto accettare questo piano, ma hanno, come dire, serie difficoltà. Bisogna insistere\”. \”Gli Stati Uniti sono gli unici – avverte – che, con i Paesi arabi e la Turchia, possono riuscire a imporsi, perché in questo momento la buona volontà non è sufficiente. Bisogna avere anche il coraggio di imporre politicamente delle soluzioni che portino poco alla volta a delle prospettive più chiare. Ma ci vorrà molto tempo e sarà molto faticoso\”.
“,”postId”:”d401c41f-31e6-4799-a72d-d2659c756ba1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T16:39:14.550Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T17:39:14+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Raid su tutta Gaza dopo un attacco di Hamas ai soldati\””,”content”:”
L’esercito israeliano ha lanciato attacchi \”per colpire obiettivi terroristici di Hamas in tutta la Striscia di Gaza\”, dopo che \”diversi terroristi avevano aperto il fuoco verso l’area in cui operano i soldati dell’Idf a Khan Yunis\”. Lo riferisce l’esercito stesso, denunciando \”una violazione del cessate il fuoco\”. Non ci sono feriti tra i soldati. I media arabi e palestinesi parlano di un morto e dieci feriti in un raid aereo a Gaza City.
“,”postId”:”0d29bab3-5c4e-4cdd-8f69-ef94b0b50203″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T16:32:47.600Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T17:32:47+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Damasco condanna la visita di Netanyahu alle truppe in Siria”,”content”:”
Il governo siriano ha condannato la visita del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ai militari schierati nel sud della Siria. Netanyahu ha incontrato le truppe dispiegate in una zona cuscinetto destinata a separare le forze dei due Paesi. La Siria \”condanna con la massima fermezza questa visita illegale che considera una grave violazione della propria sovranità e integrità territoriale\”, ha dichiarato il Ministero degli Esteri in una nota, denunciando un \”nuovo tentativo israeliano\” di \”imporre un fatto compiuto che contraddice le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza\”.
“,”postId”:”952199d5-3bff-4fe9-b208-63eff50a3dcf”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T16:22:45.365Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T17:22:45+0100″,”image”:{“imgSrc”:”https://www.europesays.com/it/wp-content/uploads/2025/11/netanyahu_ansa.jpeg”,”imgAlt”:”Netanyahu”,”imgCredits”:”©Ansa”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Netanyahu in sud Siria: \”La presenza dell’Idf qui ha la massima importanza\””,”content”:”
\”Attribuiamo un’importanza immensa alle nostra capacità, sia difensiva che offensiva, in quest’area per proteggere i nostri alleati drusi e, in particolare, lo Stato di Israele e il suo confine settentrionale di fronte alle Alture del Golan. Questa è una missione che può svilupparsi in qualsiasi momento, ma contiamo su di voi\”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu, in visita alle truppe nella zona cuscinetto in Siria. \”Apprezzo profondamente non solo ciò che state facendo\”, ha aggiunto, ringraziando i soldati da parte del governo e dei cittadini di Israele. Dopo la caduta di Bashar al Assad, lo Stato ebraico ha dispiegato le sue truppe nella zona demilitarizzata delle Alture del Golan.
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Gli Stati Uniti hanno contattato lo Yemen per unirsi a una forza internazionale da schierare a Gaza come parte del piano di pace del presidente Donald Trump, hanno riferito all’Afp cinque fonti governative yemenite, tra cui alti funzionari. L’Onu ha dato il via libera al piano di pace di Trump questa settimana, ma la sua realizzazione incontra notevoli ostacoli, con le nazioni arabe e musulmane che esitano a partecipare a una Forza Internazionale di Stabilizzazione (Isf) che potrebbe scontrarsi con i militanti palestinesi. Il governo yemenita deve ancora prendere una decisione, hanno affermato le fonti, tra cui un alto diplomatico yemenita, un funzionario militare e un funzionario del Consiglio di leadership presidenziale. Una fonte del Consiglio presidenziale e il diplomatico yemenita hanno affermato che qualsiasi contributo alla forza sarebbe in gran parte simbolico.
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Un accordo di sicurezza tra Israele e Siria non verrà firmato nel prossimo futuro. Lo ha dichiarato un alto funzionario israeliano al Times of Israel. \”Non ci siamo ancora vicini, al momento non è nei piani\”, ha affermato la fonte. Un punto cruciale è la richiesta di Damasco che le truppe israeliane si ritirino dalle aree conquistate all’interno del territorio siriano dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad lo scorso dicembre. Secondo la stampa israeliana, Tel Aviv si rifiuta di compiere un passo del genere a meno che non rientri in un accordo di pace totale con Damasco, attualmente non in discussione.
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Benjamin Netanyahu ha definito di \”immensa importanza\” la presenza militare israeliana nella zona cuscinetto in Siria, dopo la visita alle truppe. In un video diffuso dal suo ufficio, il premier ha detto di attribuire \”un’importanza immensa alle nostre capacità lì, offensive e difensive, per salvaguardare i nostri alleati drusi e, soprattutto, per salvaguardare Israele e il suo confine settentrionale di fronte alle alture del Golan. Questa missione può continuare a svilupparsi, contiamo su di voi\”.
\n
Dopo la caduta del regime di Bashar Assad l’8 dicembre dello scorso anno, le truppe israeliane hanno superato la zona smilitarizzata al confine tra i due Paesi sulle Alture del Golan, entrando in territorio siriano, con la ‘scusa’ che non si fidano del nuovo uomo forte di Damasco, Ahmed al Sharaa.
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Secondo fonti mediche di Gaza, il bilancio delle vittime nella Striscia è salito a 69.513 morti e 170.745 feriti dall’inizio della guerra con Israele nell’ottobre 2023. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, aggiungendo che molte vittime rimangono sepolte sotto gli edifici crollati, mentre ambulanze e squadre della protezione civile faticano a raggiungerle, tra pericoli e risorse limitate. Dall’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco il 10 ottobre, almeno 280 palestinesi sono stati uccisi e altri 672 sono rimasti feriti, mentre 571 corpi sono stati recuperati durante questo periodo.
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E’ rientrata la protesta della Abdul Salam Yassin Company: l’azienda di Gaza, che gestisce impianti di desalinizzazione dell’acqua che servono quasi metà della popolazione della Striscia, aveva interrotto le attività dopo che Hamas aveva arrestato un suo dipendente senza dare spiegazioni. Secondo quanto riporta Reuters, la società ha deciso di riprendere le operazioni dopo il rilascio del membro del suo staff che sta \”bene ed è in buona salute\”, ha precisato. L’azienda si è scusata per quello che ha definito un \”malinteso\” che ha portato all’arresto del suo dipendente e ha affermato il suo rispetto per il governo guidato da Hamas. Si era trattata di una rara forma di protesta contro il gruppo militante, al potere da quasi vent’anni nell’enclave palestinese.
