Il concorrente in squadra con Francesco Gabbani, porta sul palco di XF2025 (LA DIRETTA) il suo inedito dal titolo barche di carta. tellynonpiangere regala il suo meglio in una delle puntate più attese ed emozionanti dello show. 

 

Cosa racconta il brano di tellynonpiangere

Nato dalla scrittura condivisa con Giorgio Campagnoli e Teseghella, con la produzione di Gianmarco Manilardi, barche di carta incarna il momento in cui senti che stai affogando ovunque: nella testa, nei pensieri che pesano, in un mondo che non rallenta mai. L’immagine delle barche di carta riassume tutto, siamo fragili, leggeri, esposti al vento e alle onde d’un mare che fa paura. Eppure, in mezzo al caos, ci sono persone che diventano ossigeno.

Il testo di barche di carta

Dentro sto male e fuori è pure peggio

Con sto casino in giro almeno non ci penso

Che quando ci vediamo parliamo, ridiamo

Tra i fantasmi che sbuffiamo in cerchio

Se c’è un modo sbagliato per sentirci meglio

 

Che alla fine famiglia è con chi stai

Ma anche foto dove non ci sei

Non ci sei

 

Siamo ciò che ci manca

Chi si salva da solo

Poi ci resta da solo

Io ci canto con l’ansia

E ogni tuo dolore me lo sento mio

 

Quasi mi sento a casa

Non c’è un cane per strada, come diceva Dalla

Qua nessuno che abbaia

Solo il vento ci affonda

Siamo barche di carta

 

Dentro un raggio di sole

Fuori piange il cielo

Mi hai dato una carezza e mi hai centrato in pieno

Hai i pensieri incisi su un banco di scuola

Cercando le parole, una parola sola

 

Che quando siamo soli pensiamo, pensiamo

Tagliamo dei traguardi e poi non ci premiamo

Vi piace non so manco se mi piaccio io

Ho gli occhi di mio padre e non so come sia

 

Siamo ciò che ci manca

Chi si salva da solo

Poi ci resta da solo

Io ci canto con l’ansia

Ed ogni tuo dolore me lo sento mio

 

Quasi mi sento a casa

Non c’è un cane per strada, come diceva Dalla

Qua nessuno che abbaia

Solo il vento ci affonda

Siamo barche di carta

 

Siamo cocci rotti

Il giallo dei semafori

Carta straccia in lavatrice

Nelle tasche dei jeans

Chi siamo, chi siamo

 

Se alla fine famiglia è un come stai

Ma anche posti che ricorderai

Ricordi

 

Siamo ciò che ci manca

Chi si salva da solo

Poi ci resta da solo

Io ci canto con l’ansia

Ed ogni tuo dolore me lo sento mio

 

Quasi mi sento a casa

Non c’è un cane per strada, come diceva Dalla

Qua nessuno che abbaia

Solo il vento ci affonda

Siamo barche di carta