La dura legge dei nepo baby non risparmia nemmeno i figli degli sportivi. Nei giorni in cui Gianluigi Buffon celebra i 30 anni dal debutto su un campo da gioco – avvenuto il 19 novembre 2025 in un lontano Parma-Milan – il figlio Louis Thomas deve fare i conti con coloro che, di fronte ai suoi primi successi sportivi, insinuano che il merito non sia del tutto personale, ma dovuto in parte anche del padre. Il diciassettenne primogenito dell’ex portiere azzurro e di Alena Seredova è un attaccante, attualmente in forza al Pisa, con il quale ha esordito in serie A lo scorso 5 ottobre.

Probabilmente anche per evitare paragoni scomodi con il padre ha scelto come Nazionale la Repubblica Ceca (luogo d’origine della madre), dove con l’Under 19 nelle qualificazioni agli Europei ha recentemente messo a segno due triplette contro Azerbaigian e Irlanda del Nord. Gol che l’hanno reso subito l’idolo dei tifosi e che, parallelamente, hanno attirato anche i commenti degli hater, principalmente italiani, che non hanno esitato a sminuirlo, definendolo semplicemente un figlio di.

Illazioni rimandate velocemente al mittente da mamma Alena, che in una intervista al portale ceco TN ha preso le difese del figlio, sostenendo che «la gente può essere davvero cattiva».

La difesa del figlio da parte di Alena Seredova non stupisce. L’ex modella, infatti, si è sempre dimostrata una madre molto presente e ha sempre supportato la passione dei figli Louis Thoma e David Lee (che oggi gioca nel Cbs, una società di Torino affiliata alla Juventus) per lo sport praticato dal padre, dal quale si è separata nel 2014. «Da piccoli volevano giocare sempre a calcio e per stargli dietro ho deciso di prendere delle lezioni private con l’istruttrice Claudia, che in quel periodo allenava anche uno dei miei figli. Volevo stupirli e imparare a palleggiare meglio di loro», ha raccontato recentemente.

Oggi Alena si dice «orgogliosa del comportamento e del carattere che ha Louis Thomas. È un ragazzo senza problemi. Quest’anno c’è la maturità, quindi dopo sarà tutto più semplice. Sono contenta che abbia segnato, tre gol sono tanti, i ragazzi hanno giocato bene». Una visione che, seppur inevitabilmente un po’ di parte, pare essere condivisa dal Ct Vaclav Jilek, che parlando del giovane ha detto che «il suo punto di forza più grande è l’atteggiamento e il duro lavoro sia in allenamento che in partita».

Il presente è dunque roseo per il nuovo Buffon, che per fronteggiare i detrattori può sempre contare sull’ala protettiva della madre, che dalle pagine dei media del proprio Paese gli ha mandato un messaggio ricco d’amore: «Gli auguro di riuscire a fregarsene altamente di quei commenti stupidi che leggo sotto ogni articolo. Io lo so per esperienza personale, ma a quell’età certe cose possono fare male, per questo gli ripeto sempre di non leggerli. Mi piacerebbe che non gli importasse».