Parata di star al Teatro Regio di Torino che ospita le star e i volti noti della città protagonisti della 43esima edizione del Torino Film Festival. Pioggia e freddo non hanno fermato i torinesi che si sono riversati nelle zone del red carpet per provare a rubare uno scatto, un saluto o un autografo dei protagonisti della kermesse cinematografica in programma dal 21 al 29 novembre.
Le otto «Stelle della mole» hanno riscaldato la gelida serata torinese non risparmiando sorrisi e saluti ai fan fermi alle transenne: da Jacqueline Bisset, Daniel Brühl, Spike Lee, Claude Lelouch, Aleksandr Sokurov agli italiani Sergio Castellitto. Sarà premiata anche Stefania Sandrelli, purtroppo assente per motivi di salute. Grande fermento anche per Dolph Lundgren, l’attore reso celebre dall’indimenticabile frase «Ti spiezzo in due» in Rocky IV del 1985 che non ha però oscurato, chiaramente, la star più richiesta dalle folle soprattutto femminili: Antonio Banderas, sorriso smagliante in splendido smoking nero. Tra lui e Spike Lee c’è stata una premiazione reciproca: hanno consegnato la Stella della Mole l’uno all’altro, inginocchiandosi.
S’inaugura il Torino Film Festival, i premi “Stella della Mole” tra parata di star e cinema d’autore


«Un mese fa ero proprio qui, in questo teatro – ha detto Daniel Brühl sul palco del Regio – per vedere un’opera lirica, un mese fa, è un edificio straordinario. Amo questa città, sono felice di tornarci: Torino è la vostra vera capitale». Tra gli ospiti anche Cristina Chiabotto e Alena Seredova.

Giulio Base: “Niente prodotti per la tv”
«Saranno nove giorni di grandi film» ha promesso Giulio Base, direttore artistico del Torino Film Festival. «La sfida più grande è quella di riconquistare il pubblico della sala cinematografica che è poi il luogo principe del cinema. Noi in questa edizione abbiamo deciso di fare una scelta che riteniamo giusta, che è solida, determinata, cioè di avere solo film concepiti e realizzati solo per la sala cinematografica e di non avere serie televisive. Non c’è snobismo da parte nostra – ha aggiunto – c’è solo la capacità di distinguere tra un prodotto per la televisione o per le piattaforme e quello che è il prototipo che noi amiamo per la sala cinematografica».

Lo Russo: “Un grande successo”
Per il sindaco, Stefano Lo Russo, «È un’edizione davvero importante, che mantiene Torino sotto i riflettori internazionali. Una città che ha imparato a costruire questi eventi che stanno mantenendo alta la sua reputazione. Sarà un grande successo per Torino». «Il festival proietta Torino nel mondo, certamente aiuta a farla conoscere a tanti che non la conoscevano e venuti qua scoprono le meraviglie, la bellezza e l’eleganza e anche il carattere riservato della città».
L’intervista
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Castellitto: “Salviamo il cinema”
Tra gli ospiti Sergio Castellitto, che riceverà il premio Stella della Mole, il premio simbolo del festival. Tra gli italiani Sergio Castellitto: «Sono contento e onorato, i premi sono sempre una cosa bella, bisogna accettarli con gioia e umiltà. Poi bisogna meritarseli non per quello che hai fatto ma per quello che farai. Il festival di Torino è sempre stato un festival importante, prestigioso e necessario e devo dire che Giulio Base negli ultimi anni gli ha dato un rilancio anche di prestigio internazionale notevole». E ha aggiunto: «Sono particolarmente legato a Torino perché qui ho iniziato la mia carriera ma soprattutto ho conosciuto mia moglie Margaret Mazzantini» (sul set de “Le tre sorelle”). Poi i complimenti a Torino: «L’unica città che è in grado di essere borghese aristocratica ed anche proletaria». All’onorevole Federico Mollicone, che gli consegna la Stella della Mole, dice: «Il cinema italiano è in grande crisi: invito a superare la discordia. Il problema nn è più dare o non dare i soldi a un cineasta, ma salvare un’industria. Poi la qualità, il merito, ma prima salviamo l’industria»
l’anteprima
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Bisset, i migranti e e il gatto
Jacqueline Bisset ha attaccato il modo in cui trattiamo i senzatetto, le politiche sociali in Italia, dicendo che «c’è troppa diffidenza e mancanza di accoglienza». Quanto a Torino, ha elogiato il ristorante Gatto nero: ottimo.
Le file e le critiche
Se non è piaciuto ad alcuni che parecchi abbiano lasciato la sala appena finita la consegna dei premi Stella della Mole, ha fatto discutere la novità di quest’anno, all’interno di un programma sempre più ricco di 120 film e uno sguardo sempre più internazionale, la rush line: la possibilità di riuscire a aggiudicarsi i pass non staccati e vincere la possibilità di vivere dal vivo la serata inaugurale del festival più atteso della città. Il freddo e la pioggia, seppur annunciati, non hanno fermato le oltre duecento persone che hanno occupato un posto nelle retrovie del Regio già dalle prime luci del giorno. Intorno alle 18:40, i primi 50 fortunati hanno varcato il Regio non senza polemiche: dalle attese infinite alla mancanza di informazioni chiare e coerenti, hanno lamentato una generale disorganizzazione e mancanza di attenzione verso la modalità rush line, annunciata con entusiasmo e spirito di condivisione da un Festival che mantiene saldo il suo legame con la città e che, forse, non ha fatto davvero i conti con l’affetto ricambiato. Sono circa 100 i fortunati che hanno varcato di corsa le porte del Regio: tra glam, cinema e meccanismi da rodare, è ufficialmente iniziato il festival.