Dallo scorso fine settimana, il Gruppo Marittimo Permanente NATO 1, pattuglia i mari di Norvegia e di Barents per proteggere “le linee di comunicazione marittima critica” mentre la Russia è impegnata, in quell’area, in un’esercitazione che include lancio di missili. Si è rischiato lo scontro tra le due potenze? Cosa è successo?
Cos’è il SNMG1 – Lo Standing Nato Maritime Group 1 , ovvero Gruppo Marittimo Permanente Nato 1, è una delle forze di reazione immediata marittima permanente della Nato. Si tratta di uno dei quattro gruppi operativi marittimi permanenti dell’organizzazione, sotto il controllo operativo dell’Allied Maritime Command (MARCOM), e costituiscono il nucleo della capacità marittima dell’Allied Reaction Force (ARF) della NATO garantendo una capacità di risposta operativa marittima immediata in caso di necessità.
Le dichiarazioni della Nato – A darne la notizia è lo stesso gruppo in un comunicato nel quale afferma: «Le nostre operazioni nell’Artico e nell’Estremo Nord riflettono il costante impegno dell’Alleanza per la pace, la stabilità e la libertà di navigazione. Operare in questa regione richiede resilienza , adattabilità e una cooperazione senza soluzione di continuità, qualità che le forze Nato continuano a dimostrare ogni giorno».
La Nato, tuttavia, non ha fornito molti dettagli sulla rotta intrapresa domenica dal gruppo di navi da guerra, limitandosi solo a menzionare le acque artiche e il Mare di Barents. Nel comunicato non ha specificato fino a che punto le sue navi si siano spinte ad est nella zona del Mare di Barents. Tantomeno è stato fatto riferimento all’esercitazione portata avanti dalle truppe russe. Il rischio che un missile russo colpisse una nave Nato è stato elevato, ma per fortuna il peggio è stato evitato.
Nessuna informazione dalla Norvegia – Anche le forze armate norvegesi hanno monitorato le manovre e gli scontri a fuoco della Flotta del Nord, ma non hanno fornito dettagli . «Le esercitazioni di tiro russo e le aree di pericolo segnalate sono attività normali», ha affermato Vegard Norstad Finberg , portavoce del Quartier generale congiunto, in una e-mail al Barents Observer. «Stiamo monitorando questa attività, come altre attività nelle regioni settentrionali. Per motivi di sicurezza riservati , non possiamo condividere queste informazioni».
I precedenti – Non è la prima volta che le navi da guerra di superficie Nato non norvegesi sono in pattugliamento nel Mare di Barents. Dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022, lo scorso ottobre, due cacciatorpediniere della Marina statunitens classe Arleigh Burke sono stati visti nella parte occidentale del Mare di Barents.
Zone sensibili – Il Mare di Barents a nord della penisola di Kola è un’area estremamente sensibile per la flotta sottomarina russa dotata di armi nucleari. Negli ultimi anni, la Flotta del Nord si è esercitata molto nella Zona Economica Esclusiva norvegese . L’esercitazione della scorsa settimana è l’esempio più recente. In questa occasione un’area grande più del doppio della Danimarca è stata segnalata come ” pericolosa ” per il passaggio di navi civili a causa del lancio di missili. Circa metà dell’area ricade nella zona economica esclusiva russa, mentre l’altra metà si trova in acque norvegesi. L’area copre gran parte della parte meridionale delle acque precedentemente contese tra Norvegia e Russia .
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