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L’esercito israeliano ha annunciato che sta attualmente bombardando \”diverse infrastrutture terroristiche di Hezbollah nel sud del Libano\”. In precedenza l’Idf aveva emanato avvisi di evacuazione per i residenti di due villaggi della zona. Stamattina l’Idf aveva rivendicato di aver \”eliminato un membro di Hezbollah\”, che tentava di \”ripristinare le capacità\” della milizia, nell’area di Tiri. Secondo i media libanesi, nell’attacco ci sono stati otto feriti, tra cui un autista di autobus e studenti che viaggiavano sul mezzo nelle vicinanze.
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Benjamin Netanyahu ha visitato oggi le truppe israeliane dispiegate in territorio siriano, oltre la linea di demarcazione tra i due Paesi. Lo ha reso noto un portavoce del governo, secondo cui il premier era accompagnato dai ministri della Difesa, Israel Katz, degli Esteri, Gideon Saar, e del capo dello Shin Bet, David Zini.
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\”Le Idf stanno attualmente colpendo diverse infrastrutture terroristiche di Hezbollah nel Libano meridionale\”. Lo ha scritto su X l’esercito israeliano. I raid – precisa l’esercito israeliano – sono avvenuti dopo aver diramato avvisi di evacuazione per diversi siti in due villaggi.
\n”,”postId”:”10c49279-5a62-48f0-9b29-22a708a20383″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T13:29:33.316Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T14:29:33+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Netanyahu e i vertici di Israele in visita nel sud Siria\””,”content”:”
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha visitato oggi il sud della Siria insieme al ministro della Difesa Israel Katz, degli Esteri Gideon Sa’ar, al capo di stato maggiore Eyal Zamir, al capo dello Shin Bet e al capo del Consiglio di sicurezza nazionale. La missione, riferiscono i media israeliani, è il motivo che ha portato alla cancellazione della testimonianza prevista per oggi da Benyamin Netanyahu nel processo a suo carico.
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\”L’incontro tra Steve Witkoff e la leadership di Hamas in Turchia non è stato rinviato per le pressioni israeliane. Il motivo del rinvio è stata la cancellazione dell’incontro in Turchia tra Witkoff e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che era il motivo principale del viaggio\”. Lo ha detto un funzionario americano a Channel 12.
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Nelle ultime 48 ore a Gaza sono state uccise cinque persone, sono stati recuperati due corpi e in 33 sono rimasti feriti. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, aggiungendo che dall’entrata in vigore del cessate il fuoco l’11 ottobre, sono state uccise 280 persone, in 672 sono stati feriti e sono stati recuperati 571 corpi.
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L’Unione europea prevede di formare fino a 3.000 agenti di polizia nella Striscia di Gaza, sulla scia di quanto già fatto in Cisgiordania. E’ quanto hanno spiegato fonti Ue in vista della riunione, domani a a Bruxelles, del gruppo dei donatori per la Palestina. L’iniziativa prevede l’ok dei Paesi membri e un allargamento della missione Eupol Copps, già operativa in Cisgiordania. Domani, come spiegato dalla commissaria Ue al Mediterraneo Dubravka Suica, sul tavolo della riunione dei donatori i punti principali saranno: \”rafforzare la resilienza fiscale dell’Autorità palestinese, attuare e accelerare le riforme. sostenere la crescita economica in Cisgiordania, promuovere gli sforzi di ricostruzione a Gaza\”. \”La piattaforma – ha sottolineato Suica – riunirà partner e leader globali, unendo le forze per una stabilità sostenibile nella regione.\”
“,”postId”:”0fd22963-2054-40aa-beeb-640af2df24d8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T12:49:33.995Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T13:49:33+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf annuncia raid contro Hezbollah, ‘evacuare aree sud Libano'”,”content”:”
L’esercito israeliano ha annunciato che attaccherà a breve \”le infrastrutture militari terroristiche di Hezbollah in tutto il Libano meridionale per contrastare i suoi tentativi di ricostruire le sue attività nella zona\”. In particolare, avverte il portavoce militare mostrando delle mappe su X, \”invitiamo i residenti degli edifici contrassegnati in rosso\” nei villaggi di Deir Kifa e Shuhur\”di \”evacuarli immediatamente e allontanarsi\”.
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Le forze armate israeliane hanno lanciato l’allarme per il \”crescente burnout\” nelle sue file, denunciando alla Knesset che circa 600 soldati di carriera stanno cercando di andare in pensione anticipatamente e che i subalterni, con meno esperienza, vengono promossi in anticipo per \”riempire i ranghi\”. \”Abbiamo un calo nel tasso di selezione\”, e \”a tutti i livelli osserviamo un aumento del burnout\”, ha dichiarato in Parlamento il generale di brigata Amir Vadmani, capo di Stato maggiore della direzione del Personale. Lo stipendio degli ufficiali di carriera e’ \”percepito come troppo basso e non sufficientemente gratificante, certamente in relazione al livello di responsabilita’ e alle aspettative\”, ha notato, mettendo l’accento sulle condizioni di \”stress operativo\” a cui si e’ sottoposti, \”la disponibilita’ 24 ore su 24, 7 giorni su 7, spesso richiesta\” e il divieto di integrare il reddito con lavori privati. Per anni, l’Idf ha faticato a trattenere i soldati di carriera nell’esercito, poiche’ il lavoro civile e’ considerato molto piu’ redditizio e meno stressante. Il problema si e’ aggravato di recente a causa dell’esaurimento dovuto alla guerra, del peggioramento percepito delle condizioni di servizio, della delegittimazione politica e del malcontento per le recenti nomine ai vertici delle forze armate.
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Una delegazione israeliana di alto livello è arrivata al Cairo questa mattina a bordo di un aereo privato dall’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv per una breve visita in Egitto, per colloqui sugli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza.\n Fonti informate all’aeroporto del Cairo hanno riferito che alti funzionari coinvolti nel processo di mediazione a Gaza hanno accolto la delegazione israeliana, che includeva quattro leader del team negoziale. Sono stati scortati, in un convoglio di sicurezza fortemente sorvegliato, fino al luogo dell’incontro, dove valuteranno i prossimi passi nell’attuazione del piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per Gaza, le procedure per l’apertura del valico di Rafah e il meccanismo per la consegna di aiuti umanitari e beni di prima necessità ai residenti della Striscia.
