Il ministro è stato chiamato ieri dalla premier Meloni «colpita e preoccupata dalla vicenda» e che ha sollecitato «un intervento immediato», chiedendo di essere informata sull’iter giudiziario
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio chiede alla procura generale dell’Aquila una relazione completa in merito alla vicenda della famiglia che vive nei boschi di Chieti con i tre bambini. Si tratta di un passaggio preliminare per poi decidere se andare avanti con il percorso di tutela dei bimbi (e dunque di separazione dai genitori) ma soprattutto con l’invio degli ispettori al tribunale dei minori de L’Aquila. Il ministro è stato chiamato ieri dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha sollecitato «un intervento immediato» mostrando «grande preoccupazione per quanto sta accadendo» e ha chiesto di essere via via informata sull’iter giudiziario della vicenda dopo essersi detta «colpita» dalla storia che riguarda questo nucleo familiare.
I tre bambini oggi sono in una casa famiglia
La procura generale acquisirà gli atti del procedimento e invierà una relazione a Roma ma l’invio degli ispettori in questo momento appare pressoché scontato visto il clamore che ha suscitato la vicenda e soprattutto le critiche proprio alla scelta dei magistrati. Il papà dei bambini, intervistato, ha promesso che darà battaglia contro la decisione degli ispettori e degli assistenti sociali di togliergli l’affidamento dei figli che oggi si trovano in una casa famiglia dove la madre può visitarli con alcune prescrizioni. Tutto era nato in seguito a una intossicazione da funghi che aveva costretto la famiglia a rivolgersi ad una struttura medica. Quindi era emerso l’isolamento dei bambini, senza bagno in casa ma a contatto solo con la natura. Per loro niente scuola, ma solo un’insegnante a casa. Scelta di vita per i genitori ma per i figli? Adesso si attende la relazione della procura generale che dovrà relazionare sull’operato dei giudici.
22 novembre 2025
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