di
Gennaro Scala

L’arena era affollata di spettatori che facevano filmati, tra loro molti bambini. In corso i rilievi scientifici. Gravissimo un quarantenne messicano

La serata di oggi, venerdì, all’Imperial Royal Circus doveva essere una festa, ma si è trasformata in tragedia. A Sant’Anastasia, Comun e del Vesuviano, lo spazio sotto il tendone era pieno, le famiglie assiepate sulle gradinate, le luci abbassate per il numero più atteso: la “sfera della morte”. Dentro, tre motociclisti — un cileno di 26 anni, un messicano di 43 e un colombiano della stessa età — si preparavano alla coreografia di velocità e incroci perfetti. Nel buio, solo i led sulle tute tracciavano cerchi luminosi. Il ritmo era regolare, quasi ipnotico. Poi qualcosa si è spezzato. Secondo una prima ricostruzione, il motociclista cileno ha perso il controllo ed è caduto di colpo al centro della gabbia. Gli altri due hanno tentato di evitarlo rallentando, ma lo spazio era troppo ridotto: si sono investiti a vicenda in un impatto violento che ha fermato lo spettacolo. Quando le luci si sono riaccese, la situazione era già gravissima. Il 26enne cileno è morto pochi istanti dopo. Il messicano è stato soccorso e trasferito in codice rosso all’Ospedale del Mare, in pericolo di vita. Il colombiano, ferito ma cosciente, è uscito sorretto dai sanitari. 

I carabinieri sono arrivati subito, hanno isolato l’area e ascoltato i testimoni. I militari della sezione rilievi del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno iniziato gli accertamenti tecnici sulla gabbia e sulle condizioni del numero. Resta da capire se ci sia stato un errore umano, un guasto o un imprevisto impossibile da evitare. L’Imperial Royal Circus, storica compagnia della famiglia Dell’Acqua fin dai primi del Novecento, ha sospeso gli spettacoli. Nel tendone, svuotato in pochi minuti, è rimasto solo il silenzio di una serata che avrebbe dovuto emozionare e che invece si è conclusa nel modo più tragico



















































Sant'Anastasia, tragedia al circo: scontro tra stuntman, uno muore. Indagano i carabinieri

Le cause dell’incidente  sono in corso di accertamento, ma l’impatto è stato violentissimo. Per uno dei due acrobati non c’è stato nulla da fare: è morto pochi istanti dopo, sotto gli occhi increduli del pubblico e dei colleghi. Sul posto sono intervenuti rapidamente i carabinieri della stazione locale, che hanno delimitato l’area e avviato i primi rilievi. In arrivo anche i militari della sezione rilievi del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, incaricati di effettuare gli approfondimenti tecnici necessari a ricostruire la dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. La tragedia ha colpito un circo dalla storia lunga e tormentata, custode di una tradizione che affonda le proprie radici nei primi anni del Novecento e che ancora oggi è di proprietà della famiglia Dell’Acqua.

Nei giorni scorsi il circo si era fatto molta pubblicità anche nei Comuni limitrofi: inservienti offrivano biglietti omaggio agli incroci. Anche per questo motivo allo spettacolo di questa sera c’era folla; tanti i bambini, rimasti scioccati dall’incidente. dopodomani, domenica, gli artisti avrebbero smobilitato e si sarebbero spostati altrove.

A dare un contributo per accertare con esattezza quanto avvenuto potranno essere sia le immagini dei video girati dagli spettatori che le testimonianze raccolte tra quanti erano presenti. In uno dei video che sono circolati si sente la voce dello speaker, probabilmente ancora ignaro delle conseguenze di quanto accaduto o forse soprattutto per rassicurare i presenti, che dice «Signori, queste sono cose che succedono. È lo spettacolo dal vivo». Subito dopo l’accaduto sono state accese le luce e sono scattati immediatamente i soccorsi. L’Imperial Royal Circus è nato nei primi anni del Novecento su iniziativa di Arnaldo Dell’Acqua e la tradizione di famiglia è stata portata avanti fino ai giorni nostri. Oltre 100 gli animali esotici che vi sono ospitati. «La nostra storia è una una storia di dolore e di rinascita, di applausi e sacrifici. Una storia fatta di carovane, piste, sogni e sudore. Una storia che si tramanda con orgoglio, generazione dopo generazione», è scritto sul sito internet del circo.

«Si tratta – sottolinea il sindaco di Sant’Anastasia, Domenico Esposito – di una tragedia dolorosissima, direi quasi devastante. So che erano presenti tanti bambini, che hanno assistito a questa tragedia. Posso solo dire che questo circo era molto seguito ogni giorno, non ho visto i loro spettacoli, ma mi sembra molto attrezzato e presuppongo avessero tutte le autorizzazioni per fare uno spettacolo così pericoloso. Però, da quello che capisco, far girare tre motociclette in una ruota è abbastanza delicato. Non sono ancora riuscito a parlare con i proprietari, ma ci stringiamo – conclude – al dolore delle famiglie coinvolte in questo tragico evento».


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21 novembre 2025 ( modifica il 21 novembre 2025 | 22:45)