“,”postId”:”7087cc6c-0d49-4e95-ac49-cb6fbaa8d5c8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T11:47:17.371Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T12:47:17+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: rinviato incontro Witkoff-Hamas per pressione di Israele”,”content”:”
Secondo quanto riportato dai media libanesi, ripreso da Haaretz, l’incontro programmato tra l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e il capo negoziatore di Hamas Khalil al-Hayya è stato annullato a causa delle pressioni israeliane.
“,”postId”:”6d621be3-1d24-428e-9194-a9d857221be3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T10:14:53.462Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T11:14:53+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gap a Mattarella: si indaghi su italiani nelle Idf”,”content”:”
Un invito a \”sollecitare\” l’apertura di accertamenti giudiziari sui cittadini italiani o con la doppia cittadinanza italiana e israeliana che hanno prestato servizio delle Idf dopo il 7 ottobre 2023 e che si siano resi autori di condotte riconducibili al \”genocidio\” dei palestinesi. Questa è la richiesta che, con una lettera aperta, gli aderenti al comitato Gap – giuristi e avvocati per la Palestina rivolgono a Sergio Mattarella alla luce del discorso tenuto il 16 novembre dal Capo dello Stato al parlamento tedesco. \”Lei – è il testo – ha richiamato con parole di straordinaria nettezza la centralità del diritto internazionale umanitario, affermando che nessuna \”circostanza eccezionale\” può giustificare l’ingiustificabile, che \” la caduta della distinzione tra civili e combattenti colpisce al cuore lo stesso principio di umanità\” e che oggi, in luoghi come Kiev, la Striscia di Gaza e il Sudan, il volto della guerra è sempre più quello di civili bambini, donne, anziani colpiti indiscriminatamente, sottolineando che tali condotte ‘non possono rimanere ignorate e impunite\”. Il Gap sottolinea che l’Italia ha aderito alla Convenzione internazionale del 1948 contro il genocidio varando nel 1967 una legge che punisce il reato con l’ergastolo, e che, inoltre, riconosce la giurisdizione della Corte penale internazionale. Quindi \” non può limitarsi a una posizione di equidistanza politica o di neutralità morale\” ma \”ha il dovere non solo di non concorrere a tali crimini (per esempio tramite forniture militari, cooperazione tecnologica e di intelligence, copertura diplomatica), ma anche di prevenirli e reprimerli, ove coinvolgano soggetti sottoposti alla sua giurisdizione\”. Si chiede dunque al presidente della Repubblica di valutare la possibilità di \”sollecitare, anche attraverso pubblici messaggi o comunicazioni formali ai Ministri competenti (Giustizia, Esteri, Difesa, Interno), che siano raccolti e trasmessi alle competenti Procure della Repubblica i dati relativi ai cittadini italiani (anche doppi cittadini italo-israeliani) che abbiano prestato servizio militare nelle IDF nelle operazioni successive al 7 ottobre 2023\” e di richiamare governo e parlamento di \”assicurare alla magistratura tutti gli strumenti informativi e cooperativi utili\”.
“,”postId”:”59073ba4-2f9a-44d3-9b93-f7f34d0a5e2c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T10:09:44.312Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T11:09:44+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Albanese: \”L’Ue tagli i ponti con Israele sul fronte militare\””,”content”:”
\”C’è un genocidio da fermare: dire basta non è un atto di buona volontà ma un dovere. Gli Stati non tanno rispettando le norme del diritto internazionale. E’ arrivato il momento che l’Ue rompa il suo accordo di collaborazione con Israele. Bisogna porre sanzioni su Israele e gli israeliani, bisogna trattare Israele come uno Stato che viola il diritto internazionale\”. Lo ha detto Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori Palestinesi, in una conferenza stampa al Parlamento europeo. \”Chiedo all’Ue, che cosa avete da guadagnare da tutto questo? Le misure proposte contro Israele – ha aggiunto – sono ridicole: Israele si merita che si taglino i ponti sul fronte militare\”. Rispondendo a una domanda di una giornalista tedesca sulla linea della Germania, Albanese ha osservato che da parte del governo tedesco \”non c’è nessun senso di colpa\”. \”Altrimenti – ha aggiunto – si opporrebbe al genocidio. Spesso mi dicono che vado oltre il mio mandato ma lo faccio perchè i burocrati e i leader sono codardi e rischiano di farci tornare al secolo scorso\”. Infine ha bocciato i piani di Trump la risoluzione Onu: \”Sarò onesta. Al di là dell’ottimismo, oltre al fatto che qualcuno pensi che ci sia il cessate il fuoco, la verità è che il fuoco non è cessato nemmeno per un momento per i palestinesi. Forse si volevano accontentare le persone per farli rimanere indifferenti: la risoluzione è deludente, consolida la presenza di Israele e rischia di legittimare la violenza di massa\”.
“,”postId”:”64a0213c-216f-4f45-9bbb-22041352688d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-19T08:09:24.936Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-19T09:09:24+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Teheran: risoluzione Onu contro diritto autodeterminazione Gaza”,”content”:”
Il ministero degli Esteri iraniano critica la risoluzione su Gaza, sostenuta dagli Stati Uniti e pubblicata lunedì dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Unsc). Secondo la risoluzione, un consiglio di amministrazione e una forza internazionale di stabilizzazione saranno istituiti nell’enclave per porre fine al conflitto a Gaza. \”Gran parte delle disposizioni di questa risoluzione\” impongono \”una sorta di sistema di tutela a Gaza, privando i palestinesi del loro diritto all’autodeterminazione e alla creazione di uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme come capitale\”, ha affermato il ministero in una dichiarazione rilasciata ieri sera e citata dalla agenzia Irna. Il ministero ha messo in guardia dalle \”pericolose conseguenze di qualsiasi legittimazione dell’occupazione israeliana di Gaza\” e ha esortato le Nazioni Unite a costringere Israele a ritirarsi completamente da Gaza, nonché a perseguire e ritenere Israele responsabile per \”crimini di guerra e genocidio\” nell’enclave.
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che il Consiglio per la Pace per Gaza che supervisionerà la gestione nella Striscia per i prossimi due anni, secondo quanto previsto dal piano di pace, includerà i leader di molti paesi importanti. Lo riporta il Times of Israel. \”Spero che Sua Altezza sia nel Consiglio\”, ha detto Trump rivolgendosi al principe ereditario saudita Mohammed bin Salman durante la cena che il presidente ha organizzando per lui alla Casa Bianca. \”Tutti vogliono far parte del Consiglio, e finirà per essere un consiglio piuttosto numeroso perché comprenderà i leader di tutti i Paesi importanti\”, ha detto Trump, il giorno dopo che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che conferisce al Consiglio per la Pace, guidato dagli Stati Uniti, un ampio mandato per la gestione di Gaza fino alla fine del 2027. Trump ha ringraziato il principe saudita per il ruolo svolto nel garantire il cessate il fuoco a Gaza del mese scorso, senza fornire ulteriori dettagli.
