I vertici dei due club hanno incontrato il Prefetto Sgaraglia e i pubblici ministeri che si sono occupati dell’inchiesta sugli ultrà
Questo pomeriggio si è tenuto in Prefettura, a Milano, un incontro alla presenza del Prefetto Claudio Sgaraglia, che ha convocato la riunione con i vertici dell’Inter (Marotta) e del Milan (Scaroni) e con i dirigenti delle due società. Con loro c’erano i vertici delle forze dell’ordine, tra cui il procuratore Marcello Viola, l’aggiunta della Dda milanese Alessandra Dolci, il procuratore della Dna Giovanni Melillo.
Un incontro che arriva ad un anno dagli arresti dell’inchiesta doppia curva e che ha portato a tutta una serie di migliorie apportate dalle due società su gestione dei biglietti e non solo. “La revoca di centinaia e centinaia di abbonamenti ad ultras nelle cosiddette ‘black list’, il riconoscimento facciale per gli ingressi allo stadio, che è in fase di introduzione, e ancora una sensibilizzazione in atto su dipendenti e responsabili affinché evitino contatti impropri di ogni genere. E’ stato fatto molto da Milan e Inter in questo anno, da quando col blitz dell’ottobre 2024 sono finiti in carcere capi e sodali della Curva Sud milanista e della Nord interista di San Siro, anche infiltrata dalla ‘ndrangheta, ma restano ancora alcune criticità su cui i club possono lavorare”, scrive l’ANSA.
Procedimento di prevenzione—
È quanto è emerso dall’incontro. “Dopo la maxi operazione che portò agli arresti degli ultrà delle curve del Meazza, la Procura ha avviato, infatti, anche un cosiddetto “procedimento di prevenzione” nei confronti di Inter e Milan, società non indagate e anzi poi parti civili per i danni nei processi, ma che hanno dovuto dimostrare nei mesi, in sostanza, in un contraddittorio, di aver reciso i legami con il mondo ultrà”, spiega ancora l’agenzia stampa. Dalle relazioni della Dda di Milano e della Dna serve “che il modello organizzativo dei due club possa garantire buoni risultati per il futuro e si stabilizzi”.
Da quanto è emerso dall’incontro “non esistono modelli perfetti, ma possono essere apportati dei miglioramenti sulla modalità di controllo dei modelli organizzativi”. I due club, in futuro, comunicheranno le soluzioni individuate per apportare ulteriori miglioramenti. Sicuramente è stato rafforzato il sistema degli steward. “Si è intervenuti per recidere legami malsani tra il mondo ultras e gli stessi calciatori, oltre che con responsabili delle società. Il procedimento di prevenzione era stato aperto per evitare che si arrivasse al commissariamento dei club attraverso un lavoro fatto negli ultimi mesi”, chiude l’ANSA.
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