Le interviste esclusive di TennisTalker dal torneo bergamasco

Se c’è una voce che racconta lo spirito degli Internazionali di Bergamo, è quella di Marco Fermi: direttore del torneo, ma soprattutto anima instancabile di un progetto che, arrivato alla 20ª edizione, oggi vive una trasformazione storica. Nuova arena, nuovo assetto, nuovi orizzonti.
Per dirla nelle sue parole: “Dopo vent’anni è come ripartire da zero.”

E guardandosi attorno, nella moderna ChorusLife Arena che ospita migliaia di spettatori, si capisce perfettamente cosa intende.

Una storia lunga 20 anni, ma un format tutto nuovo

Il ritorno a Bergamo, dopo un anno lontano dalla città, a Rovereto, segna una svolta: “È una start-up. Dopo vent’anni sembrerà assurdo dirlo, ma è così.”

Un compleanno speciale, celebrato anche dalla federazione internazionale: “L’ATP ci riconoscerà ufficialmente il valore di questi vent’anni. Un percorso fatto di gioie, momenti difficili, grandi scoperte e soprattutto grandi giocatori.”

Fra questi, uno spicca su tutti: “Sinner è passato da qui che era numero 500 al mondo. L’abbiamo preso nel momento perfetto… e poi è sparito dai Challenger.”

Una struttura da circuito maggiore

Il feedback dei giocatori è unanime: Bergamo ha fatto un salto di categoria. “Quest’anno abbiamo una location che – lo dico senza presunzione – fa invidia a tornei ATP.”

Hotel accanto all’arena, campi vicini, pubblico numeroso e un impianto modulabile fino a 3500 spettatori: “In passato avevamo quattro location diverse. Ora siamo tutto in un’unica area. Per i giocatori è un salto enorme.”

E quando gli chiediamo se Bergamo sia oggi uno dei migliori Challenger italiani, la risposta è schietta: “Direi di più. A livello indoor siamo tra i migliori d’Europa.”

Sponsor, città e territorio

Il legame con Bergamo è radicato: “Non siamo solo noi organizzatori a lavorarci: c’è un territorio dietro. Istituzioni, partner storici, sponsor che sono con noi da più di dieci anni.”

Qualcuno, addirittura, ha promesso di restare finché un bergamasco non vincerà il torneo. “Questo sì… ci fa dormire sonni tranquilli per qualche anno.”

Il rapporto con i media e un grazie speciale che ci riguarda da vicino…

Parlando della crescita del torneo, Fermi cita anche la presenza di TennisTalker come nuovo Media Partner: “Quest’anno è la prima volta che collaboriamo con TennisTalker.
Io ovviamente vi conoscevo già… non da direttore, ma da giocatore scarso! Vi usavo per studiare gli avversari. Ora invece siete al nostro fianco come media partner, e credo che insieme stiamo facendo un bel percorso.”

Il futuro

La visione è chiara, e non riguarda solo il presente. “Il prossimo step è diventare un ATP 125. Con la federazione stiamo parlando già per il 2027.”

Ma sappiamo che le ambizioni sono ancora più alte: “Sì, stiamo sondando la possibilità di acquisire una data del circuito ATP 250. Non è semplice, ma abbiamo sponsor pronti.”

Ma non finisce qui e Marco Fermi ci svela un’anteprima: “Bergamo è candidata a ospitare le Next Gen Finals 2026.”

Finale aperta – come il tabellone

Prima di salutarci, proviamo la domanda che tutti fanno a un direttore di torneo: “Chi vincerà?”

Fermi sorride, poi taglia corto: “Non lo dico mai. Sbaglio sempre. Mi auguro un italiano in finale, magari contro un giovane emergente. Il tennis, quello bello, farà il resto.”

Locandina Internazionali di Bergamo 2025