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Almeno 28 palestinesi sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti nei molteplici attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riferiscono media palestinesi, aggiungendo che i raid hanno preso di diverse aree residenziali e località civili.
L’esercito israeliano ha lanciato attacchi “per colpire obiettivi terroristici di Hamas in tutta la Striscia di Gaza”, dopo che “diversi terroristi avevano aperto il fuoco verso l’area in cui operano i soldati dell’Idf a Khan Yunis”. Lo riferisce l’esercito stesso, denunciando “una violazione del cessate il fuoco”. Non ci sono feriti tra i soldati.
Un israeliano è morto e altri tre sono rimasti feriti in un attentato avvenuto ieri all’incrocio di Gush Etzion, sulla strada tra Betlemme e Hebron, che serve da posto di blocco all’ingresso dell’omonimo insediamento di coloni. La vittima è stata identificata come Aharon Cohen, 65 anni, residente nell’insediamento di Kiryat Arba, vicino a Hebron. L’Idf ha riferito poi di aver ucciso i due assalitori, anche loro provenienti da Hebron.
Gli approfondimenti:
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1 minuto fa
Jared Kushner, chi è il genero di Trump e il ruolo tra Israele e Hamas
Del genero del presidente americano Donald Trump (marito della figlia Ivanka), si è tornati a parlare dopo l’accordo di tregua tra Israele e Hamas, siglato dopo oltre due anni di conflitto. Insieme a Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti in Ucraina e in Medio Oriente, Kushner ha avuto un ruolo attivo nelle trattative tra le parti: ecco chi è.
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Tregua Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas. FOTO
Venti persone rapite nell’attacco del 7 ottobre 2023 sono state liberate, consegnate alla Croce Rossa e riportate in Israele. Ecco le loro storie.
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41 minuti fa
Hamas: “Raid aerei a Gaza sono una pericolosa escalation”
“Noi la consideriamo una pericolosa escalation attraverso la quale il criminale di guerra Netanyahu cerca di riprendere il genocidio contro il nostro popolo”. Così in una dichiarazione Hamas afferma che gli attacchi aerei lanciati oggi sulla Striscia, in risposta, sostiene Israele, a terroristi che hanno aperto il fuoco contro le truppe dell’Idf, mette a rischio la tenuta del fragile cessate il fuoco.
59 minuti fa
Hamas: “Condanniamo massacro a Gaza, Usa rispettino gli impegni”
“Chiediamo che i mediatori in Egitto, Qatar e Turchia, in quanto garanti del cessate il fuoco, rispettino i loro impegni e costringano l’occupazione israeliana a cessare le sue violazioni. Chiediamo che l’amministrazione Trump rispetti i propri impegni ed eserciti immediatamente pressioni per frenare l’occupazione e costringerla a rispettare il cessate il fuoco. Respingiamo le affermazioni secondo cui le forze di occupazione sarebbero state sottoposte a fuoco e le consideriamo un tentativo fragile di giustificare i loro crimini. Condanniamo fermamente il massacro perpetrato dall’occupazione a Gaza e a Khan Yunis e lo consideriamo una pericolosa escalation attraverso la quale Netanyahu cerca di riprendere il genocidio”. Lo scrive Hamas sugli attacchi odierni di Israele a Gaza, che hanno causato 28 morti
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21:24
Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni
Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell’accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l’impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.
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21:18
Il bilancio degli attacchi israeliani a Gaza sale a 28 morti
Fonti degli ospedali di Gaza hanno riferito ad Al Jazeera che almeno 28 persone sono state uccise nell’ondata di attacchi odierni contro l’enclave. Lo scrive la testata araba. Tra le vittime ci sarebbero 17 donne e bambini.
20:57
Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a Gaza
Dopo la firma ufficiale dell’accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori stanno già lavorando alla “fase 2” del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile. Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?
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20:11
Gaza, cos’è il ‘modello IRA’ per il disarmo di Hamas
Mentre regge – a fatica – il cessate il fuoco a Gaza, ci si interroga su quale possa essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace. E tra le diverse possibilità che sono state ventilate, si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord, ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la Striscia?
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19:45
Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo
La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.
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19:40
Ministero Salute di Gaza: “Bilancio delle vittime del raid sale a 25”
Il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che 25 palestinesi sono stati uccisi oggi negli attacchi israeliani in tutta l’enclave. E’ quanto scrive Al-Jazeera. Oltre 77 persone sono rimaste ferite in una serie di raid aerei e bombardamenti che hanno colpito diverse aree di Gaza City e Khan Yunis, ha affermato ancora il ministero, come riporta la testata araba.
19:36
Guterres: “Preoccupante la visita di Netanyahu in Siria”
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha definito “preoccupante” la visita, “molto pubblica” di Benjamin Netanyahu alle truppe israeliane dispiegate in Siria nella zona cuscinetto creata per separare i due Paesi. Lo ha riferito il suo portavoce Stephane Dujarric. “Questa visita molto pubblica è al minimo preoccupante, noi chiediamo ad Israele di rispettare l’accordo di disimpegno del 1974”, ha detto il portavoce.
19:01
Media: “Sale a 24 morti bilancio dei raid dell’Idf su Gaza”
E’ salito ad almeno 24 morti il bilancio dei raid aerei israeliani lanciati questo pomeriggio sulla Striscia di Gaza. Lo riferiscono i media palestinesi. Il Times of Israel ricorda che le Idf hanno condotto raid su obiettivi di Hamas dopo che i miliziani hanno aperto il fuoco contro i militari israeliani a Khan Younis nel sud dell’enclave palestinese.
18:56
Israele: “Mossad e servizi europei hanno sventato attacchi di Hamas”
Il Mossad con la cooperazione dei servizi segreti e delle forze dell’ordine europei ha sventato “infrastrutture terroristiche di Hamas che avevano l’obiettivo di compiere attacchi contro obiettivi israeliani ed ebraici in Europa”. Lo afferma l’ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu, citato da Ynet. Di conseguenza, le forze di sicurezza in Europa hanno condotto una serie di operazioni per “arrestare terroristi e scoperto depositi di armi destinati a cellule terroristiche per attaccare persone innocenti, anche in Germania e Austria”, prosegue il giornale ricordando il caso di Vienna, dove circa due mesi fa è stato scoperto un deposito di armi appartenente all’agente di Hamas Muhammad Naim, figlio di Bassam Naim, un alto funzionario dell’ufficio politico dell’organizzazione terroristica.
