Al via domani, sabato 22 novembre, i lavori del G20 che si terrà a Johannesburg: il primo in assoluto che si tiene in Africa.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è da poco atterrata a Johannesburg, dove domani e domenica parteciperà al summit dei leader del G20.Partito nella notte da Roma, l’aereo di Stato della delegazione italiana, che per distanze così lunghe in genere ha bisogno di uno scalo tecnico, si è fermato per circa un’ora all’aeroporto militare di Sigonella, ripartendo poi alla volta del Sudafrica.
Ad accogliere Meloni e la delegazione italiana, il Vice Ministro della Presidenza Sudafricana, Nonceba Mhlauli e l’Ambasciatore d’Italia a Pretoria, Alberto Vecchi. Il Vertice di Johannesburg è il 20° Summit del G20 e, per la prima volta, si svolgerà nel continente africano.
La polemica di Trump
Nonostante tocchi agli Stati Uniti, dal 1° dicembre, assumere la presidenza dei Grandi del Pianeta, Donald Trump non sarà presente. Motivo del ‘forfait’, il fatto che, come ha spiegato lo stesso Trump, “gli afrikaner (discendenti dei coloni olandesi e degli immigrati francesi e tedeschi) vengono uccisi e massacrati, e le loro terre e fattorie vengono confiscate illegalmente. Nessun funzionario del governo degli Stati Uniti parteciperà finché continueranno queste violazioni dei diritti umani”.
L’assenza degli Stati Uniti era destinata, in ogni caso, a pesare sullo svolgimento dei lavori. Eppure, dopo un iniziale rifiuto, l’amministrazione di Donald Trump sembra pronta a rivedere la decisione di disertare il G20 che sta per aprirsi a Johannesburg, in Sudafrica: il primo vertice delle venti principali economie mondiali ospitato da un Paese africano. Solo qualche giorno fa, Trump aveva annunciato l’intenzione di “boicottare” l’incontro, accusando il Sudafrica di “genocidio” ai danni degli afrikaner. Oggi, però, arriva un inatteso cambio di rotta. Washington ha fatto sapere agli organizzatori del G20 di aver rivisto la propria posizione e di voler partecipare “in qualche forma”. Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha confermato la notizia, spiegando che gli Stati Uniti hanno inviato una comunicazione in tal senso, sulla quale sono ancora in corso interlocuzioni.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni atterrata a Johannesburg, dove domani e domenica parteciperà al summit dei leader del G20, 21 novembre 2025 (NSA)
Sono molti i temi che verranno discussi al vertice di Johannesburg: il fatto che il G20 si terrà in Africa è peraltro una novità assoluta. Da parte sua, il premier Meloni porrà l’accento sull’impegno italiano a favore dell’Africa, in particolare attraverso il Piano Mattei, per favorirne la crescita economica e lo sviluppo anche tramite iniziative per alleviare il peso del debito delle Nazioni africane.
Secondo fonti italiane, il Presidente del consiglio richiamerà gli esiti del recente Vertice sui Sistemi Alimentari, tenutosi il 28 luglio ad Addis Abeba e co-presieduto da Italia ed Etiopia, che ha rappresentato un passaggio significativo per rafforzare la sicurezza alimentare e la lotta alla fame in Africa. Sull’intelligenza artificiale, Meloni ribadirà la visione dell’Italia già sostenuta in altre sedi internazionali, a partire dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Per Roma lo sviluppo di questa tecnologia deve muoversi entro principi etici e mettere al centro l’uomo, deve essere controllata dall’uomo e deve avere come suo ultimo fine l’uomo, evitando che contribuisca ad ampliare i divari sia all’interno delle nostre società sia fra Nazioni.
La premier parlerà anche delle questioni energetiche e quelle relative ai minerali critici, con particolare attenzione alla necessità di garantire catene di approvvigionamento sicure e resilienti.
A margine del Summit, il Presidente del Consiglio avrà anche alcuni incontri bilaterali. Al termine del G20, Il Presidente Meloni si recherà a Luanda, in Angola, per partecipare al Vertice tra Unione Europea e Unione Africana in programma il 24-25 novembre.
I leader europei avrebbero anche in programma di tenere una riunione d’emergenza domani a margine del G20 in Sudafrica. Secondo la Bild, Merz oggi dovrebbe sentire Trump. Washington intanto sta esercitando forti pressioni su Kiev, chiedendole di accettare il piano russo-americano entro il 27 novembre pena lo stop ad armi e intelligence, secondo quanto riferisce Reuters.