Alla base dell’iniziativa ci sono le conversazioni avute in agosto dai due leader durante la loro tappa in Alaska, colloqui che avevano l’obiettivo di elaborare un quadro politico capace di rilanciare le relazioni russo-americane e di affrontare le richieste avanzate dal Cremlino in tema di sicurezza. Parallelamente, il negoziatore di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, sta collaborando in maniera costante con il rappresentante russo Kirill Dmitriev, figura che ha avuto un ruolo di primo piano nei tentativi diplomatici legati al dossier ucraino. Dmitriev ha riferito di aver trascorso tre giornate a Miami, alla fine di ottobre, insieme a Witkoff per mettere nero su bianco le linee principali del progetto, sostenendo che Mosca considera finalmente “presa in considerazione” la propria prospettiva, anche grazie alla maggiore leva ottenuta sul terreno militare. Witkoff, che avrebbe dovuto incontrare Volodymyr Zelensky ma ha poi posticipato la trasferta, ha comunque illustrato il contenuto della bozza al capo della sicurezza nazionale ucraina, Rustem Umerov.
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