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18:49
La difesa civile di Gaza: “22 i morti nei raid israeliani”
E’ salito a 22 morti il bilancio degli attacchi aerei israeliani di questo pomeriggio sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce la Difesa civile palestinese.
18:31
Israele: “Colpiti depositi di armi Hezbollah nel sud del Libano”
L’esercito israeliano ha reso noto di aver colpito diversi depositi di armi appartenenti all’unità razzi di Hezbollah nel sud del Libano, in particolare nei villaggio di Deir Kifa, Shehour, Tayr Felsay e Aynata, dove aveva emanato avvisi di evacuazione alla popolazione. Secondo l’Idf, le strutture erano collocate in aree abitate e “rappresentano un esempio dell’uso dei civili libanesi come scudi umani da parte dell’organizzazione terroristica”. “La presenza di depositi di armi costituisce una violazione degli accordi tra Israele e Libano”, sottolinea infine l’esercito.
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18:24
Wafa: “Almeno 19 morti nei raid israeliani su Gaza”
Almeno 19 palestinesi sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti nei molteplici attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa, aggiungendo che i raid hanno preso di diverse aree residenziali e località civili.
18:19
Protezione Civile Gaza, oggi 11 morti in raid israeliani
La Protezione Civile della Striscia di Gaza ha annunciato la morte di 11 persone negli attacchi aerei israeliani avvenuti oggi in territorio palestinese. Tel Aviv sostiene di aver colpito in risposta a violazioni del cessate il fuoco da parte di Hamas. I raid hanno ucciso sei persone a Gaza city e cinque, tra cui due bambini, nella zona di Khan Yunis, nella parte meridionale del territorio, secondo la Protezione Civile di Gaza, un’organizzazione di pronto soccorso che opera sotto l’autorità del movimento islamista palestinese Hamas. L’esercito israeliano ha accusato “diversi terroristi di aver aperto il fuoco mercoledì in direzione della zona in cui i suoi soldati stanno operando a Khan Yunis”. Questi attacchi non hanno causato feriti, ma costituiscono “una violazione dell’accordo di cessate il fuoco”, si legge in una nota delle Idf, “in risposta,l’esercito israeliano ha iniziato a colpire obiettivi terroristici di Hamas in tutta la Striscia di Gaza”.
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18:13
Pizzaballa: “Non si può più tacere sulle violenze in Cisgiordania”
La situazione nei Territori “si sta aggravando” con le aggressioni dei coloni, c’è “un senso di impotenza che aumenta”, “sembra non ci sia nessuno a cui chiedere giustizia”, “un minimo di legge”. “Cosa può fare la comunità internazionale? Deve parlare! Come si è parlato molto di Gaza bisogna parlare dei Territori. Molti Paesi hanno riconosciuto la Palestina come Stato”, “ora però bisogna alzare l’attenzione e dire che non basta riconoscere” ma “anche dire quali sono le condizioni e cosa si deve fare”. “Lo dico con molto dolore, però è la verità e non posso tacere su questo”. E’ la denuncia del cardinale Pierbattista Pizzaballa.
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18:08
Media: “L’Idf ha eliminato alti ufficiali dell’ala militare di Hamas”
Secondo i media israeliani, i raid dell’Idf sulla Striscia di Gaza hanno eliminato alti ufficiali dell’ala militare di Hamas, e in particolare il comandante del battaglione di Zeitoun (quartiere di Gaza City) e il capo dell’unità navale di Hamas.
18:03
Tajani sente il ministro degli Esteri dell’Egitto su Gaza e Sudan
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto questo pomeriggio un cordiale colloquio telefonico con il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty, focalizzato sul partenariato bilaterale, sulla situazione in Medio Oriente, con particolare attenzione alla Striscia di Gaza e sul Sudan. I due hanno concordato di riunire al più presto a Roma il Comitato Misto bilaterale per affrontare insieme alcuni dossier di interesse comune. Tajani e Abdelatty hanno anche affrontato la situazione nella Striscia di Gaza, a pochi giorni dall’approvazione del Consiglio di Sicurezza sulla risoluzione presentata dagli Stati Uniti sul piano americano. Hanno concordato sull’importanza di continuare a lavorare per rafforzare il cessate il fuoco e arrivare a una vera pace, rilanciando il processo politico. Tajani ha ribadito l’impegno umanitario dell’Italia, sottolineando il focus per la ricostruzione su sicurezza, settore privato, salute. Con riferimento al Sudan, i due ministri hanno concordato sulla necessita’ di un cessate il fuoco globale, per rilanciare il processo politico e favorire l’accesso degli aiuti umanitari. Tajani ha condiviso con Abdelatty il lancio dell’iniziativa “Italia per il Sudan” che vedrà partire a breve un aereo di aiuti umanitari per la popolazione rifugiata a Port Sudan, in particolare bambini, in collaborazione con associazioni cristiane locali.
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17:53
Wafa: “9 morti e decine di feriti nei raid su Gaza”
Nove palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti nella serie di attacchi aerei lanciati dall’esercito israeliano in diverse aree della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui i jet dell’Idf hanno colpito un gruppo di civili a Shujaiya, quartiere a est di Gaza City, uccidendo due persone e ferendone più di dieci. Altri quattro palestinesi sono stati uccisi in un raid che ha colpito l’edificio del ministero per gli Affari religiosi, a sud-est di Gaza City. Infine tre morti si registrano nella zona di Al-Mawasi, a ovest di Khan Yunis, in un attacco a una struttura dell’Unrwa.
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17:44
Gaza, Pizzaballa: “Solo Usa e Paesi arabi possono imporre una soluzione”
“La decisione dell’Onu non cambia nulla nel territorio, però è un riconoscimento della comunità internazionale, è un piano che, come tutti i piani, non potrà mai essere perfetto, però è quello che c’è ed è l’unico che in questo momento ha fermato l’espandersi della guerra e che può dare un minimo di prospettive alla popolazione palestinese e non solo. Per cui diciamo che il voto dell’Onu è una sorta di consacrazione generale della comunità internazionale che, seppur se non cambia nulla, comunque è importante dal punto di vista ideale e anche politico generale”. Lo dice, intervistato dai media vaticani, il cardinale di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa. “Per quanto riguarda poi la vita nel territorio e l’implementazione concreta – aggiunge -, abbiamo saputo fin dal principio che sarebbe stato molto difficile, e che sarà ancora molto difficile, vedere realizzati i vari punti del piano di Donald Trump. Sappiamo che Hamas non ha alcuna intenzione di consegnare le armi. Penso che anche Israele non abbia tanta voglia di ritirarsi totalmente dalla Striscia. Diciamo che le due parti sono quelle che hanno dovuto accettare questo piano, ma hanno, come dire, serie difficoltà. Bisogna insistere”. “Gli Stati Uniti sono gli unici – avverte – che, con i Paesi arabi e la Turchia, possono riuscire a imporsi, perché in questo momento la buona volontà non è sufficiente. Bisogna avere anche il coraggio di imporre politicamente delle soluzioni che portino poco alla volta a delle prospettive più chiare. Ma ci vorrà molto tempo e sarà molto faticoso”.
