Un chirurgo estetico di Genova è indagato dalla procura con l’accusa di lesioni colpose. Il medico avrebbe operato una donna con un doppio intervento di mastoplastica riduttiva e addominoplastica, ma la paziente subito dopo le operazioni ha lamentato forti dolori, sanguinamento e fuoriuscita di pus anche a distanza di anni dall’intervento avvenuto nel 2022. Per questo la donna, una 68enne di Genova, ha deciso di sporgere denuncia scoprendo che il medico era già noto alle cronache per casi analoghi e che lo stesso aveva già subito una condanna oltre al provvedimento di sospensione dall’Ordine dei Medici.
Le operazioni sono state eseguite in una clinica in zona Foce, dove la donna si era recata su consiglio di un’amica quando aveva deciso di sottoporsi all’intervento. Lì aveva incontrato il medico che l’aveva subito rassicurata sulla fattibilità della mastoplastica e dell’addominoplastica, chiedendole 10 mila euro in contanti. La paziente riferirà poi di avere notato con stupore che, nel post operatorio non le era stato fatto il drenaggio, pratica sanitaria opportuna dopo un intervento invasivo.
Ben presto la donna ha cominciato a lamentare forti dolori, ma il medico, contattato, l’ha rassicurata dicendole che si trattava di normale decorso post operatorio e che presto si sarebbe sentita meglio. Tuttavia questo non è mai accaduto, anzi la situazione è degenerata, tanto che la paziente ha dovuto cambiare materasso a causa della fuoriuscita di sangue dalle zone in cui è stata operata che si aggiunge alle cicatrici ancora evidenti e ai dolori cronici.
La donna si è così rivolta a un medico legale, il quale l’ha informata che il dottore che ha eseguito l’intervento aveva precedenti per casi simili e che in quell’operazione avrebbe rischiato la vita. Determinata a ottenere giustizia si è rivolta a un legale che ha contattato il chirurgo estetico rappresentandogli quanto era successo e intimandogli di fornire gli estremi della polizza professionale per la riparazione del danno. Alle lettere però il medico non avrebbe mai risposto.
Nella denuncia presentata in procura, oltre alle lesioni subite dalla donna si segnala un possibile approfondimento sulla struttura in cui ha operato il medico sotto il profilo delle autorizzazioni medico-sanitarie e assicurative.
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