di
Marina Belotti
Il nuovo allenatore si è presentato evocando l’esempio del calcio inglese e di Arteta. L’attaccante nigeriano archivia definitivamente le polemiche estive
Palladino British Style. Il nuovo corso nerazzurro ha uno stile in cui struttura e misura si sposano con coraggio e intensità. La ventata d’aria fresca in casa Atalanta arriva, anche, dall’Inghilterra, dove il nuovo tecnico Raffaele Palladino ha trascorso gli ultimi mesi lontano dalle panchine. E ora è pronto a trasmettere ai nerazzurri gli insegnamenti ricevuti dalla Premier. «Sono stato a vedere Arsenal e Chelsea, ho imparato la lingua e il calcio inglese, dove ci sono tanti professionisti preparati. Arteta è quello che mi ha colpito di più». L’eleganza e la determinazione mostrata in conferenza stampa da Palladino hanno colpito i tifosi tanto quanto il riferimento esplicito ai Gunners di Mikel Arteta. L’idea è disegnare un’Atalanta all’inglese, almeno per certe caratteristiche. Qui i modelli sarebbero Arsenal e Chelsea che praticano un possesso palla ragionato, costruito dal basso, e un pressing organizzato, grazie a esterni alti e dinamici che allargano il campo attaccando lo spazio alle spalle delle difese, con coordinazione collettiva. «Voglio che i quinti chiudano più l’azione, voglio gol anche da altre zone del campo, voglio che si riempia di più l’area», ha predicato in conferenza Palladino. E poi: «Voglio vedere gioco di squadra, difendere in undici e attaccare in undici». Eccoli i precetti inglesi.
L’Arsenal di Arteta
Mikel Arteta, altro giovane talento della panchina, in realtà parte da un modulo che non è quello praticato da Palladino e per cui è stata costruita l’Atalanta: il 4-3-3. Quella difesa a quattro in realtà non disdegnata alla Fiorentina e che continua ad aleggiare nelle riflessioni di Palladino, un coniglio pronto ad essere estratto dal cilindro all’occasione. L’Arsenal di Arteta però, al di là della struttura tattica, vive di schemi preparati al millimetro. Vale anche per Palladino, che non trascura alcun dettaglio né in allenamento, studiato sulla lavagnetta, né in conferenza, meticoloso a segnarsi sul quaderno i nomi di tutti i presenti. L’Arsenal ha subito solo 5 gol in 11 partite: è una squadra che spende energie a distruggere il gioco avversario con grandi performance difensive. Gioca in modo strutturale, una prudenza organizzata che inizia difendendo lontano dalla porta. Merino segna di testa (quei duelli aerei che vogliono tornare a essere il pane di Scamacca) e con schemi provati e riprovati. Segna soprattutto da calci di punizione: lo scorso anno l’Arsenal ha realizzato 19 gol da calcio piazzato e nelle ultime tre stagioni 37 da angolo. In questi mesi però l’Arsenal unisce alla solidità difensiva e ai suoi schemi, la creatività dei singoli, provando più rotazioni e più soluzioni offensive. Tutto ciò che insegue Palladino a Bergamo City: organizzazione ferrea e fantasia.
Lookman «disarchivia» le foto sui social
Sarà la nuova determinazione e l’entusiasmo, sarà la ventata di novità e ripartenza, sarà la lingua (inglese) che Palladino ha appena imparato o il riferimento alla squadra della sua Londra, l’Arsenal, ma da ieri Lookman è tornato a essere un giocatore nerazzurro anche sui social. Dopo 111 giorni da quel primo agosto in cui fece sparire ogni riferimento all’Atalanta dal suo account Instagram, il fantasista nigeriano ha «disarchiviato» le foto. Ora indossa la maglia nerazzurra anche nella foto profilo, è tornato ad alzare il trofeo dell’Europa League e a celebrare i gol passati in nerazzurro. «Come To Galatasaray», la miriade di commenti sotto ogni post, a ricordare che a gennaio, durante la Coppa d’Africa che lo vedrà lontano da Bergamo, riparte il mercato.
Zingonia e azzurri
A riprova di un nuovo entusiasmo, i nerazzurri hanno iniziato a pubblicare sui social i risultati delle partitelle in famiglia sui campi di Zingonia, con Scamacca, Bellanova, Zalewski, Ederson e Pasalic nella stessa mini squadra. Tutti rientrati dalle nazionali e tutti disponibili (tranne Bakker). Oggi rifinitura pomeridiana a porte chiuse prima della partenza per Napoli.
Intanto i sorteggi dei Mondiali hanno parlato: l’Italia di Scamacca, Bellanova e Carnesecchi (e chissà se di Ahanor, Scalvini e Zappacosta), giovedì 26 marzo alla New Balance Arena di Bergamo, incontrerà l’Irlanda del Nord nella semifinale dei playoff. In caso di vittoria, giocherà fuori casa la finale, con la vincente di Galles-Bosnia, nazionale di Kolasinac.
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21 novembre 2025
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