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17:39
Idf: “Raid su tutta Gaza dopo un attacco di Hamas ai soldati”
L’esercito israeliano ha lanciato attacchi “per colpire obiettivi terroristici di Hamas in tutta la Striscia di Gaza”, dopo che “diversi terroristi avevano aperto il fuoco verso l’area in cui operano i soldati dell’Idf a Khan Yunis”. Lo riferisce l’esercito stesso, denunciando “una violazione del cessate il fuoco”. Non ci sono feriti tra i soldati. I media arabi e palestinesi parlano di un morto e dieci feriti in un raid aereo a Gaza City.
17:32
Damasco condanna la visita di Netanyahu alle truppe in Siria
Il governo siriano ha condannato la visita del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ai militari schierati nel sud della Siria. Netanyahu ha incontrato le truppe dispiegate in una zona cuscinetto destinata a separare le forze dei due Paesi. La Siria “condanna con la massima fermezza questa visita illegale che considera una grave violazione della propria sovranità e integrità territoriale”, ha dichiarato il Ministero degli Esteri in una nota, denunciando un “nuovo tentativo israeliano” di “imporre un fatto compiuto che contraddice le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza”.
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17:22
Netanyahu in sud Siria: “La presenza dell’Idf qui ha la massima importanza”
“Attribuiamo un’importanza immensa alle nostra capacità, sia difensiva che offensiva, in quest’area per proteggere i nostri alleati drusi e, in particolare, lo Stato di Israele e il suo confine settentrionale di fronte alle Alture del Golan. Questa è una missione che può svilupparsi in qualsiasi momento, ma contiamo su di voi”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu, in visita alle truppe nella zona cuscinetto in Siria. “Apprezzo profondamente non solo ciò che state facendo”, ha aggiunto, ringraziando i soldati da parte del governo e dei cittadini di Israele. Dopo la caduta di Bashar al Assad, lo Stato ebraico ha dispiegato le sue truppe nella zona demilitarizzata delle Alture del Golan.

©Ansa
17:09
Usa chiedono a Yemen di unirsi a forza internazionale per Gaza
Gli Stati Uniti hanno contattato lo Yemen per unirsi a una forza internazionale da schierare a Gaza come parte del piano di pace del presidente Donald Trump, hanno riferito all’Afp cinque fonti governative yemenite, tra cui alti funzionari. L’Onu ha dato il via libera al piano di pace di Trump questa settimana, ma la sua realizzazione incontra notevoli ostacoli, con le nazioni arabe e musulmane che esitano a partecipare a una Forza Internazionale di Stabilizzazione (Isf) che potrebbe scontrarsi con i militanti palestinesi. Il governo yemenita deve ancora prendere una decisione, hanno affermato le fonti, tra cui un alto diplomatico yemenita, un funzionario militare e un funzionario del Consiglio di leadership presidenziale. Una fonte del Consiglio presidenziale e il diplomatico yemenita hanno affermato che qualsiasi contributo alla forza sarebbe in gran parte simbolico.
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16:41
Fonte Israele, accordo sicurezza con Damasco non a breve
Un accordo di sicurezza tra Israele e Siria non verrà firmato nel prossimo futuro. Lo ha dichiarato un alto funzionario israeliano al Times of Israel. “Non ci siamo ancora vicini, al momento non è nei piani”, ha affermato la fonte. Un punto cruciale è la richiesta di Damasco che le truppe israeliane si ritirino dalle aree conquistate all’interno del territorio siriano dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad lo scorso dicembre. Secondo la stampa israeliana, Tel Aviv si rifiuta di compiere un passo del genere a meno che non rientri in un accordo di pace totale con Damasco, attualmente non in discussione.
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16:40
Netanyahu: “Di immensa importanza presenza militare in zona cuscinetto Siria”
Benjamin Netanyahu ha definito di “immensa importanza” la presenza militare israeliana nella zona cuscinetto in Siria, dopo la visita alle truppe. In un video diffuso dal suo ufficio, il premier ha detto di attribuire “un’importanza immensa alle nostre capacità lì, offensive e difensive, per salvaguardare i nostri alleati drusi e, soprattutto, per salvaguardare Israele e il suo confine settentrionale di fronte alle alture del Golan. Questa missione può continuare a svilupparsi, contiamo su di voi”.
Dopo la caduta del regime di Bashar Assad l’8 dicembre dello scorso anno, le truppe israeliane hanno superato la zona smilitarizzata al confine tra i due Paesi sulle Alture del Golan, entrando in territorio siriano, con la ‘scusa’ che non si fidano del nuovo uomo forte di Damasco, Ahmed al Sharaa.
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16:11
Wafa, il bilancio dei morti a Gaza salito a 69.513
Secondo fonti mediche di Gaza, il bilancio delle vittime nella Striscia è salito a 69.513 morti e 170.745 feriti dall’inizio della guerra con Israele nell’ottobre 2023. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, aggiungendo che molte vittime rimangono sepolte sotto gli edifici crollati, mentre ambulanze e squadre della protezione civile faticano a raggiungerle, tra pericoli e risorse limitate. Dall’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco il 10 ottobre, almeno 280 palestinesi sono stati uccisi e altri 672 sono rimasti feriti, mentre 571 corpi sono stati recuperati durante questo periodo.
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15:51
Hamas rilascia dipendente, azienda acqua revoca protesta
E’ rientrata la protesta della Abdul Salam Yassin Company: l’azienda di Gaza, che gestisce impianti di desalinizzazione dell’acqua che servono quasi metà della popolazione della Striscia, aveva interrotto le attività dopo che Hamas aveva arrestato un suo dipendente senza dare spiegazioni. Secondo quanto riporta Reuters, la società ha deciso di riprendere le operazioni dopo il rilascio del membro del suo staff che sta “bene ed è in buona salute”, ha precisato. L’azienda si è scusata per quello che ha definito un “malinteso” che ha portato all’arresto del suo dipendente e ha affermato il suo rispetto per il governo guidato da Hamas. Si era trattata di una rara forma di protesta contro il gruppo militante, al potere da quasi vent’anni nell’enclave palestinese.
