La stagione nei Grandi Giri di Giulio Ciccone non ha soddisfatto le aspettative. Dopo aver vinto nei scorsi giorni il Giglio d’Oro come miglior professionista della stagione, l’abruzzese ha chiarito un aspetto molto importante per il prosieguo della sua carriera. Gli ultimi risultati ottenuti al Tour ed alla Vuelta hanno infatti rappresentato per il 30enne l’occasione di un cambio di rotta.

Come riportato da cyclingpro.net, il corridore della Lidl Trek, si dedicherà, dalla prossima stagione, solo alle vittorie di tappa. Troppo lo stress e la fatica della lotta per la generale per l’italiano che ha dichiarato: “Dopo la Vuelta a España ho avuto la conferma che non posso pensare alla classifica nei grandi giri.  Quindi il prossimo anno proverò a vincere delle tappe, senza l’assillo della generale. Aspetto di vedere che venga svelato il percorso del Giro d’Italia, ma vorrei esserci, come anche al Tour de France. Il mio obiettivo principale sarà la Liegi-Bastogne-Liegi”.

Sulle condizioni durante le corse: “Dopo otto o nove giorni il mio corpo crolla, devo sfruttare le mie capacità. Ho rinunciato a essere un corridore da classifica generale. È un dato di fatto che spesso devo abbandonare le corse a tappe di tre settimane a causa di problemi fisici. Al momento, sono semplicemente più bravo nelle corse a tappe più brevi e nelle classiche”

Sulle future ambizioni: “Adoro vincere le corse. Alzare le braccia è diecimila volte meglio che puntare alla classifica generale. Vorrei indossare la Maglia Rosa al Giro dopo quella gialla al Tour del 2019 e quella a pois sempre in Francia nel 2023, sarebbe un sogno. Attendo con ansia di conoscere il percorso il prossimo primo dicembre. Il mio programma 2026 ricalcherà quello di quest’anno, vorrei debuttare all’UAE Tour”.