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Da bambina Anna Mazzamauro recitava Via col vento in bagno. Poi si “comprò” il Teatro Carlino. «Era un piccolo teatro del quale mi sono appropriata mandando via le signorine della notte che ci stavano dentro – racconta l’attrice a Libero dopo aver debuttato a Roma al teatro Tor Bella Monaca con Brava, bravissima… anche meno – Con i soldini di mio papà intravedevo la realizzazione di un’illusione. Teneva 220 persone. Decisi di scritturare Elio Pandolfi, uno forte, davvero bravo. Ma andò tutto in fumo. Me lo bruciarono…». 

Si esattamente. Un sogno in fumo. Incendio doloso. «Con la benzina. Dei figli di buona donna agirono per questione di sporco denaro, maledette beghe fra uomini di malaffare. Fu un fattaccio brutto».

A Liberto, Anna spiega perché lei e Paolo Villaggio non sono mai diventati amici. «Un giorno lui mi confessò: “Io frequento solo attori ricchi e famosi”, per farmi capire che per me non c’era posto.

Ci rimasi molto male. Villaggio veniva dalla mega ditta, appunto, e per questo inventò Fantozzi.Cercava riscatto frequentando le celebrità».

L’addio a Fantozzi

Ma la scelse come signorina Silvani. Poi ricorda: «Un giorno, in camerino, durante le prove, mi stavo guardando allo specchio sentendomi una donna in attesa d’amore. Paolo mi raggiunse e con un tono dolcissimo, decisamente anomalo, mi sussurrò: “Sei bellissima”». La signorina Silvani partecipò a tutti i film della lunga saga di successo a parte due:Fantozzi contro tutti e Superfantozzi. Il motivo è semplice: «Non ci accordammo sul compenso».