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15:26
Idf, in corso raid contro Hezbollah nel sud del Libano
L’esercito israeliano ha annunciato che sta attualmente bombardando “diverse infrastrutture terroristiche di Hezbollah nel sud del Libano”. In precedenza l’Idf aveva emanato avvisi di evacuazione per i residenti di due villaggi della zona. Stamattina l’Idf aveva rivendicato di aver “eliminato un membro di Hezbollah”, che tentava di “ripristinare le capacità” della milizia, nell’area di Tiri. Secondo i media libanesi, nell’attacco ci sono stati otto feriti, tra cui un autista di autobus e studenti che viaggiavano sul mezzo nelle vicinanze.
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15:25
Netanyahu in visita alle truppe israeliane in Siria
Benjamin Netanyahu ha visitato oggi le truppe israeliane dispiegate in territorio siriano, oltre la linea di demarcazione tra i due Paesi. Lo ha reso noto un portavoce del governo, secondo cui il premier era accompagnato dai ministri della Difesa, Israel Katz, degli Esteri, Gideon Saar, e del capo dello Shin Bet, David Zini.
14:50
Idf: “In corso raid contro infrastrutture di Hezbollah nel sud del Libano”
“Le Idf stanno attualmente colpendo diverse infrastrutture terroristiche di Hezbollah nel Libano meridionale”. Lo ha scritto su X l’esercito israeliano. I raid – precisa l’esercito israeliano – sono avvenuti dopo aver diramato avvisi di evacuazione per diversi siti in due villaggi.
14:29
Media: “Netanyahu e i vertici di Israele in visita nel sud Siria”
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha visitato oggi il sud della Siria insieme al ministro della Difesa Israel Katz, degli Esteri Gideon Sa’ar, al capo di stato maggiore Eyal Zamir, al capo dello Shin Bet e al capo del Consiglio di sicurezza nazionale. La missione, riferiscono i media israeliani, è il motivo che ha portato alla cancellazione della testimonianza prevista per oggi da Benyamin Netanyahu nel processo a suo carico.
14:19
Gaza, piogge e freddo aggravano la crisi dei rifugiati. VIDEO
14:12
Media: “Witkoff non vedrà Hamas perché non va più in Turchia”
“L’incontro tra Steve Witkoff e la leadership di Hamas in Turchia non è stato rinviato per le pressioni israeliane. Il motivo del rinvio è stata la cancellazione dell’incontro in Turchia tra Witkoff e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che era il motivo principale del viaggio”. Lo ha detto un funzionario americano a Channel 12.
14:07
Hamas, a Gaza 5 morti nelle ultime 48 ore
Nelle ultime 48 ore a Gaza sono state uccise cinque persone, sono stati recuperati due corpi e in 33 sono rimasti feriti. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, aggiungendo che dall’entrata in vigore del cessate il fuoco l’11 ottobre, sono state uccise 280 persone, in 672 sono stati feriti e sono stati recuperati 571 corpi.

©Ansa
13:50
Ue verso addestramento di 3mila poliziotti palestinesi per Gaza
L’Unione europea prevede di formare fino a 3.000 agenti di polizia nella Striscia di Gaza, sulla scia di quanto già fatto in Cisgiordania. E’ quanto hanno spiegato fonti Ue in vista della riunione, domani a a Bruxelles, del gruppo dei donatori per la Palestina. L’iniziativa prevede l’ok dei Paesi membri e un allargamento della missione Eupol Copps, già operativa in Cisgiordania. Domani, come spiegato dalla commissaria Ue al Mediterraneo Dubravka Suica, sul tavolo della riunione dei donatori i punti principali saranno: “rafforzare la resilienza fiscale dell’Autorità palestinese, attuare e accelerare le riforme. sostenere la crescita economica in Cisgiordania, promuovere gli sforzi di ricostruzione a Gaza”. “La piattaforma – ha sottolineato Suica – riunirà partner e leader globali, unendo le forze per una stabilità sostenibile nella regione.”
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13:49
Idf annuncia raid contro Hezbollah, ‘evacuare aree sud Libano’
L’esercito israeliano ha annunciato che attaccherà a breve “le infrastrutture militari terroristiche di Hezbollah in tutto il Libano meridionale per contrastare i suoi tentativi di ricostruire le sue attività nella zona”. In particolare, avverte il portavoce militare mostrando delle mappe su X, “invitiamo i residenti degli edifici contrassegnati in rosso” nei villaggi di Deir Kifa e Shuhur”di “evacuarli immediatamente e allontanarsi”.
13:48
Idf, cresce burnout: in 600 vogliono lasciare prima
Le forze armate israeliane hanno lanciato l’allarme per il “crescente burnout” nelle sue file, denunciando alla Knesset che circa 600 soldati di carriera stanno cercando di andare in pensione anticipatamente e che i subalterni, con meno esperienza, vengono promossi in anticipo per “riempire i ranghi”. “Abbiamo un calo nel tasso di selezione”, e “a tutti i livelli osserviamo un aumento del burnout”, ha dichiarato in Parlamento il generale di brigata Amir Vadmani, capo di Stato maggiore della direzione del Personale. Lo stipendio degli ufficiali di carriera e’ “percepito come troppo basso e non sufficientemente gratificante, certamente in relazione al livello di responsabilita’ e alle aspettative”, ha notato, mettendo l’accento sulle condizioni di “stress operativo” a cui si e’ sottoposti, “la disponibilita’ 24 ore su 24, 7 giorni su 7, spesso richiesta” e il divieto di integrare il reddito con lavori privati. Per anni, l’Idf ha faticato a trattenere i soldati di carriera nell’esercito, poiche’ il lavoro civile e’ considerato molto piu’ redditizio e meno stressante. Il problema si e’ aggravato di recente a causa dell’esaurimento dovuto alla guerra, del peggioramento percepito delle condizioni di servizio, della delegittimazione politica e del malcontento per le recenti nomine ai vertici delle forze armate.
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12:47
Delegazione israeliana al Cairo per colloqui su Gaza
Una delegazione israeliana di alto livello è arrivata al Cairo questa mattina a bordo di un aereo privato dall’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv per una breve visita in Egitto, per colloqui sugli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza.
Fonti informate all’aeroporto del Cairo hanno riferito che alti funzionari coinvolti nel processo di mediazione a Gaza hanno accolto la delegazione israeliana, che includeva quattro leader del team negoziale. Sono stati scortati, in un convoglio di sicurezza fortemente sorvegliato, fino al luogo dell’incontro, dove valuteranno i prossimi passi nell’attuazione del piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per Gaza, le procedure per l’apertura del valico di Rafah e il meccanismo per la consegna di aiuti umanitari e beni di prima necessità ai residenti della Striscia.
