Aida Yespica è uno di quei volti che il pubblico italiano non ha mai dimenticato, almeno da quando, nel lontano 2003, la modella venezuelana è apparsa in tv con la sua travolgente bellezza e il suo carattere forte, prima nel programma comico Bulldozer e poi come concorrente a L’Isola dei Famosi.
Eppure dietro quell’immagine perfetta e sempre sorridente, si nasconde una donna che ha conosciuto un grande dolore e che ha scelto di raccontarlo con una sincerità spiazzante. Nelle sue parole c’è una verità che supera il gossip e tocca corde profonde, un racconto che merita di essere ascoltato perché la sua storia, purtroppo, è la storia di tante donne che invece, per paura o per vergogna, restano in silenzio.
La modella ha scelto i microfoni de Le Iene per raccontare la sua triste storia, quella una bambina vittima di abusi infantili vissuti tra le mura domestiche, proprio là dove i più piccoli dovrebbero sentirsi più protetti e dove invece, a volte, si nascondono i peggiori “lupi cattivi”.
Aida Yespica, a Le Iene il racconto degli abusi subiti da bambina
“Da bambina sono stata abusata da mio zio”: le parole arrivano come un pugno in pieno stomaco e, a pronunciarle, è un’insospettabile Aida Yespica, modella e showgirl venezuelana sempre super estroversa e sorridente. Eppure dietro quel sorriso e quella gioia di vivere, si nasconde uno dei traumi più profondi che si possano vivere: a soli sette anni Aida ha vissuto un momento drammatico che ancora oggi condiziona la sua vita, ma del quale ha deciso con coraggio di parlarne.
E per farlo ha scelto il programma di Italia1 Le Iene dove si è raccontata senza filtri e con grande commozione: “Sono stata abusata da piccola. Avevo sette anni e ho rimosso quel brutto momento”. Nel 2017, però, il terribile vissuto è riemerso in tutta la sua gravità: “Un’amica mi aveva raccontato che ha avuto l’abuso da suo padre. Mi sono fermata, mi sono messa a piangere”, ha raccontato Aida, facendo saltare gli argini del silenzio e della rimozione.
Al dolore per quanto vissuto si è aggiunta poi anche la paura per ciò che suo padre avrebbe potuto fare se lo avesse saputo: “Se lo avessi detto a mio padre, cosa avrebbe fatto? Sicuramente l’avrebbe ammazzato. Non lo ha mai saputo perché mio padre purtroppo è andato via”, ha confessato ancora la modella.
Il volto di Aida, che per molti è sinonimo di sensualità, forza e personalità, cela dunque un dolore che ha segnato profondamente la sua vita: “Mi ha cambiato tutto, soprattutto nell’intimità. Mi rifugiavo nell’alcol. Solo con il padre di mio figlio mi sono lasciata andare veramente senza l’alcol”, ha dichiarato Aida a cuore aperto, riferendosi alle difficoltà anche affettive legate a quell’evento. E per anni ha portato dentro di sé un senso di colpa non suo, un segreto traumatico che le ha cambiato l’esistenza.
Aida Yespica, l’accorato appello alle donne vittime di abusi
Quanto vissuto da Aida nel periodo più delicato, quello dell’infanzia, è senza dubbio un dolore grande che la showgirl si è portata dietro per anni. Eppure, non è solo un racconto di sofferenza, è anche la storia di una donna che ha scelto di venire a patti con quel passato, di guarire una volta per tutte e di riprendere in mano le redini della propria vita.
E riguardo al rapporto difficile con gli uomini, la Yespica ha raccontato: “Ci sto lavorando perché è una ferita che ancora è aperta e mi dispiace perché purtroppo per uno pagano tutti. Ce la sto mettendo tutta. Voglio creare una famiglia perché vorrei una bambina”. Alla Aida bambina invece la modella oggi 43enne direbbe di stare tranquilla, che non è colpa sua.
Parole toccanti che mostrano la forza di una donna che ce la sta mettendo tutta per elaborare il trauma dell’abuso e che, tra le lacrime, ha lanciato un appello alle donne: “Adesso tutti voi conoscete la mia storia. Ogni giorno cerco di incontrare persone che mi aiutano a superare questo pezzo doloroso della mia esistenza per cominciare a vivere davvero. Ogni giorno curo le mie ferite che iniziano a guarire, anche se sono ancora aperte. Sento dentro di me il problema anche se non è per colpa mia. Ma voglio essere anche la soluzione. Non soffrite in silenzio, denunciate. Solo così potete tornare a vivere davvero e darvi una nuova possibilità di fidarvi degli altri ed amare”.
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