La vicenda della quinta power unit utilizzata da Max Verstappen nel Gran Premio del Brasile non si è ancora conclusa. Dopo la deludente sedicesima posizione conquistata al termine delle qualifiche di Interlagos, la Red Bull ha deciso di sostituire il motore unit sulla monoposto numero 1, montando la quinta unità stagionale. Un cambio che secondo la McLaren non è stato dovuto a problemi di affidabilità, quanto di performance. In questo caso il regolamento finanziario FIA prevede che il costo dell’unità ricada nel budget cap, ma non è assolutamente semplice per la Federazione Internazionale stabilire se un motore accusa o meno un calo di performance rispetto ai valori di riferimento.

A Las Vegas è stato chiesto a Nikolas Tombazis di far luce sulla vicenda, ma il responsabile tecnico della FIA ha ammesso che il caso rientra in un’area grigia del regolamento in vigore. “Non riteniamo di avere le competenze per discutere se un cambio di power unit sia stato fatto per motivi di affidabilità o se invece siamo davanti ad una scelta strategica – ha commentato Tombazis – in alcuni casi tutto è molto chiaro, in altri diventa difficile stabilire la natura della scelta. È una debolezza dei regolamenti attuali, una situazione in cui si incastrano aspetti finanziari, tecnici e sportivi, un’area in cui dobbiamo accettare questi cambiamenti senza entrare in discussione sull’impatto che possono avare sul limite di spesa”.

Tombazis fa intendere che per la FIA è difficile dimostrare che un cambio di power unit sia avvenuto per motivi prestazionali. L’impressione è che i dubbi sollevati dalla McLaren saranno lasciati cadere, in attesa che entri in vigore il regolamento 2026.

Nikolas Tombazis, FIA

Nikolas Tombazis, FIA

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

“L’anno prossimo, con il tetto massimo di costi imposti ai produttori di power unit la questione verrà risolta, perché per un fornitore di motori non sarà mai conveniente sostituire una power unit per motivi strategici, in quanto dovrebbe accollarsi il costo di un motore, cifra vicina al milione se si tratta solo dell’unità a combustione interna. Non credo che nel 2026 questo tema sarà ancora un argomento di discussione”.

Il responsabile degli ingegneri Red Bull, Paul Monaghan, ha confermato che la squadra ha ancora il motore sostituito in Brasile tra i disponibili, facendo intendere che non sono sorti problemi di affidabilità tali da rendere la sostituzione indispensabile. “Non mi sorprende che qualcuno abbia lanciato una ‘bomba a mano’ per accendere i riflettori su quanto accaduto (ha commentato riferendosi alla McLaren) se la situazione fosse stata inversa non escludo che avremmo agito nello stesso modo”.

“Ciò che abbiamo fatto è legittimo, personalmente potrei dire che è una zona grigia, ma abbiamo giustificato la nostra scelta, e se ci verranno chiesti dei chiarimenti lo giustificheremo nuovamente. Non voglio fare speculazioni su come stiamo gestendo la vicenda nel rispetto delle normative finanziarie, perché potrei sbagliarmi e sembrare ancora più…idiota del solito, quindi lascio perdere. Posso dire che il consiglio che ci è stato dato (dalla Honda) era di cambiare il motore, tutto qui”.

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