Felipe Massa ha ottenuto una vittoria importante nei tribunali britannici nella sua battaglia per il riconoscimento del titolo mondiale di Formula 1 del 2008. Giovedì 20 novembre, il giudice Robert Jay ha emesso una decisione dettagliata respingendo i tentativi degli imputati di archiviare la causa per cospirazione intentata dal pilota brasiliano.

Nell’ultima settimana di ottobre entrambe le parti hanno esposto le proprie argomentazioni. Dopo un’attenta valutazione, la Corte inglese ha annunciato questo giovedì di aver respinto le eccezioni sui punti fondamentali, riconoscendo che la teoria della cospirazione presenta basi plausibili e una concreta prospettiva di successo. Il procedimento proseguirà dunque con un processo completo.

Secondo Massa, la Formula One Management (FOM), Bernie Ecclestone e la Fédération Internationale de l’Automobile (FIA) avrebbero agito in modo deliberato e coordinato per nascondere la natura intenzionale dell’incidente provocato da Nelson Piquet Jr. al Gran Premio di Singapore 2008. Se la verità fosse stata indagata e resa nota all’epoca, il risultato della gara sarebbe stato annullato e Massa avrebbe ottenuto il riconoscimento ufficiale di campione del mondo di Formula 1 2008.

Felipe Massa y Lewis Hamilton

Felipe Massa y Lewis Hamilton

Foto de: Gareth Bumstead

“Questa è una vittoria straordinaria, un giorno importante per me, per la giustizia e per tutti gli appassionati di Formula 1”, ha dichiarato Massa. Secondo quanto appreso da Motorsport.com, da ora i suoi avvocati potranno richiedere ulteriori documenti a sostegno delle rivendicazioni, comprese email e messaggi di testo degli imputati, che saranno tenuti a collaborare.

“La Corte ha riconosciuto la solidità del nostro caso e non ha consentito agli imputati di soffocare la verità sul 2008. Quell’incidente deliberato mi è costato un titolo mondiale, e le autorità dell’epoca hanno preferito insabbiare i fatti anziché difendere l’integrità dello sport”, ha aggiunto Massa.

“Hanno tentato in ogni modo di bloccare la causa, ma la nostra battaglia è per la giustizia e oggi abbiamo compiuto un passo decisivo. La verità emergerà al processo. Indagheremo ogni dettaglio: documenti, comunicazioni, prove che dimostrino la cospirazione tra gli imputati saranno portati alla luce”.

“Sono più determinato e fiducioso che mai. Quando tutta la verità verrà alla luce, la giustizia sarà fatta: per me, per i brasiliani, per i tifosi, per tutti gli appassionati di motorsport che meritano uno sport leale, e per il futuro stesso della Formula 1. Sono profondamente grato al mio team legale per il brillante lavoro e la fiducia incrollabile, alla mia famiglia per il sostegno costante e a Dio, che mi ha sempre guidato e sostenuto nella fede. Andremo fino in fondo, insieme”.

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