“A Bologna abbiamo assistito all’ennesima situazione in cui da una parte c’erano persone che cercavano solo un volgare pretesto per mettere in scena la consueta inaccettabile violenza; dall’altra, le forze di polizia che si sono confermate baluardo dei valori di autentica democrazia”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha commentato sui social i disordini che venerdì sera sono avvenuti durante la manifestazione di protesta contro la partita di basket Virtus-Maccabi Tel Aviv.
Nel tentativo di entrare nella “zona rossa” circoscritta dalle forze dell’ordine intorno al Paladozza, i manifestanti sono stati respinti con idranti, lacrimogeni e manganelli tra via Marconi e via Riva Reno. Gli attivisti più violenti hanno lanciato sampietrini e bombe carta in direzione delle forze dell’ordine, incendiando cassonetti e utilizzando reti e materiali vari come barricate.
Immagini di scontri e danneggiamenti durante Virtus-Maccabi Tel Aviv | VIDEO
Lo stesso ministro nei giorni precedenti alla partita era stato parte del braccio di ferro con il Comune di Bologna e il sindaco Matteo Lepore, che aveva chiesto che il match fosse spostato all’Unipol Arena per questioni di ordine pubblico. Il Viminale invece ha dato il placet per lo svolgimento della partita in centro città, assicurando la presenza di forze dell’ordine a protezione della area cinturata. Piatendosi ha elogiato “equilibrio e professionalità” degli agenti in servizio e ha espresso solidarietà per quelli rimasti feriti – circa una ventina. “Agli operatori impegnati sul campo, al Prefetto ed al Questore di Bologna vanno tutto il mio apprezzamento”, ha concluso il ministro.
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Da Fratelli d’Italia al PD, condanna unanime
Momenti di tensione che hanno attirato condanne sia da destra che da sinistra. “Bologna ostaggio e vittima della violenza pro-Pal, frutto della propaganda incendiaria del Pd e del sindaco Lepore”, è l’attacco del viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami. Così anche gli esponenti locali di Fdi Marta Evangelisti, Francesca Scarano, Francesco Sassone e Stefano Cavedagna, che condannano “teppisti rossi” e le “dichiarazioni incendiarie” che il sindaco ha rilasciato nei giorni precedenti.
I leghisti Matteo Di Benedetto e Cristiano Di Martino deplorano “un’altra pagina indegna per la nostra città” e chiedono “ai consiglieri di sinistra del Comune e della Regione, presenti ieri in Piazza Maggiore accanto ai manifestanti” di chiarire “quale sia la loro posizione”. Il capogruppo in Consiglio comunale di Forza Italia, Nicola Stanzani, ha sottolineato che quanto accaduto venerdì sera “non è decoroso definirlo manifestazione di protesta, ma mera espressione di antisemitismo, di intolleranza e violenza gratuite”.
Di un tono simile anche il commento del deputato del Partito Democratico Andrea De Maria: “Queste derive violente devono essere condannate e isolate, la violenza estremista che usa come pretesto il movimento pro Pal è nemica della democrazia e dei valori costituzionali”.
Il segretario provinciale dem Enrico Di Stasi: “Le istituzioni locali, a partire dal Comune, hanno fatto tutto quanto era nelle loro competenze per prevenire disordini, mentre chi oggi punta il dito ha preferito voltarsi dall’altra parte e alimentare tensioni”, ha aggiunto, riferendosi alle “responsabilità politiche del governo e del ministro” di mantenere la partita al Paladozza.
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