Le indagini sul Dna rappresentarono un punto di svolta nel caso Yara. Dopo la scomparsa della ragazza, avvenuta il 26 novembre 2010, e il ritrovamento del corpo tre mesi più tardi in un campo di Chignolo d’Isola, gli investigatori raccolsero migliaia di campioni genetici nella zona. Proprio da quel lavoro emerse il profilo denominato “Ignoto 1”, isolato sugli indumenti della vittima. Grazie a un imponente lavoro di confronto genealogico, gli inquirenti risalirono a Bossetti, individuandolo come portatore di quel profilo genetico.