Se non c’è spazio per i giovani in Italia, Thomas Campaniello se lo sta creando. L’attaccante classe 2008 sta trascinando l’Italia Under 17 ai Mondiali in Qatar: prima la doppietta agli ottavi contro l’Uzbekistan, poi la rete decisiva contro il Burkina Faso ai quarti. Gol che lancia l’Italia tra le prime quattro del mondo per la prima volta nella storia del torneo. Ora in semifinale gli Azzurrini se la vedranno con l’Austria, con la consapevolezza di poter contare su un Campaniello in più. Forse nel periodo con la maggiore assenza di sempre di attaccanti per il panorama italiano, il classe 2008 sta emergendo in mezzo a tutti. Non una grande fase a gironi: una sola volta titolare, contro la Bolivia, subentrato contro il Qatar e in panchina contro il Sudafrica, così come ai sedicesimi contro la Repubblica Ceca. Il centravanti dell’Empoli si scatena martedì. Massimiliano Favo, quello che ormai per Campaniello è diventato un maestro a tutti gli effetti, lo schiera titolare. Sblocca la partita su ribattuta e nella ripresa riporta avanti i suoi di testa dopo il pareggio. Ai quarti il Burkina Faso si rivela più difficile del previsto, creano parecchi pericoli tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo. Partita bloccatissima, che Campaniello risolve con un mancino rasoterra che scrive la storia.

Campaniello, le origini polacche e l’esordio in Serie A

La sua, di storia, parte da Poggibonsi, in Toscana, ma continua a Certaldo, lo stesso paese di Spalletti, che nel giorno del suo esordio in Serie A è sulle tribune del Castellani. Metà italiano per papà Nicola e metà polacco per mamma Dorota, detta Dora. Inizia a tirare i primi calci a un pallone, nella Certaldese, squadra dilettantistica toscana. A soli 7 anni è già in uno dei settori giovanili più importanti d’Italia, quello dell’Empoli, che lo nota durante un camp estivo del club. In quell’estate del 2015 inizia una storia importante con i toscani, che non ha mai lasciato da quel primo camp. Fa tutta la trafila delle giovanili fino all’esordio in Serie A nella scorsa stagione, quel 23 febbraio che non dimenticherà mai, quando è entrato in campo al posto di Sebastiano Esposito. Alla sua prima contro l’Atalanta sfiora anche il gol. In quel finale di stagione, purtroppo concluso con la retrocessione del Empoli, scende in campo altre due volte contro Roma e Lazio.

Football Manager e l’ammirazione per Pio Esposito: chi è Campaniello

Dall’azzurro Empoli all’azzurro Italia. Campaniello ha fatto tutta la trafila delle giovanili anche a Coverciano. Dall’U15 al’U18: il primo a chiamarlo è stato proprio Massimiliano Favo, che oggi lo guida nel Mondiale U17. Campaniello, da sotto età, faceva parte della spedizione che nell’estate del 2024 ha vinto per la prima volta l’Europeo di categoria. L’attaccante ha sfiorato il back to back nella scorsa estate fermandosi solo ai rigori nella semifinale contro il Portogallo. Con Favo nell’U17 ha all’attivo ben 10 gol in 23 partite, lo ha consolidato come una macchina in area. Segna con qualsiasi parte del corpo, si vede che ha un’attrazione speciale con la rete e si sta rivelando decisivo con entrambe le maglie azzurre della sua carriera. Ha un senso della posizione eccellente e, nonostante il fisico possente (185 cm), riesce a sfruttare benissimo la sua velocità. Dopo la doppietta contro l’Uzbekistan afferma di ammirare due giocatori: Cristiano Ronaldo “per la dedizione e la fame di vittorie” e Francesco Pio Esposito “per quello che sta facendo con l’Inter e la Nazionale”. Potrà sembrare una nota di poco conto ma, nell’era tecnologica che stiamo vivendo, essere inseriti tra i migliori prospetti in attacco del celebre gioco Football Manager, come Campaniello, può essere un attestato importante. Oggi, anche nella realtà, la speranza per il futuro italiano si chiama Thomas Campaniello.

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