La Svizzera, da sempre tra le mete preferite dagli italiani, prevede di assumere 85.000 lavoratori stranieri, con stipendi che partono da 3.500 euro e possono superare i 6.500 euro nei settori più richiesti. Un mercato che continua a offrire salari tra i più alti al mondo, fiscalità favorevole e un’eccellente qualità della vita.
Profili più richiesti
Le opportunità riguardano sia figure qualificate — medici, infermieri, ingegneri, informatici, esperti digitali — sia professioni operative come operai specializzati, autisti, personale di ristorazione e hotel.
La domanda è forte soprattutto nei cantoni di lingua italiana, dove l’italiano è un vantaggio competitivo: sul portale Eures risultano centinaia di posizioni rivolte a candidati italofoni. Molti scelgono il lavoro da frontalieri, grazie agli stipendi svizzeri e al costo della vita italiano, formula oggi ancora più conveniente grazie alle nuove regole fiscali e al permesso G. Tra i requisiti più apprezzati dai datori di lavoro: puntualità, precisione, autonomia e la conoscenza della lingua del cantone (tedesco, italiano o svizzero tedesco). Per alcune professioni può servire il riconoscimento del titolo di studio.
Dove cercano più italiani
Secondo Eures, le offerte sono migliaia, con circa 200 posizioni che richiedono l’italiano. La carenza di personale è diffusa in tutto il Paese: le autorità stimano un fabbisogno di 85.000 lavoratori qualificati, destinato a salire fino a 365.000 posti scoperti entro fine anno.
I comparti più dinamici restano:
- Ristorazione: camerieri, cuochi, chef (3.700–4.700 €/mese).
- Edilizia: operai edili, falegnami, carpentieri (4.200–6.200 €/mese).
- Sanità: forte carenza di infermieri, OSS e medici, complice l’età avanzata del personale (1 medico su 4 ha oltre 60 anni).
- Customer service e aziende internazionali che operano con mercati di lingua italiana (fino a 75.000 € annui).
- Informatica e tecnologia: sviluppatori, ingegneri, analisti di sicurezza e specialisti IT (oltre 100.000 franchi l’anno).
Altre opportunità riguardano i settori di marketing, vendite, contabilità, HR e traduttori, con salari medi intorno ai 75.000 euro.
Come trasferirsi
Per lavorare in Svizzera serve prima di tutto un’offerta di lavoro.
Le regole per i cittadini UE prevedono:
- Contratti sotto i 3 mesi: niente permesso, ma notifica obbligatoria.
- Contratti 3–12 mesi: permesso L (fino a 12 mesi).
- Contratti oltre 12 mesi o a tempo indeterminato: permesso B (validità 5 anni).
Chi vive in Italia e lavora oltreconfine deve richiedere il permesso G, con obbligo di rientro settimanale.
Per soggiorni più lunghi esistono percorsi verso il permesso C (soggiorno permanente), ottenibile dopo 10 anni — o 5 per alcuni Paesi UE — ma la sua stabilità è spesso legata alla continuità lavorativa.
Ultimo aggiornamento: mercoledì 19 novembre 2025, 21:43
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