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12:47
Media: rinviato incontro Witkoff-Hamas per pressione di Israele
Secondo quanto riportato dai media libanesi, ripreso da Haaretz, l’incontro programmato tra l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e il capo negoziatore di Hamas Khalil al-Hayya è stato annullato a causa delle pressioni israeliane.
11:14
Gap a Mattarella: si indaghi su italiani nelle Idf
Un invito a “sollecitare” l’apertura di accertamenti giudiziari sui cittadini italiani o con la doppia cittadinanza italiana e israeliana che hanno prestato servizio delle Idf dopo il 7 ottobre 2023 e che si siano resi autori di condotte riconducibili al “genocidio” dei palestinesi. Questa è la richiesta che, con una lettera aperta, gli aderenti al comitato Gap – giuristi e avvocati per la Palestina rivolgono a Sergio Mattarella alla luce del discorso tenuto il 16 novembre dal Capo dello Stato al parlamento tedesco. “Lei – è il testo – ha richiamato con parole di straordinaria nettezza la centralità del diritto internazionale umanitario, affermando che nessuna “circostanza eccezionale” può giustificare l’ingiustificabile, che ” la caduta della distinzione tra civili e combattenti colpisce al cuore lo stesso principio di umanità” e che oggi, in luoghi come Kiev, la Striscia di Gaza e il Sudan, il volto della guerra è sempre più quello di civili bambini, donne, anziani colpiti indiscriminatamente, sottolineando che tali condotte ‘non possono rimanere ignorate e impunite”. Il Gap sottolinea che l’Italia ha aderito alla Convenzione internazionale del 1948 contro il genocidio varando nel 1967 una legge che punisce il reato con l’ergastolo, e che, inoltre, riconosce la giurisdizione della Corte penale internazionale. Quindi ” non può limitarsi a una posizione di equidistanza politica o di neutralità morale” ma “ha il dovere non solo di non concorrere a tali crimini (per esempio tramite forniture militari, cooperazione tecnologica e di intelligence, copertura diplomatica), ma anche di prevenirli e reprimerli, ove coinvolgano soggetti sottoposti alla sua giurisdizione”. Si chiede dunque al presidente della Repubblica di valutare la possibilità di “sollecitare, anche attraverso pubblici messaggi o comunicazioni formali ai Ministri competenti (Giustizia, Esteri, Difesa, Interno), che siano raccolti e trasmessi alle competenti Procure della Repubblica i dati relativi ai cittadini italiani (anche doppi cittadini italo-israeliani) che abbiano prestato servizio militare nelle IDF nelle operazioni successive al 7 ottobre 2023” e di richiamare governo e parlamento di “assicurare alla magistratura tutti gli strumenti informativi e cooperativi utili”.
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11:09
Albanese: “L’Ue tagli i ponti con Israele sul fronte militare”
“C’è un genocidio da fermare: dire basta non è un atto di buona volontà ma un dovere. Gli Stati non tanno rispettando le norme del diritto internazionale. E’ arrivato il momento che l’Ue rompa il suo accordo di collaborazione con Israele. Bisogna porre sanzioni su Israele e gli israeliani, bisogna trattare Israele come uno Stato che viola il diritto internazionale”. Lo ha detto Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori Palestinesi, in una conferenza stampa al Parlamento europeo. “Chiedo all’Ue, che cosa avete da guadagnare da tutto questo? Le misure proposte contro Israele – ha aggiunto – sono ridicole: Israele si merita che si taglino i ponti sul fronte militare”. Rispondendo a una domanda di una giornalista tedesca sulla linea della Germania, Albanese ha osservato che da parte del governo tedesco “non c’è nessun senso di colpa”. “Altrimenti – ha aggiunto – si opporrebbe al genocidio. Spesso mi dicono che vado oltre il mio mandato ma lo faccio perchè i burocrati e i leader sono codardi e rischiano di farci tornare al secolo scorso”. Infine ha bocciato i piani di Trump la risoluzione Onu: “Sarò onesta. Al di là dell’ottimismo, oltre al fatto che qualcuno pensi che ci sia il cessate il fuoco, la verità è che il fuoco non è cessato nemmeno per un momento per i palestinesi. Forse si volevano accontentare le persone per farli rimanere indifferenti: la risoluzione è deludente, consolida la presenza di Israele e rischia di legittimare la violenza di massa”.
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09:09
Teheran: risoluzione Onu contro diritto autodeterminazione Gaza
Il ministero degli Esteri iraniano critica la risoluzione su Gaza, sostenuta dagli Stati Uniti e pubblicata lunedì dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Unsc). Secondo la risoluzione, un consiglio di amministrazione e una forza internazionale di stabilizzazione saranno istituiti nell’enclave per porre fine al conflitto a Gaza. “Gran parte delle disposizioni di questa risoluzione” impongono “una sorta di sistema di tutela a Gaza, privando i palestinesi del loro diritto all’autodeterminazione e alla creazione di uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme come capitale”, ha affermato il ministero in una dichiarazione rilasciata ieri sera e citata dalla agenzia Irna. Il ministero ha messo in guardia dalle “pericolose conseguenze di qualsiasi legittimazione dell’occupazione israeliana di Gaza” e ha esortato le Nazioni Unite a costringere Israele a ritirarsi completamente da Gaza, nonché a perseguire e ritenere Israele responsabile per “crimini di guerra e genocidio” nell’enclave.
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09:08
Trump: “Nel Consiglio per Gaza i leader di molti Paesi importanti”
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che il Consiglio per la Pace per Gaza che supervisionerà la gestione nella Striscia per i prossimi due anni, secondo quanto previsto dal piano di pace, includerà i leader di molti paesi importanti. Lo riporta il Times of Israel. “Spero che Sua Altezza sia nel Consiglio”, ha detto Trump rivolgendosi al principe ereditario saudita Mohammed bin Salman durante la cena che il presidente ha organizzando per lui alla Casa Bianca. “Tutti vogliono far parte del Consiglio, e finirà per essere un consiglio piuttosto numeroso perché comprenderà i leader di tutti i Paesi importanti”, ha detto Trump, il giorno dopo che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che conferisce al Consiglio per la Pace, guidato dagli Stati Uniti, un ampio mandato per la gestione di Gaza fino alla fine del 2027. Trump ha ringraziato il principe saudita per il ruolo svolto nel garantire il cessate il fuoco a Gaza del mese scorso, senza fornire ulteriori dettagli.
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